The Orpheum

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 Los Angeles 1995

Il silenzio in tutta la sala fu interrotto dal rumore delle bacchette di Alex che si scontravano, e in quel momento a ognuno dei Sunset Curve era tutto molto più chiaro: era giunto il momento di fare musica.

Take off
Last stop
Countdown till we blast open the top
Face first
Full charge
Electric hammer to the heart

Clocks move faster
'Cause it's all we're after now

Won't stop climbing
'Cause this is our time, yeah
When all the days felt black and white
Those were the best shades of my life

Luke era partito in quarta prendendo subito confidenza con il palco e con il microfono a qualche centimetro dalle sue labbra. Sul volto quella sua solita espressione sicura e un po' arrogante che mostrava quanto fosse consapevole di ciò che stava facendo, dopotutto lui sapeva che era nato esattamente per quello.
La sua voce riusciva a fondersi così bene con quelle dei suoi amici, creando armonie che una volta finito li avrebbero resi estremamente fieri.
Fece un occhiolino in direzione di Reggie che subito gli corse accanto per condividere lo stesso microfono; un sorriso soddisfatto era facilmente visibile nei volti di entrambi, per loro era naturale cantare così vicini, con il fuoco negli sguardi e la voglia di trasmetterla anche ad altri.

Don't look down
'Cause we're still rising
Up right now
And even if we
Hit the ground
We'll still fly
Keep dreaming like we'll live forever
But live it like it's now or never

Faceva caldo, la temperature di quel luglio afoso poteva quasi considerarsi fresca rispetto al caldo percepito su quel palco, con le luci accese e con la loro energia che li portava a muoversi più di quanto avessero mai fatto durante le prove. Non erano arrivati neanche al ritornello che già i loro volti erano imperlati di sudore, ma nessuno di loro se ne curò più di tanto: non c'era stato un singolo concerto del loro tour in cui non avevano finito con i vestiti e i capelli madidi e con una corsa spietata per accaparrarsi la doccia prima degli altri.
E Luke era lì pronto a affrontare ogni nota come se fosse quella più importante, divertendosi come se quella fosse stata l'ultima volta in cui avrebbe potuto suonare. Se chiunque avesse mai giudicato la classica andatura del chitarrista come un po' troppo rimbalzante forse non lo aveva mia visto durante un concerto: quei suoi saltelli lì diventavano ancora più evidenti, quasi coreografici.

Don't look down
'Cause we're still rising
Up right now
And even if we
Hit the ground
We'll still fly
Keep dreaming like we'll live forever
But live it like it's now or never

We ain't searching for tomorrow (tomorrow)
'Cause we got all we need today (today)

Reggie e Alex si destreggiarono nei loro versi da solisti e Luke si voltò verso di loro, incitandoli in modo da far capire loro quanto fosse fiero dei suoi amici. Il giorno precedente non era riuscito a parlare con loro, lasciando a Julie il compito arduo di sostenerli e confortarli, ma adesso era lì con loro e avrebbe potuto rimediare alla sua assenza.

Living on a feeling that's been running through our veins
We're the revolution that's been singing in the rain.

Alcuni battiti di mani accompagnarono l'ultima strofa della canzone, e i ragazzi erano lì felici: erano lì tutti insieme a fare ciò che più amavano e nessuno avrebbe potuto togliere loro quel momento.
La chitarra di Luke aveva fatto, grazie ad un abile movimento, un giro completo intorno al corpo del musicista che, recuperandola al volo, ricominciò subito a suonare come se niente fosse successo. Era la sua ruota del pavone e tutti avrebbero dovuto ammirare quel suo piccolo vezzo.

Don't look down
'Cause we're still rising
Up right now
And even if we
Hit the ground
We'll still fly
Keep dreaming like we'll live forever
But live it like it's now or never
It's now or never (now or never)

Kimi no na wa || Julie and the phantoms's ffΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα