𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 1

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Oggi, 8 anni dopo.

Nonostante siano passati otto anni, non ho perso di vista neanche per un'istante la mia famiglia. Ho incaricato Leon, un hacker, conosciuto due mesi dopo essere andata via, di investigare e tenermi aggiornata di tutto quello che li riguardasse.

Non hanno fatto altro che cercarmi, ma appena stavano per trovarmi, io li depistavo con l'aiuto di Leon. So che l'essere andata via nel cuore della notte, li ha spaventati. Trovarsi soltanto un biglietto con scritto che stavo bene e che sarei tornata appena fossi stata pronta, li ha sconvolti. Ma ne avevo dannatamente bisogno.

Quella sera, vagai per New York senza una meta. Mi diressi nella stazione dei pullman, e quando la signora che lavorava al bancone mi chiese la direzione, gli dissi Los Angeles.

Meta più che giusta. Nel pullman incontrai Ruby Horne, una ragazza che stava scappando dal suo patrigno violento, passammo tutto il tragitto a parlare, e mi sentì subito in sintonia con lei. Diventammo subito migliori amiche.

Appena arrivammo a Los Angeles, non ci separammo mai. Insieme trovammo un'appartamento, un lavoro sottopagato ma eravamo felici. Finalmente niente più paura.

Due mesi dopo si presenta al locale dove lavoravamo un ragazzo, era Leon.

Sin da subito, siamo stati solo noi tre.

Man mano, con i soldi che avevo guadagnato, più quelli che avevo preso da casa prima di andare via, mi aprì il mio locale "THE ROYAL", di giorno era un semplice pub, dove andarsi a fare una birra, ma di sera accadeva la magia, luci a led rosse, ragazze immagine che ballavano nei cubi, un dj fenomenale e alcool a fiumi.

Il palazzo a fianco del locale, era in svendita, così lo comprai.

Al piano terra, lo trasformai in una palestra pubblica, e ci misi come responsabile Igor. Un ragazzone mezzo russo, che conosceva parecchi stili di combattimento.

E ai piani superiori feci ristrutturare gli appartamenti, dove cedetti alcuni di quei appartamenti ai miei dipendenti fidati, come Ruby, Igor, Leon e altri che lavoravano al locale.

A Los Angeles, mi sono fatta un nome, tutti hanno iniziato a portarmi rispetto, a capire che non sono una con cui scherzare.

Una potente donna in carriera. Non sono più la ragazzina fuggita di casa con la coda tra le gambe per la paura, non mi sento più in pericolo. Adesso sono io il pericolo.

Leon la sera prima mi disse che mia sorella Atena era stata promessa ad un certo James Wolf, figlio di Michael Wolf un amico molto stretto di mio padre, di cui io ignoravo completamente l'esistenza.

Era il momento di tornare a casa.

Dovevo capire se mia sorella era d'accordo con questo matrimonio, e soprattutto se questo James Wolf fosse una brava persona.

Non permetterò a mia sorella di sposare qualcuno contro la sua volontà.

Così stamattina appena la mia sveglia suonò, mi alzai e mi diressi direttamente nella doccia per svegliarmi del tutto.

Mi asciugai e indossai un jeans stretto nero a vita alta, un body nero attillato, una giacca di pelle e uno stivaletto nero. Avevo alcuni dei miei pugnali nascosti tra i vestiti.

Sin da piccola mio padre mi ha addestrato all'uso di pistole, coltelli, e al combattimento.

Anche se quando lui mi ha toccato quella sera, mi sono sentita così inerme e fragile.

Non avrei più permesso a nessuno di farmi una cosa del genere.

Cosi con l'aiuto di Igor che mi ha insegnato tutti i stili di combattimento che conosce, e ho affilato la mia abilità con i coltelli, non mi sento più inerme.

𝑹𝒆𝒔𝒊𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆Where stories live. Discover now