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Blanca

Mentre Isabel è nella sala delle visite, ne approfitto per andare a farmi una doccia.
Appena entro nello spogliatoio, mi tolgo i vestiti e raggiungo l'ultima cabina, quella dove vado di solito, ma appena passo davanti alla penultima, vedo il caschetto biondo di Eva insaponato e proseguo roteando gli occhi. Non posso neanche farmi una doccia in tranquillità.
Aziono il getto della doccia e mi immergo sentendo un senso di pace che dura giusto 2 secondi.
<<Ehi, Blanca! Come mai non hai invitato la tua nuova amichetta a fare una doccia insieme a te? Sai è più romantico farlo nella doccia, che sul lavandino del bagno>> dice Eva sbucando dietro le mie spalle, ancora nuda e gocciolante. Ha un fisico mozzafiato, ma il cervello è peggio di quello di una gallina.
<<E perché tu non sei in sala visite? Non è venuto il tuo fidanzatino?>> rispondo continuando a lavarmi.
<<No, sarà impegnato con il lavoro>>
<<Oppure si è stancato di te e ha trovato un'altra puttanella da scopare>> la provoco, ma in risposta si avvicina pericolosamente afferrandomi per il collo.
<<Attenta a come parli, lesbica del cazzo!>> le metto le mani appena sopra il seno per spingerla.
<<Che cazzo fai? Mi ha messo le mani addosso!>> inizia a urlare e a coprirsi con le mani il seno e le parti initime.
<<Che succede qui?>> Rita, una delle governanti, entra dentro di corsa.
<<Mi ha toccata! È una pervertita!>> urla ancora.
<<Non è vero un cazzo! Lei mi ha messo le mani al collo e io l'ho allontanata>>
<<Esca dalla doccia e lei Morales, si vada a vestire>>
<<Ma non ho ancora finito!>> mi lamento io.
<<Il tempo è scaduto. Fuori, tutte e due!>> mi sciaquo in fretta e dopo essermi asciugata il corpo e vestita, torno in cella con i capelli ancora bagnati.
È così perfida. Lei è arrivata 2 mesi fa. Ha tentato di ammazzare sua sorella gemella perché si è portata a letto il suo ragazzo. Lui era convinto che fosse Eva...idiota.

Isabel

Quando torno nella cella, vedo Blanca seduta sul letto a massaggiarsi il collo.
<<Se non ti asciughi i capelli ti verrà la cervicale>> dico scherzando, ma appena si volta verso di me, ha un'espressione dura in volto. I suoi occhi emanano rabbia.
<<Cos'è, è arrivato babbo natale?>> mi domanda indicandomi il sacchetto pieno di vestiti.
<<La mia amica mi ha comprato dei nuovi vestiti. Ma sono troppi, perciò te ne regalerò qualcuno>> dico appoggiando il sacchetto e prendendo il primo capo, che è una maglietta a maniche corte a righe rosa e bordeaux.
<<Carina! Se ti piace è tua>>
<<Odio il rosa>> oh.
<<Ok, vediamo cos'altro c'è>>
Prendo un paio di pantaloni cargo verde militare.
<<Questi credo che siano perfetti per te>> glieli porgo mentre lei li esamina titubante.
<<Isabel, non c'è bisogno, davvero. Sono tuoi. Io ho già i miei>>
<<Ma figurati! Qui ce ne saranno almeno dieci, cosa me ne faccio? E poi conosco i gusti di Gaia. Avrà scelto la maggior parte delle cose che a me non piacciono, solo perché piacevano a lei>> dico estraendo un abito prendisole leopardato.
Glielo mostro alzando le sopracciglia e subito scoppiamo a ridere.
<<Gliel'hai detto alla tua amica che qui non abbiamo la piscina?>>
<<Infatti credo che se lo sia comprato per lei e che sia finito qui per sbaglio>> dico ridendo.
<<Perché non lo indossi?>> la guardo stupita.
<<Perché dovrei?>>
<<Voglio vedere come ti sta>> lo dice talmente seria che sembra un ordine.
<<Va bene, ma tu provati quei pantaloni>>
<<D'accordo>> si alza di scatto e si toglie i pantaloni della tuta alla velocità della luce. Sulla coscia sinistra noto un tatuaggio con una geisha disegnata.
Infila il pantalone e lo abbottona senza smettere di guardarmi.
<<Sembra perfetto>> dico sorridendo timidamente.
<<Ora tocca a te. Spogliati>> avvampo per  l'imbarazzo.
<<Ehm...vado in bagno>> faccio per muovermi ma mi richiama.
<<Dài, non c'è niente di cui vergognarsi. Siamo donne, no?>> In effetti... È solo che il suo sguardo così penetrante mi mette in soggezione.
<<Ok... Ma non ridere di me>> dico iniziando a spogliarmi.
<<Non lo farei mai>> dice in tono serio.
Meno male che sotto porto il reggiseno. Infilo in fretta il vestito e lo lascio cadere morbido sulle ginocchia.
<<Sei perfetta>>
<<Ahahah non esagerare. Sembrano quei vestiti che indossano le vecchie zitelle>>
<<Ti sbagli. Il leopardato risalta il verde dei tuoi occhi. E poi è sexy...>> dice avvicinandosi e toccando un lembo della gonna.
<<Dici?>> sento il cuore battermi forte. Non so perché mi sento così.
<<Assolutamente>> il suo viso è a un centimetro dal mio.
Mi allontano di scatto respirando a fatica.
<<È meglio che vada a cambiarmi>> e corro in bagno con lo stomaco in subbuglio.
Che mi sta succedendo? Perché questa ragazza mi fa questo effetto? È solo una ladra e io mi comporto come se fossi sua amica.
Eva mi aveva detto di stare attenta, ma attenta a che cosa?

You stole my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora