7. È il momento di riflettere?

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Con la cover va meglio.
Ho provato a seguire il consiglio di Christian e a mettere il dolore nella musica come mi aveva detto lui.
Torno in casetta felice a differenza dei giorni precedenti e trovo Christian sul divano con le cuffie.
-Boo!- urlo facendolo saltare in aria.
-Tu sei scema- borbotta coprendosi la faccia con un cuscino.
-Tu non devi pulire?- chiedo a braccia conserte.
-Non mi va- sbuffa.
-Se ti prendi un altro provvedimento è la volta buona che ti picchio- dico.
-Dai Christian vai a pulire- continuo tirandogli un braccio.
-Sei peggio di mia madre- borbotta alzandosi finalmente dal divano.
Mi siedo al suo posto e accendo il televisore per vedere quali lezioni mi toccheranno questo pomeriggio.
Vengo però distratta da qualcuno che mi fa una capriola addosso, può essere una sola persona.
-La smetti di fare il terremoto? Neanche mio cugino di sei anni-
-Sei divertente da arrabbiata- ride stendendosi sul divano con la testa appoggiata alla mia pancia.
-Tu non sei normale- borbotto.
-Christian vai a pulire per piacere- continuo.
-Cinque minuti, mi sono svegliato alle sette stamattina sono stanco- piagnucola.
-Oh poverino, vai a pulire non mi interessa niente- continuo e lui mi fissa con gli occhi dolci.
-Non mi guardare così vai a pulire-
-Ma non sto facendo niente- scoppia a ridere.
-Qualcuno mi aiuti- sbuffo.
-Ma Christian tu non devi pulire?- domanda Nicholas entrando nella stanza proprio in quel momento.
-Vado- mormora prima di lasciarmi un bacio sulla guancia.
Amici avevamo detto.
-Ragazzi abbiamo una busta- rimbomba la voce di Maria.
-Cantante?- domanda Nicholas.
-Si, per Trixy- risponde.
Esco in giardino e prendo la busta blu prima di andare a sedermi in gradinata.
-Ma tu non devi pulire- borbotto vedendo Mida seduto in prima fila.
-Se permetti voglio vedere cosa devi cantare- sussurra al mio orecchio portando un braccio dietro la mia schiena.
"Cara Trixy non te lo nascondo: tu mi piaci. In puntata abbiamo visto una versione di te più profonda e malinconica perciò ti propongo un compito dove devi accantonare la vocalità e utilizzare il corpo" comincio a leggere.
-Mida sei pronto?- dice Holden ed io lo fulmino con lo sguardo.
"Dovrai essere sexy e provocante e se vorrai potrai anche scegliere un outfit adatto all'assegnazione. Buon lavoro, Anna Pettinelli"
La paura mi mangia viva.
Due giorni fa ero a piangere nelle braccia di Christian perchè non mi riesco a vedere e in puntata dovrò essere provocante.
-Vediamo la canzone- dice Maria.
Lady marmolade.
-Attenzione che ci muore mida- ride Sarah.
-Che ne pensi?- chiede Maria.
-Boh- rispondo.
-Non lo so comunque lo accetto e vedrò come risultare più sexy possibile- dico.
-Va bene, ciao ragazzi- chiude il collegamento la conduttrice.
Sbuffo rileggendo la lettera.
-Vuoi parlare?- mi chiede Christian.
-Non lo so- sospiro abbandonandomi sulla sua spalla.
-Per me lo puoi fare- dice.
-Ma non è quello il punto-
-È quello che ti devi mettere?- chiede e nonostante non gli dico niente sembra capire.
-Vieni- dice facendomi segno di abbracciarlo.
-La devi smettere Bea, di distruggerti in questa maniera. Hai il fisico per fare quella roba lì fidati- mi rassicura.
-Non penso riuscirai a convincermi- mormoro.
-Però ce la metto tutta- sussurra al mio orecchio.
-Ci scrivo le barre- dico e lui scoppia a ridere.
-Non so se ti conviene- scuote la testa.

Christian era a lezione ed io mi stavo annoiando. Trascorrevo la maggior parte del tempo con lui e quando non c'era il tempo non passava mai.
-Petit- lo chiamo per la cucina.
-Dimmi occhi verdi- mi prende in giro ed io lo fulmino con lo sguardo.
-Voglio scrivere delle barre in napoletano- dico con le braccia conserte.
-Nel compito della Pettinelli? Non lo vuoi fare davvero- scoppia a ridere.
-Certo che lo voglio fare e tu mi aiuterai quindi ora troviamo un posto tranquillo e le scriviamo- continuo convinta.
-Lezione di napoletano, mi piace- ridacchia e così ci dirigiamo nell'unica stanza in cui non c'era nessuno, quella con il divano e lo specchio.
-Io volevo fare anche qualcosa sull'emancipazione femminile magari- propongo.
-Una cosa facile insomma- scherza.
Grazie all'aiuto di Petit la canzone comincia a prendere forma, ma vengo distratta dall'arrivo di Christian.
-Che fai?- chiede.
-Le barre- rispondo facendolo ridere.
-Posso aiutarvi?- domanda ed io e Petit acconsentiamo così mi lascia un bacio sulla guancia e si siede accanto a me.
-Questa è da aggiungere ai "siamo amici?"- ride l'altro cantante.
-Perchè è la verità- risponde Christian appoggiando la testa sulla mia spalla.
-Andiamo avanti?- cambio discorso.
È la verità, a me Christian non piace.

Erano ore che cercavo un outfit che potesse starmi bene.
La Pettinelli evidentemente si è vendicata perchè sapevo le barre di Mida a memoria.
-Ei- mi saluta Marisol entrando in camera.
-Che fai?- chiede sedendosi sul suo letto, quello affianco al mio.
-Cerco un outfit per il compito, ma misà che vado a dormire- sbuffo.
-Questo ti starebbe bene- indica un vestitino nero.
-Ho le cosce troppo grosse- mi faccio scappare ad alta voce.
-Ma che? Beatrice non dirlo neanche per scherzo- esclama.
-Sei bellissima, vestita sensuale spaccherai e soprattutto farai morire Mida- scherza.
-Ma siamo amici- ribadisco chiudendo il computer.
-Mi ha detto Petit che mentre ti aiutava prima lui aveva la testa sulla tua spalla e tu gli accarezzavi i capelli! Mio Dio siete così carini!- comincia a saltellare per tutta la stanza.
-Io per Christian provo un grande affetto ma finisce lì, non lo vedrei mai come qualcosa di più- dico.
-Secondo te una persona che ti da o bacini sulla guancia ti vede come la sua migliore amica?-
Un po' è vero, Davide non aveva mai fatto queste cose....ma forse Christian è diverso.
-Rifletti- mi punta il dito chiudendosi in bagno.
Ma non è che ha ragione?

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Where stories live. Discover now