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Blanca

Merda, l'ho spaventata. Mi sono lasciata trasportare e lei ovviamente è scappata. Non so nemmeno se lì fuori ha qualcuno che la ama.
È solo che è così gentile con me. Non riesco a credere che sia disposta a regalarmi dei suoi vestiti.
Cioè io li rubo e lei me li regala ciononostante. Ma poi il modo in cui mi guarda. Sembra che si voglia prendere cura di me.
Quando l'ho vista con quel vestitino addosso ho pensato di spogliarla all'istante e baciarla ovunque. È così esile che sarebbe come toccare una piuma.
Basta, devo smetterla di fantasticare. Sarà meglio che esca di qui. Devo prende aria.
Mi avvicino alle sbarre e faccio segno a Felipe di aprirmi.
<<Puoi accompagnarmi in cortile?>>
Sbuffa e prendendomi per il braccio mi conduce fuori, dove ci sono altre detenute che stanno tagliando le siepi.
In lontananza vedo Lucrecia, una ragazza con cui mi vedo di nascosto molto spesso.
Ha i folti capelli rossi raccolti in una crocchia alta e spettinata, e porta una fascia colorata sulla testa.
Sta tagliando anche lei la siepe.
Mi avvicino e le rubo una cesoia dalla tasca del grembiule.
<<Ehi! Che ci fai qui? Oggi non è il tuo turno>> mi domanda guardandomi con quei suoi occhi verde smeraldo. Per un momento mi appare l'immagine di Isabel. Dio, è sempre nella mia testa.
<<Lo so, ma mi annoiavo>> rispondo cominciando a tagliare un ramoscello.
<<E sei venuta qui solo per potare?>> ammicca sorridendomi maliziosamente.
<<Hai qualcosa di meglio da proporre?>>
Si guarda intorno e poi mi fa vedere una bustina di erba nascosta sotto al grembiule.
Sorrido e mi allontano per andare in bagno. È l'unico luogo dove non ci può vedere nessuno.
Poco dopo arriva anche lei e comincia a estrarre il sacchetto, ma io la blocco spingendola verso una cabina.
<<Lasciamo stare l'erba per un momento. Voglio leccartela finché non mi implori di smetterla>> le alzo la gonna del vestito e le abbasso le mutandine.
<<Non perdi tempo baby. Sempre affamata... Ah!>> la sento gemere e piegarsi in avanti.
La lecco ferocemente e nel frattempo mi abbasso i pantaloni e mi masturbo.
I suoi gemiti diventano sempre più forti così le metto una mano sulla bocca.
Quando abbiamo finito la bacio sulle labbra mordendo la parte inferiore.
<<Ora possiamo fumarcela una canna>> dico dandole uno schiaffo sulla natica.

Isabel

Quando sono uscita dal bagno, Blanca non c'era. Mi sento così confusa. È la prima volta che sento degli strani brividi alla schiena in presenza di una ragazza. Cioè in realtà non mi sono mai innamorata. Però quando sono con lei mi sento felice. Stare qui dentro non mi fa più paura.
Lei non mi fa paura. Infondo non ha ucciso nessuno.

Quando rientra ha un sorrisetto sulle labbra e cammina trascinando i piedi.
<<Dove sei stata?>> appena mi vede ritorna seria. Ha gli occhi rossi.
<<A divertirmi un po'>> la sua voce è diversa, sembra ubriaca.
<<Hai bevuto?>>
<<Meglio! Ho visto il paradiso>>
<<Ti sei drogata?>> urlo, ma lei si avvicina per tapparmi la bocca.
<<Zitta! Vuoi farti sentire da Felipe? E comunque era solo una cannetta...non esagerare. È già tanto che riesca ad arrivare un po' d'erba qui>>
<<Sei matta? E se qualcuno dovesse scoprirlo? E se ti fanno le analisi delle urine?>>
<<Fino a quel giorno starò fresca come una rosa>> dice ridendo.
Poi la vedo socchiudere gli occhi e sbadigliare.
<<Vieni e mettiti a dormire>> la conduco al suo letto e le metto un lenzuolo sopra. Si addormenta subito dopo. Le accarezzo la testa. Avrà fatto questo per colpa mia? Spero solo che si riprenda. Se scoprissero che ha fatto uso di droghe, la sua condanna potrebbe durare più a lungo.

You stole my heart Where stories live. Discover now