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Jack era in fermento, non vedeva l'ora di rivederla, ma aveva paura.

Sapeva che Mon aveva dei dubbi sul perché Rush si trovasse li. Erano solo le sei di mattina di una domenica di settembre.

Sapeva anche che Mon l'avrebbe ucciso per l'orario, ma voleva passare ogni minuto con lei. Salì le scale raggiungendo l'appartamento.

Stava per suonare quando la porta del pianerottolo si aprì.

- Oh ciao fratellone- disse Rush.

Il bruno non aveva dormito, voleva percepire ogni momento per vedere suo fratello e ritrovarsi per caso ad entrare anche lui in casa.

Jack si girò e guardò suo fratello.

-Ciao Rush.- disse in tono distaccato.

-Non pensavo di rivederti così presto- Disse il bruno appoggiandosi allo stipite della porta.

Jack chiuse le mani a pugno. Lo stava provocando e lo sapeva, ma non voleva mettersi contro di lui, ora che lavoravano di nuovo insieme. Per questo non rispose ma suonò.

-Credo che ti uccideranno. - disse Rush.

La porta fu spalancata.

-Che cazzo vuoi Ru...- Mon si bloccò di colpo vedendo Jack davanti alla porta.

Si asciugò le lacrime. Piangeva da quando era tornata casa per quel ricordo che era ancora impresso nella sua mente.

-Ciao piccola- disse Jack.

Mon guardò oltre le spalle di Jack e vide Rush che la guardava senza rilasciare emozioni, come aveva sempre fatto.

-Ciao - disse la ragazza senza sapere a chi fosse veramente riferito.

Jack le mise le mani sul viso e avvicinò le sue labbra al suo viso. Lei chiuse gli occhi, aveva ancora il ricordo del piccole labbra di Rush che sfioravano le sue.

Jack baciò Mon e Rush chiuse gli occhi, come per assorbire il colpo. Era un po come quando erano piccoli, quando lei scappava da lui perché le buttava il fango addosso e correva da Jack per difendersi.

Mon si staccò da lui e l'abbracciò. Lui era la sua forza. Il suo futuro ed era quello che doveva volere.

-Mi sei mancato- sussurrò guardando Rush che a sua volta guardava Mon.

Non sapeva a chi lo stesse dicendo, ma era a qualcuno. Rush invece desiderò che Mon avesse detto quelle parole a lui.

Mon si sciolse dall'abbraccio ed entrò in casa guardando per ultima volta Rush. Jack salutò il fratello con la testa, si sentiva importante ed entrò in casa chiudendo la porta.

Rush invece sorrise. Lui era sempre stato da parte, ma sapeva che Mon era sempre tornata da lui e questa volta, sapeva che lei sarebbe tornata.

Se Jack voleva giocare, lui avrebbe giocato e dopo quasi 6 anni avrebbe vinto.

NOTA AUTRICE

Scusate il ritardo. Spero che vi stai piacendo la storia.

Vorrei tanto sapere cosa ne pensate.

Un abbraccio, Mon.

My next mistake-The Mafia TrilogyNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ