Scherzi Del Destino

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Passa una settimana.
Mio padre sta benissimo. Tutto va per il verso giusto con la sua guarigione.

Per il resto, il dottore non si è fatto più vedere ancora per un po'...

Probabilmente perchè è ancora in malattia, o probabilmente perchè si è reso conto di con che gente matta ha avuto a che fare e ha preferito starne fuori.

Siamo a casa di Nicole, a guardare una partita di rugby, dei Leicester Tigers.
Diego non ne aveva mai guardata una, infatti pensavo si sarebbe annoiato. E invece è lì sul divano con mio padre e la compagna ad esultare e mandare a quel paese l'arbitro quando serve.

Insomma si stanno divertendo.

Io invece sono assolta da molti pensieri. Primo tra questi, il ritorno in Italia a cui ci stiamo preparando. Poi seconda cosa, non nascondo di ripensare a volte a tutto ciò che è accaduto con Carl. Non in maniera interessata, ovviamente. Solo, non so, mi capita di rammentare ogni cosa quasi fosse stata la carta di una cartomante che ha scombussolato tutte le certezze del suo cliente.

Insomma,è tutto così assurdo.

Prendo il telefono, vado su Facebook digitando sempre il suo nome. Poco fa ha postato la foto di una bambina sorridente, bellissima coi suoi capelli biondi e occhi verdi, con una pergamena in mano. C'era scritto : ''Fiero di te''.

Non pensavo avesse una figlia. O magari è una nipote, non so. In ogni caso decido lasciare un like. Alla fine non credo ci sia nulla di male.

Poi chiudo tutto.

Se non fosse che 2 minuti dopo mi arriva una notifica di Messenger. Apro il messaggio,vedendo che era suo.

''Ciao. Volevo sapere come sta suo padre e lei se mi è permesso chiederlo. Purtroppo ho avuto un trasferimento urgente all'ospedale di Grangemouth, per un progetto di ricerca sull'Alzeihmer, a cui non sono potuto mancare. Di conseguenza non ho più potuto seguire il suo caso''

Non nascondo che mi abbia fatto piacere ricevere questo suo messaggio.

''Ciao. Tranquillo, spero stia andando bene il progetto. In ogni caso mio padre sta bene, ha ripreso tutte le attività man mano, e ne sono più che felice. La ringrazio per il suo lavoro e competenza. Considerato che era una cosa molto delicata...''

''Si figuri,è il mio lavoro''

La sua riposta è stata immediata. Poi con un altro messaggio aggiunge:

''Lei invece? Non ha risposto all'intera domanda''

Mi viene da sorridere.

''Hahah ha ragione. Io sto bene, tra due giorni torno in Italia''

''Dai allora buon per lei,immagino che venire qui sia stato uno strappo al dovere. Lei studia?''

''Si, odontoiatria. ''

''Ottima scelta.''

Dopo questo, non so che altro rispondergli. Magari la parte curiosa di me mi spingerebbe a chiedergli qualcosa su quella bambina, ma credo che eviterò.

''Grazie :)'' rispondo alla fine.

''Dai mi ha fatto piacere sentirla. Le auguro buon viaggio, e semmai un giorno volesse tornare a trovarmi non esiti a farlo hahaha''

Oddio,effettivamente irrompere in casa sua come nulla fosse era stato un po' fuori luogo.

''Hahah certo. Anzi, mi scuso per l'altra volta. Diciamo che ero piuttosto sconvolta dalla coincidenza''

''Non c'è bisogno di scusarsi. ''

''Buona giornata dottore''

''Carl, chiamami Carl.''

''Va bene Carl. Allora arrivederci''

''A presto :)''

Chiudo la chat.

E' stato strano ma carino da parte sua alla fine.

Alzo lo sguardo, vedendo quello di Diego fissarmi.

-Cosa c'è?- chiedo.

-Nulla- e torna a guardare la TV.

Sono sicura che abbia sospettato qualcosa, ma evita di dire cose davanti a mio padre.

''E se le chiedessi di prenderci un caffè prima che parte?''

Ecco il prossimo messaggio. Sono un po' sorpresa dalla cosa, ma sinceramente non vedo perchè dir di no.

''Si potrebbe fare. Quando è disponibile lei?''

''Tra 20 minuti''

''Cosa? ''

''Sono in giro. Ma chiaramente se questo le crea problemi o se ha altro da fare non fa niente. Sarà per la prossima volta''

Mi guardo intorno. Effettivamente non ho nulla da fare ora. L'unico problema sarà dirlo a Diego.

''Ok ci sto, dove ci vediamo?''

***********************************

-Wow, molto interessante come cosa. Allora buona fortuna per la ricerca-

-Grazie mille. E si beh è una cosa interessante ma altrettanto complessa da studiare. Ma insomma, a chi non piacciono le sfide. Soprattutto se questo significa poter fare la storia in medicina- ridacchia. Ma è chiaro che ci spera, lo vedo dai suoi occhi.

Siamo seduti ad un baretto molto carino, il Gordon Street Coffee, a sorseggiare il nostro caffè e mangiucchiare dei biscotti al burro.

Chiacchieriamo del più e del meno, dei nostri progetti, aspirazioni, insomma una bella conversazione.

Non me lo aspettavo così simpatico e scherzoso. Me lo immaginavo,non so, diverso.

In ogni caso, passata una bella mezz'ora, decidiamo di andar via e farci una passeggiata.

-Clara sei una bellissima e dolcissima ragazza. Hai un grande potenziale, sei molto sicura di te stessa. E perdonami se mi permetto, ma penso che tu ti meriti qualcuno di migliore nella tua vita. E non lo dico per via delle divergenze che ci son state col tuo fidanzato, ma...-

Lo interrompo. Ecco che gioca la carta del ''potrei darti di più''.

-Carl, io sto bene così. Non ho bisogno di sentire queste cose. Io amo Diego. E il fatto di esser uscita con te non indica indecisione o interesse nei tuoi confronti.-

-Non era questo ciò che...-

-Non importa. Ora però torno a casa.-

-Va bene, la riaccompagno-

-Non c'è bisogno, prendo un taxi. Grazie mille per il caffè. Con permesso-

E vado via.

Si, mi ha dato fastidio questo suo tentativo di voler attirarmi verso di sè. Oltretutto, sto per partire, quindi in ogni caso non ci saremmo più visti. Per fortuna.

Attendo su un marciapiede, in attesa di intravedere un taxi.

Qualche minuto dopo, si ferma uno, così entro nel veicolo, notando un'altra presenza maschile accomodata ai sedili posteriori, girata di spalle.

-84A ,Byres Road per favore- esclamo.

-Certo- risponde l'autista. E parte.

Prendo il telefono per vedere l'orario.

-Oddio Clara- sento. E' il ragazzo seduto accanto.

Alzo lo sguardo e... riecco i magnifici scherzi del destino.

Rimango paralizzata.

-Possibile che questo visto mondo, e in questa grande città, proprio nello stesso fottuto taxi devo trovarti?!- lo dico con tono piuttosto alto.

Ebbene, signore e signori, era proprio lui, Kevin.

Sex Room 2Where stories live. Discover now