𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 17

204 6 0
                                    

Una suoneria interrompe il mio sonno. Non dormivo così tanto da sentirmi riposata da mai praticamente.

Allungo la mano verso il comodino, ma non ci arrivo. Sento un calore sotto il mio corpo, così apro gli occhi e quello che vedo mi spezza il fiato.

Alexander. Lui è qui. Letteralmente sotto di me.

Come un tornado i miei ricordi di ieri sera riaffiorano. Si è preso cura di me, mi sono fidata di lui e gli ho chiesto di restare.

Ma cosa diavolo mi succede?

Lui socchiude gli occhi e mi guarda <Hai intenzione di rispondere?> dice con una voce rauca che mi provoca un brivido lungo la colonna vertebrale.

Scuoto la testa per riprendermi dall'incantesimo e mi sporgo ancora di più sopra il suo corpo e riesco a prendere il telefono, Leon.

<Ti conviene che sia importante.> gli dico.

<Si tratta di Ruby. In palestra tra un ora.> mi dice e blocca.

Cazzo, cosa sarà successo?

Senza degnarmi di dire una parola, mi alzo e mi chiudo in bagno. Mi faccio una doccia veloce, e mi avvolgo una tovaglia nel corpo ed esco dal bagno. Spero che sia già andato via.

Mi dirigo verso il cassetto dell'intimo quando mi accordo che è ancora qui. <Sei ancora qui?>

<Vuoi che vada via?>

<In realtà si.> dico senza guardarlo, mi concentro sull'intimo nero che sto prendendo dal cassetto.

<Va tutto bene? Mi sembri preoccupata.> dice seguendo con lo sguardo tutto ciò che faccio.

<Ancora non lo so se devo essere preoccupata. Magari te lo farò sapere stasera.> dico.

Lui mi sorride ed esce dalla mia camera. Cavolo, ma che ho combinato? Lasciarlo dormire nel mio letto? E io ho dormito senza incubi. Com'è possibile?

Mi vesto con un pantalone di tuta e una felpa nera, mi metto le air force one bianche e scendo.

<Dove pensi di andare?> la voce di mia madre dietro di me mi fa prendere un colpo.

Mi volto verso di lei <Ciao mamma, ho un impegno. Sarò di ritorno presto. Pranziamo tutti insieme se ti va.>

Lei assottiglia gli occhi e annuisce. Io mi affretto ad uscire di casa e a salire in auto.

Dieci minuti dopo sono arrivata alla Royal Gym.

Prendo l'ascensore e all'ingresso trovo Igor e Leon con uno sguardo misto tra l'incazzato e confuso.
<Che succede?> chiedo a tutti e due, e mi fanno segno di seguirli nell'ufficio di Igor.

Appena varco la porta, mi ritrovo davanti Ruby in lacrime, che trema seduta nel divanetto che si trova a destra della porta.

Guardo Ruby e dopo sposto il mio sguardo su loro due, e chiedo spiegazioni. <Vuole parlare solo con te.> mi dice Leon e si richiudono la porta lasciandomi sola con lei.

Mi avvicino cautamente e mi siedo vicino a lei. <Che succede?>

<Mi dispiace Iris, non sapevo cosa altro fare. Lui sembrava impazzito.> ha cominciato a parlare a raffica.

E' in confusione e sta per andare in panico. <Rallenta, una cosa alla volta. Chi sembrava impazzito?>

<Francis.> quel nome. Cazzo, il suo patrigno che la maltrattava.

<Cosa ti ha fatto? Ti ha toccata?> chiedo stringendo i pugni e serrando la mascella.

<Nono, mi ha offerto un patto. Se accetto mi lascerà in pace per sempre. Ma non a questo prezzo Iris, ho rifiutato.>

𝑹𝒆𝒔𝒊𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆Where stories live. Discover now