Intermezzo I

42 0 0
                                    

Verso Firenze aveva iniziato a piovere forte. La pioggia batte contro i vetri del treno veloce almeno quanto i miei pensieri in quel momento. Ripenso all'ultima volta che ho visto Olimpia, al modo in cui era vestita quella sera, alla sua espressione, a cosa avevo mangiato poco prima del nostro ultimo incontro. Avevo pensato a lei costantemente in quegli anni. Mi domandavo spesso che fine avesse fatto, se stesse bene, se fosse felice.

Egoisticamente avevo sempre sperato il peggio per lei, come se la sua vita senza di me non avesse più avuto lo stesso significato, come lo era stata la mia senza di lei.

Ripensando alla chiamata di oggi, forse avevo avuto ragione.

- Sta andando a Roma? -.

Mi volto verso il tizio seduto davanti a me. Indossa un abito scuro, senza cravatta. E' leggermente sovrappeso per la sua età e porta un paio di occhiali da vista rettangolari fuori moda. Annuisco annoiato.

- Viaggia per affari o per piacere? – domanda ancora. Mi chiedo cosa ci trovi in uno come me per farci una discussione. Non ho più niente da dire ormai.

- Nessuno dei due. – rispondo senza guardarlo.

- Ah, capisco. -.

Passiamo alcuni minuti senza che nessuno dei due dica niente, solo la pioggia e il procedere del treno riempiono quell'anonimo silenzio. Prendo il Corriere e faccio finta di leggerlo. Poi è di nuovo lui a parlare.

- Senta, ma la conosce quella dell'uomo d'affari e della bella donna in treno? – mi chiede.

- No, non credo di conoscerla. – dico senza alzare lo sguardo dal giornale. Iniziava ad essere piuttosto noioso.

- Un uomo d'affari in treno è seduto nello stresso scompartimento di una donna di una bellezza sconvolgente. Capelli lunghi e rossi, occhi azzurri e un bel davanzale messo in mostra. Ad un certo punto, l'uomo d'affari dice alla bellissima donna: "Senta, mi scusi la domanda un po' impertinente, ma Lei verrebbe a letto con me per duecentomila lire?" e la signora: "Ma come si permette! Non se ne parla nemmeno!" Sempre lui: "E per cinquecentomila?" E lei: "Le ho detto di no!" Lui: " E per due milioni? Per due milioni di lire, Lei ci verrebbe a letto con me?" Lei: "Beh, per quella cifra ci farei un pensierino." La bella donna ci pensa e ci pensa ancora. E alla fine dice: "Sì, per due milioni ci verrei a letto con Lei." Lui: "E se gliene dessi trecentomila, Lei ci verrebbe a letto con me? " Lei: "Ma per che tipo di donna mi ha preso?" Lui: "Quello lo abbiamo già stabilito, ora stiamo solo decidendo il prezzo". -.

Si mette a ridere. Ride a crepapelle fino al punto di piangere. Ride per cinque minuti buoni. Io rimango impassibile. Una battuta squallida e piuttosto prevedibile. Penso che ad Olimpia sarebbe piaciuta.

- Che c'è, non l'ha capita? -.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La bellezza nascostaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora