Glasgow

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Finita la lezione di Deontologia, esco dalla mia aula, diretta verso la "nostra" macchina.
Appena arrivata, apro la portiera, entro e parto.
Durante il tragitto sento vibrare il telefono. Decido di ignorarlo, non rispondo mai mentre guido.
Poi vibra ancora e ancora, finché non arrivo.
Parcheggio, e lo prendo dalla borsa.
Scendo dalla macchina e vedo sullo schermo che si trattava di chiamate da mio padre.
Provo a richiamarlo, ma esce la segreteria.
Non nascondo che un po' sto iniziando a preoccuparmi.

Prendo le chiavi dalla borsa e apro.
Diego era seduto sul divano, col computer sulle ginocchia e con suo figlio seduto accanto. Un'immagine molto tenera.
Probabilmente stanno guardando dei cartoni.
Appena chiudo la porta, si girano entrambi.

-Ehi- dico, guardando il piccolo Michele che mi rivolge un bel sorriso.
Sally oggi aveva appuntamento con un ragazzo con cui si sente da alcuni mesi, e ha chiesto a Diego di prendersi cura del bambino per l'intera giornata.

-Ciao amore- risponde il più grande, mettendo in pausa ciò che stavano guardando.

Poi si alza e si avvicina per baciarmi.
Ma accorgendosi dal mio sguardo che c'era qualcosa che non andava, chiede:
-Ehi, cosa è successo? -
Gli parlo delle chiamate, della mia preoccupazione a proposito, considerato che mio padre non è mai così insistente.
Poi decido di riprovare a chiamarlo.
Due tentativi dopo risponde una donna.
-Pronto? Chi parla?- chiedo
-Ah ciao Clara mi chiamo Nicole, sono un'amica di tuo padre. Mi ha chiesto di chiamarti.-
-Cosa gli è successo?-
-È in ospedale ora, sono con lui. Ha avuto un incidente sul lavoro. È caduto dal tetto di una casa. Per fortuna non era molto alto. Ma ha perso conoscenza. Ora gli stanno facendo degli esami per vedere se è tutto ok-

-Oddio, oddio. Ti prego aggiornami su tutto. Cerco di venire il prima possibile. Grazie mille per avermi avvisata.- 2 secondi dopo chiudo.

Mi sento quasi svenire.
Guardo Diego con espressione preoccupata. Lui si avvicina, e mi stringe i fianchi.
-Mio padre ha avuto un incidente sul lavoro... Devo partire per Glasgow. Vedere come sta. Ha perso conoscenza-dico
-Ho capito. Mi dispiace tanto. E fai bene ad andare a trovarlo. Ti accompagno-
-Davvero non devi. Stai pure con tuo figlio. Io prenderò il primo  biglietto aereo che trovo, così da partire stasera stessa o stanotte-
-Lo riporto a casa allora, Sally capirà-
Si alza, mette il giubbotto al bimbo, lo prende in braccio ed esce.

Io intanto prendo il suo computer dal divano e digito il sito Ryanair.
Trovo un volo abbastanza economico, che parte tra 4 ore.
Compro il biglietto.

Poso giù il computer. Poi mi dirigo in cucina a mangiare qualcosa.
Opto per un panino con tonno in scatola e pomodorini.
Poi corro in camera a fare la valigia.

Mentre sistemo i vestiti, vedo Diego poggiato alla porta.

-Senti, io verrò con te- dice.
Non faccio in tempo a rispondergli che mi arriva un'altra chiamata,a cui rispondo immediatamente.
"Ciao Clara, sono sempre Nicole. Stanno portando tuo padre in sala operatoria, per una... Emoraggia cerebrale. Lo hanno portato d'urgenza..."
Chiudo gli occhi, non pronuncio parola. Una lacrima percorre La mia guancia sinistra.
Poi continua:-...mi sembrava giusto dirtelo. Comunque vedrai che andrà bene. Confido in lui e nei medici. E tranquilla rimarrò qui tutto il tempo così da aggiornarti sempre-
-Ti ringrazio, davvero. Ci vediamo presto- e chiudo.
Non riuscivo a parlare ancora.

Diego si avvicina e mi abbraccia forte.
-Ho sentito... Vedrai che si rimetterà presto. Te lo prometto. Ora facciamo velocemente i bagagli-
-Ma... -
-Niente ma, vengo con te. Non posso lasciarti così, in tale situazione - risponde.

Sospiro.
-Va bene. Allora io faccio le valigie, tu occupati del tuo biglietto-

****************************
Sono passate cinque ore,e siamo sull'aereo, partito da circa un'ora.
Diego, tiene la mia mano stretta alla sua, per tranquillizzarmi.

Io non faccio altro che fissare lo schermo del mio cellulare ovviamente spento, quasi come se da un momento all'altro potesse arrivare una chiamata.
- Grazie, per essere qui con me- dico improvvisamente.
-Non devi ringraziarmi, sai che ti amo e starti vicino in momenti delicati come questo è il minimo che possa fare-
Sorrido, mi avvicino al suo viso e lo  bacio.
Poi poggio la testa sulla sua spalla.

Circa dieci minuti dopo sento un leggero russare, per poi vedere Diego essersi addormentato.

Così mi alzo e prendo la mia borsa dalla cappelliera.
All'interno di questa ho messo una copertina.
La prendo e la adagio sul corpo del mio bello addormentato.
Poi torno al mio posto, rimettendomi nella posizione di prima.
Poco dopo mi addormento anch' io...

***************************
-Clara? Clara svegliati, siamo arrivati-
Giro il viso dall'altro lato e apro gli occhi.
Tutto i passeggeri sono in piedi pronti per uscire.
Siamo arrivati!

Mi alzo velocemente e poco per volta prendo i miei bagagli.

Finalmente scendiamo.
Tiro un sospiro di sollievo.

Accendo subito il telefono vedendo l'orario. È mezzanotte e un quarto.

Poi mi arriva un messaggio da Nicole di un'ora prima
"L'intervento è andato bene. Ora sta riposando. Chiama quando sei arrivata"
Non ci penso due volte che chiamo immediatamente.

"Ciao Clara, sei arrivata suppongo"
"Sisi. Tutto bene lì?"
"Sisi,è durato un po' ma è tutto ok. È andato a buon fine."

Nel frattempo io e il mio ragazzo ci incamminiamo per uscire dall'aeroporto e correre a prendere un taxi.

"A che ospedale siete?"
"Al Gartnavel General. Ma ora non fanno entrare nessuno. Rimango io con lui la notte. Ma puoi andare a casa mia. Abito proprio di fronte casa di tuo padre, al numero 84A. C'è mio figlio lì , Alex,che ti accoglierà.
Lo avviso subito, e ti farà trovare una camera per questa notte. "

" Ti ringrazio davvero tanto. Solo non  ti ho detto che non sono sola."
"Ah sisi certo non c'è problema, lo chiamo subito" e chiude.

Guardo Diego, un po' confuso.
-Come sta tuo padre?- chiede
-L'intervento è andato bene, ora sta riposando. E dato che non possiamo andare ora, ci ospiterà una sua amica-

-Mh va bene dai. Andiamo allora-
Saliamo sul primo taxi che troviamo e dopo aver spiegato all'autista l'indirizzo, partiamo.

Sex Room 2Where stories live. Discover now