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Mon si chiuse in camera aspettando che Jolene arrivasse. Infatti poco dopo la porta della sua stanza fu spalancata.

-TU STAI CON IL FRATELLO DI RUSH WILSON? - Mon chiuse gli occhi e pianse.

La frustrazione era tanta e lui le mancava, poi ora c'era Rush.

-Mon- Jolene l'abbracciò e lei si strinse nell'abbraccio.

-Perché piangi? Mi dispiace- disse la ragazza.

-Lo so, è che Jack mi manca e ora c'è lui qui.- disse la bruna.

-In che senso? - chiese Jolene.

Mon chiuse gli occhi e si alzò dal letto senza rispondere. Prese la giacca e la borsa e uscì di casa senza preoccuparsi di Jolene che la richiamava.

Rush sentì delle voci per le scale. Aprì la porta e vide Jolene chiamare Mon. Non pensò, prese le chiavi e scese, in fondo voleva uscire, sarebbe uscito con lei.

-Ci penso io- disse il bruno a Jolene che annuì solamente.

Scese le scale velocemente, aprì il portone e vide Mon camminare verso il parco.

La seguì. Sapeva che lei era a conoscenza del fatto di essere seguita e sapeva anche da chi e per questo non faceva niente.

In effetti Mon sapeva che Rush la stava seguendo. All'ingresso del parco si girò di scatto sbattendo contro il suo petto.

Lui la riprese per i fianchi. Sentiva il suo respiro sul collo e Mon tremò a quel contatto. Lui sorrise rendendosi conto di aver lo stesso effetto anche per lei.

-Ci rincontriamo- disse il ragazzo. Mon fece un sorriso sghembo.

-E noto con piacere che hai la maglietta- disse lei trattenendosi dal ridere.

Lui appoggiò le mani ai lati dei suoi fianchi e la squadrò. Lei si sentì avvampare, il suo sguardo la perforava e le rodeva l'aria. Chiuse gli occhi per prendere autocontrollo.

-Hai finito?- chiese.

Lui sorrise e avvicinò la sua bocca al suo orecchio.

-Ho appena iniziato-

Lei si allontanò velocemente. Tutto questo contatto fisico la stava confondendo. Il suo telefono squillò riproducendo la canzone assegnata al contatto 'Jack'. Lui la guardava negli occhi, quasi implorandola di non rispondere.

-Jack- disse lei continuando a guardare quegli occhi verdi che ora erano di un colore intenso.

-Piccola, volevo dirti che domani vengo a trovarti- disse Jack.

-Davvero? Ti aspetto a casa amore.- disse la bruna.

Rush spalancò gli occhi, chiuse i palmi delle mani a pugni per calmarsi. Perché si sentiva così? Perché lei chiamava amore Jack quando un tempo viveva per lui?

Non ascoltò il resto della conversazione ma guardò gli occhi di Mon. Erano spenti. Vuoti.

Come se quella conversazione con lui non le desse niente. Aveva visto una luce diversa un tempo. Quando lei guardava lui, ma ora non c'erano più.

-Sì,ciao Jack- disse lei, chiudendo la conversazione e riponendo il telefono nella tasca.

-Allora viene?- chiede il bruno incrociando le braccia al petto.

-Si- disse lei sorridendo leggermente.

-Bene, meglio voglio vedere il mio fratellone. Buonanotte, scheggia.- disse Rush.

Mon si sentì mancare l'aria. L'aveva chiamata come quando erano bambini. Scheggia. La chiamava così perché era piccola e quando si metteva le maglie di Rush, sembrava una piccola scheggia.

Lui se ne andò sorridendo. Sapeva di averla spiazzata, la sua reazione era molto meglio di qualsiasi altra ragazza da sedurre e portare a casa per una notte.

Lei rimase ferma li, poi alla fine entrò nel parco e si stese sull'erba guardando le stelle.

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-Scheggia guarda le stelle- disse il piccolo Rush.

La bambina di soli sei anni, guardò in alto senza capire veramente cosa fossero. Il bambino le prese la mano.

-La mia mamma mi diceva sempre che ogni volta che mi fossi sentito solo potevo guardare le stelle.-disse il bambino girandosi verso la bimba dai lunghi capelli marroni.

Lei si girò e incontrò quegli occhi verdi che le portavano tanta sicurezza.

-Per questo ogni volta che guarderai le stelle, immagina me. Io sarò vicino a te.- disse il bruno lasciandole poi un leggero bacio sulle labbra come era solito fare per sigillare i piani con lei.

La bambina non capiva, ma adorava ogni volta che lui la baciava. Si sentiva a casa, e lui era la sua piccola casa.

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NOTA AUTRICE.

Scusate il ritardo ma ecco il nuovo capitolo. Spero davvero che vi piaccia.

Per questo lasciate un commento e un voto, ne sarei felice.

Baci, Mon.

My next mistake-The Mafia TrilogyWhere stories live. Discover now