16. Under the mistletoe

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-Tanti auguri a te!- urliamo all'unisono in camera di Christian.
Petit corre ad abbracciarlo, come anche Matthew e Mew.
Io lo guardo con la schiena poggiata allo stipite della porta e sorrido come un ebete.
Dopo qualche festeggiamento la stanza si svuota e inevitabilmente rimaniamo soli io e lui.
-Tanti auguri Chri- dico correndo ad abbracciarlo.
-Ti voglio bene- sussurro.
-Se mi dai due secondi ti prendo una cosa- esclamo.
-Che devi fare Bea?- chiede preoccupato ed io mi fiondo in camera a recuperare il suo regalo.
Entro nella stanza rossa con una scatola quadrata bianca e gliela porgo sorridente.
-Fai sul serio?- domanda.
-No per finta, eddai Christian non fare l'orgoglioso- dico.
La scatola era gigante perchè sul fondo c'era una felpa nera della Nike nascosta da decine di dolcetti kinder, le foto che c'eravamo scattati in questi giorni erano stampate e lasciate ad un angolo della scatola.
Mi sembrava un'idea carina, infondo non è nulla ma spero gli abbia fatto piacere.
-Noo- esclama coprendosi gli occhi con le mani.
-Ti piace?- chiedo curiosa.
-Tantissimo vieni qui- dice abbracciandomi e costringendomi a buttarmi sul letto con lui.
Mi lascia un bacio sulla tempia ed io rabbrividisco. Cosa mi succede?
-Non è niente di che però mi sembrava carina come cosa- sorrido.
-Ma non dovevi nemmeno, grazie- risponde lui.
-Ora almeno un cioccolatino mi è concesso dal momento che ci sono voluti giorni per preparare questa cosa?- ridacchio.
-Ma anche tutti-
È una settimana esatta che mi sono messa all'opera per preparare questo regalo, ho sistemato tutto di notte, lontana dagli occhi di tutti che avrebbero potuto commentare.

Stamattina ho avuto l'ultima lezione dell'anno insieme alla vocal coach, ho preparato le valigie e mentre aiuto Lil Jolie a pulire aspetto con ansia il momento dell'apertura dei regali.
-Te la sei messa!- esclamo non appena Christian entra in cucina con la felpa che gli ho regalato io.
-Gli hai regalato una felpa?- domanda Angela.
-Esatto, carina vero?-
-E poi dite che non state insieme- continua la cantante.
Finito il turno di pulizia ci riuniamo sulle gradinate per scoprire i regali del secret santa.
Parte Sarah con Simone, a seguire Holden per Mew e Lil per Martina. Poi tocca a me.
-Vieni qua Petit- lo chiamo e il mio amico scoppia a ridere.
Gli porgo la busta rossa mentre recupero il bigliettino attaccato all'albero di natale.
-"Caro Petit, ti lamenti che rompo le scatole? Eccoci qui mi sei capitato proprio tu. Per me ci sei sempre stato e ci sei sempre per una risata o un consiglio. Nonostante tu sia un pettegolo sei il mio Romano preferito con cui posso fare la carbonara come la nostra città vuole. Date le tue lezioni di napoletano ho pensato a un regalo in particolare per te...apri la busta e ringraziami a vita. Tvb Sasa' "- leggo mentre il mio amico ascolta.
Dalla busta viene fuori una maglietta del Napoli con dietro scritto "Petit".
-Oddio tu sei pazza!- esclama abbracciandomi.
-Ora non se la leva più- dice Marisol.
Lo scambio di regali va avanti e sorrido quando finalmente arriva il mio turno: ero capitata a Dustin.
-Leggo io?- chiedo intuendo le difficoltà del mio amico a parlare italiano.
-"Ciao Beatrice, scusa per il mio italiano. Io ti adoro perchè sei l'unica con cui posso parlare in inglese e perchè mi piace tanto come sei come persona. Sei americana e il regalo c'entra con l'America! Buon Natale da Dustin"- leggo il biglietto che mi provoca una felicità inaspettata.
-Grazie Dustin!- esclamo abbracciando il mio amico. Quando tiro fuori la tazza di Gossip Girl dalla busta tiro un urlo.
-Ma te lo sei ricordato!- dico felice.
Una sera stavo chiacchierando con lui e Lucia e stavo parlando con la ballerina della mia passione per il paese di appartenenza di mio padre e per Gossip Girl.
Ringrazio nuovamente il ballerino e torno in gradinata.
Prima di lasciare definitivamente la casetta per qualche giorno manca l'ultimo pranzo tutti assieme, la tavola è addobbata a tema e ognuno di noi ha scritto un biglietto per qualcuno.
-Fate iniziare Beatrice che so curioso de senti' che ha detto a christian- dice Holden ed io lo fulmino con lo sguardo.
Mi alzo in piedi e mi schiarisco la voce.
-"Care le mie compagne della stanza azzurra siete le mie sorelline. Condividiamo ogni momento insieme, ogni risata, ogni consiglio e anche qualche lacrima. Siete speciali, per questo Natale vi auguro tutta la felicità che meritate. Cara Valentina, tu invece sei la mia sorella maggiore. Ogni volta che ne ho bisogno ci sei sempre per un abbraccio, un insegnamento o un sorriso. Caro Holden nonostante tu sia insopportabile abbiamo legato molto e sei uno dei punti fondamentali per me in casetta. Caro Petit devo sopportarti ogni sera in camera perchè io voglio dormire e tu vuoi parlare con Marisol ma ti voglio un bene dell'anima. Caro Christian, non c'è bisogno di dire molto su di te perchè penso che altrimenti mi incarterei in un discorso troppo complicato senza riuscire ad uscirne. Sei il mio migliore amico, l'unico di cui mi fido al 100%, l'unico che sa quanto sia difficile per me a volte. Ti voglio bene, non farti mai spegnere la risata da nessuno.
Buon Natale a voi e a tutti, da Bea"- leggo la mia lettera alla quale segue un applauso.
-Niente "Ti amo"- mormora Holden.
-No Joseph, niente "Ti amo"- borbotto facendo ridere Christian che mi abbraccia.

Luci della casetta spente, gli ultimi preparativi e per qualche giorno essa sarà vuota.
-Me lo dicevi che ti aiutavo prima, dai qua- esclama Christian prendendomi una delle valigie dalle mani.
-Pronto?- chiedo.
-Devo darti una cosa- dice.
-A me?- chiedo incredula.
-A te, andiamo- risponde tirandomi per un braccio verso la stanza con il divano.
Una bustina bianca e un fiocchetto lilla, che ci sarà mai?
Una catenina color oro con un ciondolino a forma di pezzo di puzzle scrivola sulla mia mano.
-È stupenda, davvero. Grazie- sorrido.
È bellissima davvero.
-Tu sei stata il pezzo che mancava per completarmi occhi verdi- sussurra Christian agganciandomi la collanina.
Alzo gli occhi, mi sovrasta con la sua altezza e più passano i secondi più mi rendo conto che se fossimo stati un attimo in più in questo modo le nostre labbra sarebbero state incollate tra loro.
Non potevamo più fingere
-Beatrice io...- comincia lui.
-Ragazzi dobbiamo uscire!- esclama Kumo entrando nella stanza.
Arrossisco e abbasso lo sguardo giocando con la pellicina sul dito.
-Ma voi due...che?- domanda malizioso mentre io non riesco a guardare Christian.
Se lui mi avesse baciata io avrei fatto lo stesso. non lo avrei fermato.
Ed è questo che mi preoccupa.

spazio autrice
hello! vi sta piacendo la storia?
cosa succederà ora? si metteranno finalmente insieme?
ci sentiamo presto💗

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Where stories live. Discover now