17. Voglio te

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Quando qualcuno ha in mano le nostre debolezze, avrà in mano anche la nostra anima.

Esmeralda
J: Madonna Esmeralda! Sei solo una frustrata di mente ma che ti passa per la testa?!
Sento la voce di Jude alzarsi su di me mentre siamo in cucina e sono leggermente appoggiata al tavolo. I miei occhi non si tolgono dai suoi neri di rabbia.
Mi sento inferiore e minuscola in confronto a lui, la voce alta e la cattiveria con cui mi ha detto ciò mi ha destabilizzato.
J: davvero, dovremmo chiudere per sempre i rapporti, mi sono pentito di tutto
Qualcosa mi tiene bloccata, non riesco a reagire solo le mie mani che tremano fanno trapassare le mie emozioni deboli.
Una lacrima mi solca la guancia, nella vita ho sbagliato tutto.
Mi sono fidata della persona sbagliata
quando mi ha sempre illuso fosse la persona giusta.
Quando qualcuno ha in mano le nostre debolezze, avrà in mano anche la nostra anima. Jude mi tira uno schiaffo sulla guancia e appoggio subito una mano sul punto che aveva colpito in maniera irruenta.
E: basta Jude! Non mi capisci!
Dico in un mare di lacrime con la visuale offuscata e le gambe tremanti.

Mi alzo di scatto sussultando e mi metto una mano sul cuore con il fiatone.
È tutto buio attorno a me, il piccolo orologio segna le 4:30 e fuori si vede solo la Luna protagonista del cielo di notte.
J: mhhhh Em..
Sento la voce di Jude e mi giro alla mia sinistra. L'inglese è con la faccia affondata nel cuscino a pancia in giù e gli ho tolto violentemente il braccio che prima teneva sulla mia pancia.
J: Em che hai..
Disse girandosi verso di me e guardandomi negli occhi come poteva. Sospiro e affondo tra le sue braccia stringendolo il più possibile come se non volessi farlo scappare.
J: shh shh Em sono qui
Sento le sue dita delicate tra i miei capelli spettinati e annodati. La sua mano sulla mia schiena mi tiene attaccata al suo corpo caldo. Le mie mani che non mollano le sue braccia come calamite.
E: J..
Dico solo prima di addormentarmi di nuovo cullata dai sui baci rilassanti e delicati sul mio corpo

Pov's Jude
Mi sveglio con Esmeralda abbracciata al mio busto e i suoi capelli scompigliati.
Il suo piccolo naso all'insù le perfeziona il viso e le sue labbra leggermente schiuse mi fanno venire una voglia matta di baciarla.
Mi sposto leggermente nel tentativo di guardare l'orario sul mio telefono ma fallisco infastidendo Esmeralda.
E: mhhh J
Sorrido e le lascio un bacio sulle labbra percorrendo con le mani, tutto il suo corpo.
Apre leggermente gli occhi e rimane fisso a guardarmi prima di stiracchiarsi e mettersi seduta.
E: sono le 7.. è presto
Disse guardando il telefono e mettendolo subito dopo sul comodino sbadigliando.
J: sta sera ho la partita..
Annuì e si girò verso di me schiacciando le mie labbra sulle sue e mettendosi a cavalcioni su di me.

Pov's Esmeralda
I baci di Jude di prima mattina mi svegliano istantaneamente come una sveglia.
È presto, anche se i suoi genitori passeranno la mattinata di fuori per girare un po' Madrid e non vogliono stressarlo.
Mi metto a cavalcioni su di lui e sorride sulle mie labbra mentre mi stringe il sedere e si solleva un po' con il busto.
J: sei mia
Dice tra un bacio e un altro affondando sempre di più nelle mie labbra.
Annuii sorridendo e prendendo fiato in quei pochi attimi in cui le nostre labbra si staccavano. Misi le braccia dietro al suo collo avvicinandolo ancora di più a me mentre le nostre lingue danzavano e lo sentivo eccitarsi sempre di più.
J: se questa sera segno..
Provò a dire anche se non osavo staccarmi da lui neanche un attimo, neanche un millisecondo.
J: non sai cosa ti faccio..
Sorrisi e mi mossi su di lui facendolo mugulare. Scese sul mio collo e con le mani entrò dentro i miei pantaloncini neri.
E: J..
Ansimai al suo orecchio prima di sentire le sue dita sulle mie mutandine in seta.
Gli tolsi la maglia a maniche corte in modo irruento gettandola sul pavimento e toccando ogni parte del suo corpo.
Sfilò i miei pantaloncini come poteva e abbassò lo sguardo su di me leccandosi le labbra.
E: J..
Dissi sentendo le sue dita sull'elastico delle mie mutandine e mettendo le mie mani sulle sue. Mugulò e alzò lo sguardo su di me.
E: devi segnare per meritarlo, no?
Dissi alzandomi da lui e levandomi i pantaloncini per dirigermi verso il bagno sculettando.
J: ESMERALDA daii non lasciarmi così
Ridacchio e mi lavo la faccia lasciando la porta aperta.

Che partita, che atmosfera.
I ragazzi hanno la finale della supercoppa di Spagna e posso dire di sentire anche io un po' di pressione.
Di solito le loro partite non le vivo così tanto nel atmosfera, non capisco molto e sto solo appresso a mio padre che mi tiene in panchina con lui.
Real Madrid-Barcellona, i genitori e il fratello di Jude sono sugli spalti per vederlo giocare e sostenerlo, anche se, Jude in questa partita non ha trovato la sua occasione di segnare. In compenso, Vinicius è riuscito a fare tripletta mentre Rodry è tornato a segnare.

90'
Scendo negli spogliatoi e cammino a grandi falcate nel lungo corridoio con il rumore dei miei tacchi.
I miei jeans larghi mi coprono perfettamente e anche la mia maglietta attillata di un azzurro molto chiaro segue le mie forme.
Abbasso lo sguardo sul telefono per rispondere a Matilde che organizza uscite per fare gossip riempiendo la nostra chat WhatsApp di vocali lunghi un infinità.
Sbatto contro qualcuno e alzo velocemente lo sguardo per vedere chi ho preso con la spalla in modo irruento come mio solito.
E: scus-
Fisso gli occhi nel ragazzo su cui sono andata addosso e li socchiudo leggermente.
E: Lami!
Dissi abbracciando subito sentendo una leggere risata da parte sua.
L: Esme!! Ma come sei cresciuta
Sorrido e lo guardo meglio appoggiando le mani sulle sue spalle. È cresciuto così tanto rispetto a com'era prima e sta diventando un ragazzo così bello.
E: anche tu piccoletto, madò sei alto quasi più di me, ma che mangi??
Scoppiò a ridere e risi con lui data la sua risata contagiosa troppo divertente.
Rimango con lui a chiaccherare nel corridoio uno di fronte all'altro come se fossimo bimbi.
L: allora, stai qui a Madrid?
Annuisco leggermente e stringo le labbra fra di loro rimanendo con lo sguardo su Lamine che mi conosce abbastanza bene.
E: Ora si Lam
Annuisce leggermente e mi sorride.
Sento dei tacchetti camminare lungo il corridoio e non mi volto ma rimango concentrata ad ascoltare Lamine che mi racconta le sue esperienze nel Barcellona.
Un braccio mi passa sulle spalle e mi attacca ad un corpo alto e snello, non mi serve per girarmi e capire che sia Jude a tenermi stretta a sé.
L: Jude!! Da quanto
J: oh Lamine dovresti essere a scuola
Disse Jude ridendo e facendo ridere Lamine abituato a questo tipo di battute.
J: ci becchiamo Lamine
Dice Jude trascinandomi via verso gli spogliatoi e tenendomi stretta come per non farmi scappare.
Mi trascinò dentro e chiuse la porta alle sue spalle di colpo facendomi sobbalzare.
J: abbiamo vinto
Disse schiacciandomi contro il muro e facendomi sorridere.
Passai le mani dietro al suo collo e lo avvicinai a me guardando il suo sguardo voglioso di unire le nostre labbra e schiacciarle fra di loro.
E: però non hai segnato
Alzò gli occhi al cielo e strinse il mio sedere fra le sue mani unendo i nostri corpi delicatamente.
J: e quindi?..
E: non ti darò neanche un bacio
Alzò le sopracciglia e si avvicinò a me abbassando lo sguardo sulla mia scollatura e leccandosi le labbra.
J: e se me lo prendessi io?
E: mhh tra poco arrivano gli altri
J: che palle Esme
Risi e lo presi dal polso mentre rimase con il broncio tutto il tempo. I festeggiamenti passarono velocissimi e a rallentare tutto ciò erano solo gli sguardi di Jude sul mio corpo. Rimasi gran parte del tempo anche con suo fratello che era entrato nel campo come tutti i genitori e fidanzate dei ragazzi.
Che serata magica, ma con Jude non è ancora finita.

Ed eccomi quaaa come promesso sarei tornata il più presto possibile!

vi è piaciuto il capitolo? Fatemi sapere se avete anche idee così aggiornerò più velocemente!

Per la prox storia camarda o zeroli??

Eventuali errori verranno corretti!

Gli occhi della salvezza|| Jude BellinghamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora