23. ad ogni tocco impazzisco di più

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Perché innamorarsi delle
parole e non degli sguardi?

Pov's Jude
Ho ansia.
Non so bene per quale dei tanti motivi.. Rivedere Esmeralda? La partita? O ciò che sta nascondendo Esmeralda ormai da un po'?

So bene che è successo qualcosa quella sera anche se lei non ne vuole proprio parlare è fatta così.
Rimango con i ragazzi nel corridoio dello stadio del Valencia, pronto anche per questa partita importante. Siamo ancora con le tute della squadra, mancano due ore all'inizio del match e pochi tifosi sono già dentro allo stadio.

Tengo le mani in tasca e mi appoggio al muro ascoltando la conversazione dei ragazzi che sembrano non preoccuparsi ancora della partita, anzi.
Br: secondo me qui quello perso è Jude
Ed: anche!
Alzo lo sguardo su di loro e aggrotto la fronte provando a collegarmi ora al loro discorso poco interessante.
Ke: si vabbè, buongiorno
Dice Kepa facendo ridere gli altri e io mi limito a spostare lo sguardo verso l'uscita che dava sul campo da calcio ridacchiando.
Parlano tutti fra di loro, per almeno 5 minuti rimaniamo qua e io mi metto le mani in tasca infreddolito.
C: allora ragazzi?
Dice il mister passando a batterci il cinque a tutti e andando per primo verso la scalinata in fondo al corridoio.
Lo seguiamo tutti a ruota ed entriamo in campo calpestando il terreno con le scarpe da ginnastica.
Il mister ci fece un ultimo discorso prima di lasciarci qualche altro minuto e poi entrammo direttamente negli spogliatoi.

Pov's Esmeralda
Sono arrivata ormai da un po' allo stadio, giusto in tempo per il match posso dire.
Matilde è andata nei suoi posti mentre io sono andata alle panchine dopo aver salutato molto velocemente i ragazzi.
Mio padre mi abbraccia, mi dimostra tutto il suo affetto anche se non ci vediamo da solo una settimana.
La partita inizia e io sono già seduta vicino ad un membro dello staff che gestisce i social e ha il permesso di stare alle panchine, che figata questo lavoro!

Una partita veramente combattuta, mio padre non smette neanche un attimo, durante il 2' tempo di dare indicazioni da bordo campo per i ragazzi.
Siamo ancora sul 1-2 un risultato negativo per noi e pure fuori casa..

90' minuto, è Jude che mette la palla in rete andando subito ad esultare per aver pareggiato con i suoi compagni.
I tre fischi dell'arbitro fanno alzare mio padre dalla panchina e tutto lo staff si alza arrabbiato.
C: ma come!!
Urla mio padre, Jude ha fatto il goal allo scadere del tempo e viene annullato provocando tensione e rabbia in campo.
Nonostante il controllo del var, niente.
C: Jude!
Urla mio padre andando verso l'arbitro vedendo Jude andare verso di lui per lamentarsi.
Jude prende un rosso e manda a quel paese l'arbitro uscendo dal campo incazzato come non mai e se posso dirlo, che bello così incazzato.
Mi alzo anche io dalla panchina e tutti i ragazzi entrano negli spogliatoi compreso mio padre arrabbiato come poche volte.

Vado già verso l'autobus fischiettando, Matilde arriverà dopo dato che ha il biglietto sugli spalti e io le terrò il posto. Spero vivamente che i ragazzi non ci mettano troppo, io non perdo mai tempo dopo le partite ma loro ci metteranno i soliti 30 minuti.

Pov's Jude
Esco prima di tutti dagli spogliatoi e incontro Matilde che di sicuro sta aspettando Kepa.
M: Jude! Hai parlato con esm?
J: ancora no Mati, sarà sul bus
M: si, sicuramente vai pure al mio posto lei me lo starà tenendo
Annuisco e ammacco un sorrisetto salutandola e andando verso il mister poco più in là. Mi dà una pacca sulla spalla e io sospiro, non so se mi sgriderà non ho la minima idea di ciò che provi in questo momento ma come al solito, il suo viso non dà traccia di altre espressioni.
J: mister
C: ehi Ju, peccato eh
Annuisco leggermente e tiro le labbra in una specie di sorriso continuando a guardarlo.
Gli altri ragazzi ancora non sono neanche usciti dagli spogliatoi ma oggi ci sono rimasto particolarmente male per questa partita.
C: tranquillo, quel rosso potevi evitarlo ma ci sta perdere la pazienza in quella situazione.
Faccio un sospiro di sollievo e facciamo un po' di tragitto del corridoio insieme.
Appena vedo l'uscita verso i parcheggi vado subito verso il bus per vedere la mia Esmeralda.

Esmeralda
Attraverso i parcheggi privati in silenzio, qualche giornalista si fa vedere ma salgo subito salutando l'autista. Appena salgo mi siedo nei posti infondo e finalmente appoggio la schiena in un sedile comodo.
Alcuni ragazzi iniziano a salire solo dopo un bel po' di tempo e si mettono nei posti davanti anche se Matilde sembra che si sia persa nello stadio.
Vedo Jude salire e venire verso di me con il cappuccio e la giacca della squadra con passo convinto.
E: è occupato..
Dico a denti stretti anche se è inutile, Jude prende la mia borsa che era nel sedile libero e si siede lui al posto di Matilde.
J: peccato, non c'era nessuno
E: viene Matilde qui, spostati
Dico alzando lo sguardo su di lui e incrociando i suoi occhi, sono caduta nella sua maledetta trappola.
J: fa niente, ci sono altri posti
Sbuffo e Jude di mette accanto a me dopo aver messo il suo zainetto di Gucci sopra le nostre teste.
Si siede in modo poco delicato e io sono schiacciata dal lato del finestrino, quanto lo odio penso tra me e me.

J: mh Emerald
Mi chiama ancora Jude come un bambino esigente dopo qualche minuto, Matilde è anche salita e si è messa nei posti davanti ignorandomi completamente
E: che vuoi
Fa un leggero sorriso e si gira verso di me guardandomi, divorandomi solo con lo sguardo come se non potesse toccarmi, come se fossi una statua in vetro.
J: l'altra sera qui a Valencia, cos'era successo
Chiudo leggermente gli occhi ma lui rimane saldo su di me, sa bene cosa sa fare e cosa può fare.
E: niente di che Jude tranquillo
J: ma io voglio saperlo
Mi dice avvicinando la mia coscia alle sue gambe e io mi giro verso di lui facendo un leggero sorriso.
E: tranquillo J
Sospiro e stanca morta, mi appoggio al suo petto lasciandolo stupito di questo mio movimento.
E: sono stanca JJ, davvero..
Dico arrendendomi a lui, non riesco a mettere una barriera fra noi due, so che lui può capirmi ma ora non è il momento per parlarne.

Pov's Jude
Esmeralda non mi risponde più, evidentemente adesso non vuole parlarne e stanca si appoggia al mio petto.
Decido di non insistere e rispettare la sua scelta, avrò tanti altri momenti per rifarle questa domanda e sa che lo farò fin quando non otterrò risposta.
Le accarezzo i capelli e le lascio un bacio fra di essi, pian piano sento che si rilassa e che cade in un sonno profondo.
Il viaggio ancora è abbastanza lungo ma avere lei sui di me conta più di tutto, più di qualsiasi altra cosa.
Quanto vorrei che tornasse come prima con me invece che essere così testarda quando anche lei stessa vorrebbe stare con me.
Sicuramente Matilde le ha detto qualcosa, ci scommetto quanto vuoi ma devo essere in grado di riprendermi la sua fiducia.
I ragazzi chiacchierano a bassa voce e le luci offuscate del bus fanno venire sonno pure a me.

Ma rimango sveglio, voglio godermi adesso questo momento con Esmeralda e le continuo ad accarezzare delicatamente la schiena pensieroso come non mai.
Quando arriviamo finalmente al nostro centro sportivo a Madrid, tutti i ragazzi iniziano a scendere e io mi alzo stiracchiandomi dopo aver appoggiato delicatamente Esmeralda al sedile.
C: Esmeralda è con te?
Mi chiede il mister non trovando Esmeralda con Matilde nei primi posti come all'andata.
Annuisco leggermente e sposto lo sguardo su di lei che ancora dorme beata come se avesse giocato anche lei in campo.
J: sta dormendo mister..
La scuoto leggermente e si sveglia dopo poco disorientata.
J: ehi Emerald siamo arrivati dai
Apre leggermente gli occhi e se li sfrega sbadigliando, è proprio stanca e ammacco un sorriso guardandola.
Si stiracchia e mi prende la mano seguendo i miei passi nel corridoio del bus per uscire dove c'erano tutti gli altri.
I ragazzi ci salutano e poi vanno via con le loro macchine e altri con i loro guidatori privati.
J: ci vediamo Emerald
Dico ad Esmeralda che è ancora qui, affianco a me e probabilmente cerca la sua amica che è già andata via da un po'.
Sembriamo quasi sconosciuti, non riconosco più me ed Esme con il rapporto che avevamo prima che lei partisse in vacanza, non siamo più gli stessi.
Mi cinge il collo con le braccia e io sorrido nascondendomi nell'incavo del suo collo delicatamente.
E: grazie Jude, a domani..
Dice lasciandomi un bacio sulla guancia e andando verso la macchina di suo padre pronta per andare via.
Sorrido e la guardo in tutto il tragitto.

Com'è bella.
Oggi quando si è addormentata su di me mi ha fatto impazzire completamente, mi ha mandato fuori di testa..
È unica, lei è Esmeralda.

olè olè olè eccomi quaaaa, come state??
I commenti stanno diminuendo sempre di più negli ultimi capitoli 😞😞

Vi piace il continuo di questa storia?
So bene che i capitoli sono corti ma dal prossimo torneranno ad essere + di 2000 parole!
Questo ne ha raggiunte 1500

Prox capitolo a 40 voti

Gli occhi della salvezza|| Jude BellinghamWhere stories live. Discover now