Scusa le ferite
E l'animo mal ridotto,
Non badare troppo ai passi
Solitari in un lungo cammino.
Mi dispiace per le carenze
Ed il sangue sui ricordi,
Non badare alla mia meta
Sperduta non so dove.
Lascia un'impronta
Sulla mia
E quante altre ne vorrai.
Così quando sarò giunto
Potrò dire di non esser stato solo
E mi volterò,
Per guardare le tue orme,
Che mi mancheranno.
E tornerò indietro sui miei passi,
Fino al punto in cui si congiungono
Coi tuoi,
Ma per l'ultima volta.
Da lì saranno le orme dei saltelli,
Dei passi meno pesanti
E gli scherzi, le carezze.
Fino al punto in cui si incontrarono
Per la prima volta
E ritrovare il passo solitario
Dell'incertezza, della fatica.
E non ci saranno mete,
Nè partenze o stazioni,
Solo quel segmento tragitto
E percorrerlo ancora,
Avanti e indietro,
A ricordare,
Ma senza di te.
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Abyssus abyssum invocat
Poetry[Vincitore wattys 2018] Vi siete mai ritrovati nel profondo dell'Abisso, nell'oscurità più assoluta, a giacere su voi stessi? Avete mai sentito l'anima così pesante da non riuscire a riemergere, a vedere la luce, a respirare? Come vi siete sentiti s...
