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Ho letto la lettera, apro la busta e vedo una carta argentea che estraggo dalla busta, la giro, ci sono tutti i miei dati manca solo una mia firma, sago in camera e la firmo con una penna nera, la metto dietro la cover. Mi preparo per andare a scuola, cavolo! Oggi c'è la gita all'acquario. Opto per un look più comodo del solito

Corro verso scuola con la consapevolezza di essere in ritardo, arrivo e salgo appena in tempo sul pullman prima che partisse, vado a sedermi di fianco a Dali che mi guarda stranita
-che hai fatto?- chiede
-io, niente figurati! Mia madre ieri sera mi ha detto che lei è mio padre sarebbero partiti per l'Inghilterra stamattina, e sarebbero stati la per due mesi-
-stai bene?-
-certo tanto li vedevo poco comunque-
Mi giro verso il finestrino, cerco di ignorare la sensazione di essere osservata, sentivo il suo sguardo bruciare sulla mia pelle, mi giro infastidita da quella sensazione, vedo i suoi occhi blu tempesta incastrati nei miei verde smeraldo. Distolgo lo sguardo e ricomincio a guardare fuori, dopo un quarto d'ora il pullman si ferma davanti ad un edificio grande e con le pareti azzurre, l'acquario. Entriamo facciamo l'appello e la prof ci dice
-ragazzi vi lasciamo un ora per girare liberi per l'acquario, non combinate casini-
-okay prof- diciamo in coro prima di dividerci e cominciare a girovagare per la struttura. Io e Dali dopo un po' di tempo, stiamo andando in giro per l'acquario a braccetto come due ottantenni messe male. Saliamo una rampa di scale ed arriviamo ad una specie di piscina nella quale si trovavano le razze, era circolare come la stanza tra il muro e la piscina ci sono circa due metri per far passare le persone; la vasca è circondata da una piccola ringhiera di circa 50cm per evitare che i bambini ci cadano dentro. Dali è dalla parte del muro ed io dalla parte della vasca, mentre camminiamo vedo che lei si sta addormentando e quindi decido, stupidamente, di darle una leggera spintarella, ma lei ricambia il gesto. Perdo l'equilibrio faccio un passo indietro invano, MERDA, sto per oltrepassare la piccola ringhiera con tutto il corpo e cadere nella vasca ma qualcuno mi afferra il polso e mi tira a se. Non so con quale logica ma adesso sono contro il muro, stretta da due braccia forti e possenti. Apro lentamente gli occhi che avevo chiuso per la paura, vedo gli occhi nocciola di Payton persi nei mie.
-G-g-grazie- sussurrai
Le sue mani tengono saldamente la mia vita, mi sento strana, mi sento stranamente al sicuro, le sue labbra sono a circa 5cm dalle mie, percepisco gli occhi indagatori e stupidi di Dali addosso.
-Ehmmm...- dico cercando di fargli rendere conto del fatto che siamo appiccicati, non ottengo affatto il risultato desiderato, sposta il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra; mi mordo istintivamente il labbro inferiore.

il mio stronzo preferito💛|| Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora