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Sono giorni che sto evitando Aaron, ho usato la scusa che c'era mio fratello per stare lontano da lui ma non per quanto tempo possa riuscirci ancora.

Credo che lui si sia insospettito e credo che sta facendo solo finta di niente.
Ieri alla fine sono andata nell'appartamento di Nathan, mio fratello, per conoscere la sua fidanzata che si chiama Grace, sembra una ragazza piuttosto tranquilla e sono contenta che mio fratello si sia trovato una persona come lei.

Quando entrai in casa vidi papà stravaccato sul divano con una birra in mano, niente di nuovo, però ogni volta che lo vedo mi viene una fitta al cuore, non riesco a controllarlo, non mi ci sono ancora abituata.
«Sei arrivata più tardi del solito» dice con faccia schifata.
Era ubriaco.
«Scusa»

Spostò lo sguardo sulla televisione.
«Tua madre era uguale a te» esclamò poi mentre salivo le scale diretta in camera mia.
Scesi le scale e mi posizionai davanti a lui.
«Come scusa?» sussurrai.
«Arrivava sempre in ritardo,più gli dicevo di non tardare e più lei non mi ascoltava, se ora è morta ha fatto un piacere a tutti, soprattutto me» dice prendendo un sorso dalla bottiglia di birra.

Mi irrigidii, non può dire una cosa simile di mamma, io le volevo bene e lui ha rovinato tutto.
Una volta, stavo leggendo un libro e lessi una frase:"mia cara, i traditori si nascondono dietro a migliaia di maschere, ed a volte si celano nei volti più cari.." e aveva ragione:
Papà mi aveva tradito, aveva lasciato scappare l'unica persona che mi ha mai amato in quella casa oltre a mio fratello.

«Papà, quando mamma se ne andata tu non hai insisito nel farla rimanere, lei se ne andata e tu eri impassibile, tu non capisci quanto dolore si prova a vedere la proprio madre scappare, mi hai tolto l'unica persona che mi amava, mi hai tolto tutto!» gridai fregandomene se c'era Aaron.
Fu in quel momento che vidi qualcosa nei suoi occhi dopo tanto tempo.

Mi guardava con..dispiacere? non seppi dirlo ma qualcosa nei suoi occhi c'era, e so che è stato solo un attimo ma per un momento mi era sembrato di vedere il mio vecchio papino che mi veniva a prendere a scuola, che mi difendeva e che mi portava sempre a giocare.
Lui era il mio papà, non questo mostro che era seduto sul divano con una birra in mano.

Lui non era papà.
Scappai in camera e scoppiai a piangere per la millesima volta in quella giornate.
Prima non ero così.

Mi sono indurita durante l'ultima perdita.
Papà mi ha portato via qualcosa di umano.
Una volta ero così profondamente emotiva da sbriciolarmi a gentile richiesta.
Ma adesso l'acqua è uscita di scena. Voglio bene a chi mi circonda. È solo che faccio fatica a dimostrarlo. C'è di mezzo un muro.

Ho sempre sognato essere forte.
Sapevo, però, che non lo sarei mai stata.

Spazio autrice:
scusate il capitolo corto, ma era solamente di passaggio, vi amo, ne vedremo delle belle nei prossimi capitoli😏

ti proteggerò Where stories live. Discover now