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Blanca

Un dolore alla testa e al petto mi fa svegliare. Apro gli occhi e sento come un peso sullo stomaco. Abbasso lo sguardo e vedo Isabel che dorme appoggiata sul mio corpo. Cosa diavolo è successo?
Mi ricordo che ieri ho provato a baciarla, ma lei si è scansata e poi sono andata da Lucrecia. Ma dopo non ricordo come sono tornata e ora perché dorme su di me?
Faccio per alzarmi, ma la sveglio. Diamine.
<<Oddio, mi sono addormentata. Scusami!>>
<<Non volevo svegliarti, ma sai avevo un peso addosso...ma perché ti sei addormentata su di me?>>
<<Eri fatta, non ti reggevi in piedi, così ti ho messa sul letto e sono rimasta a sorvegliarti. Poi devo essermi addormentata...>> Ah, già. Ora ricordo.
<<Come stai?>> mi domanda.
<<Ho solo mal di testa>>
<<Se vuoi posso andare in infermeria a prenderti una compressa>>
<<Perché ti preoccupi così tanto? Non siamo nemmeno amiche. Qui non esiste l'amicizia. Ognuno deve convivere con i propri errori. Tu sei solo una compagna di cella. Niente di più>> dico alzandomi e andandomene, lasciandola lì da sola e confusa.

In mensa, durante la colazione, Isabel non si è fatta viva. Forse sono stata un po' troppo dura con lei. Ma il fatto di non poterla avere come la voglio io, mi fa diventare irascibile. Non so chi è lei, cosa le piace, chi le piace. So solo che il suo modo di fare mi fa impazzire e non so nemmeno perché.
Potrei farmi perdonare portandole la colazione.
Vado da Teresa a riconsegnare il mio vassoio vuoto.
<<Potresti darmi un vassoio per la mia compagna? Non si è presentata in mensa, forse non sta bene>>
<<Tesoro, non dovrei. Lo sai>>
<<Ti prego, se non mangia niente potrebbe sentirsi male>>
<<Temo che il latte sia finito. Se vuoi posso darti i biscotti>>
<<Va bene. Grazie!>> So che non è granché presentarsi con una minuscola confezione di biscotti duri e secchi, ma almeno posso ricambiarla per quando mi aveva dato la sua mela.
Quando raggiungo la cella, lei non c'è. Chiedo al sorvegliante e mi dice che è andata a parlare con l'avvocato, così ne approfitto per prendere uno dei fogli che uso per gli origami e ci scrivo sopra un semplice "scusa". Lo metto sotto la confezione dei biscotti e li appoggio sopra il suo letto.
Poco dopo la sento arrivare e istintivamente mi butto sul letto e mi giro facendo finta di dormire. Sì, lo so, sono una codarda.
Chissà cosa le avrà detto l'avvocato. La faranno uscire?
Sento il suo sguardo addosso e faccio il possibile per non muovermi.
Poi la sento salire la scaletta del letto a castello e fermarsi un attimo. Ha visto i biscotti.
Si siede sul letto. Il suo peso fa scricchiolare la rete del letto sopra di me.
Apre l'involucro e morde un biscotto. Vorrei poterle chiedere scusa di persona, ma mi sento una vigliacca.
<<Scusami tu, Blanca...>> sussurra piano come per non farsi sentire.
Ok, sono decisamente una merda. Perché le ho detto che non siamo amiche? Io vorrei poterla toccare, baciare e invece non faccio che allontanarla.

You stole my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora