In abito nero,
Scure le lacrime come la sera,
Si abbracciano le dita gemelle,
Le mani congiunte.
Sfere visive visionistiche,
Lo sguardo appoggiato
Sulla soglia, di una fossa
Ancora vuota.
Ti accompagna,
L'identità, che non identifica
Tanto più di quanto noi
Identifichiamo essa,
Ma ti accompagna,
Prima di adagiarsi
Ed ancora,
Dietro di te infinite volte,
Ne raccogli un'altra
Vita breve.
Che ne resta di te,
Se non sei
Quello che eri ieri
E ciò che sarai domani?
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Abyssus abyssum invocat
Poetry[Vincitore wattys 2018] Vi siete mai ritrovati nel profondo dell'Abisso, nell'oscurità più assoluta, a giacere su voi stessi? Avete mai sentito l'anima così pesante da non riuscire a riemergere, a vedere la luce, a respirare? Come vi siete sentiti s...