19. Male di miele

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Il ritorno ad Amici è stato traumatico.
Christian aveva capito dalla mia assenza di risposta che per me era un "no" e passava il tempo ad ignorarmi. La verità è che sarei pronta a completare il suo puzzle se solo non avessi un carattere di merda, se solo non sbagliassi ogni cosa.
Per paura però lo avevo perso comunque e avrei fatto ogni cosa pur di tornare indietro.
-Ragazzi potete andare tutti sulle gradinate?- rimbomba la voce di Maria.
Sbuffo e raggiungo gli altri nella stanza.
Erano stati giorni strani e i postumi del bacio di capodanno li sentivo ancora nell'aria.
Mi accomodo in quella più in alto accanto a Dustin mentre sul televisore appare "Rossofuoco" di Mida.
Era disco d'oro
Ce l'aveva fatta.
E io non potevo gioire con lui.
Mentre gli altri si congratulano rimango in disparte, sono orgogliosa di lui e non posso dirglielo di persona.
La stanza delle gradinate si svuota, rimango da sola e ne approfitto per mettermi al pianoforte.
Ventitré cerco i tuoi occhi dentro sto Long Island
Dei bei ricordi per berlo più in fretta
Rido ai miei amici solo per protesta
Per non dargliela vinta, 'sta stronza l'ho sconfitta
Chiudo gli occhi lasciando il mio dolore scivolare tra i tasti del piano.
Non è così.
È in questi momenti che mi rendo conto di quanto Davide sarebbe stato importante per me.
Sbuffo sbattendo la testa sul piano che produce un rumore sinistro.
-Stai flagellando un pianoforte?- domanda Christian appoggiato con la spalla sinistra al muro.
Mi sta parlando?
-Chri- mormoro.
-Non ti eviterò a vita se te lo stai chiedendo, un palo non è così grave- dice.
Il punto è che non è un palo
-Congratulazioni per il disco d'oro- sorrido.
-E grazie per avermi capita- aggiungo.
-Migliori amici?- si avvicina a me pronunciando queste parole.
-Migliori amici- rispondo convinta.
Gli ultimi due giorni sono stati devastanti e ora che tutto sembrava essersi risolto per il meglio sentivo un enorme bisogno di chiamare la mia migliore amica.
-Bea! Che bello sentirti!- esclama lei.
-Come stai? Hai spaccato il trentuno!- continua.
-Avevo il mood a terra- rispondo.
-Il mood a terra? Beatrice che stai combinando?- si allarma.
-Ho litigato con Christian, mi ha baciata, abbiamo litigato di nuovo e ora siamo di nuovo amici- dico.
-Beatrice che cazzo è successo in questi due giorni?- chiede sbalordita.
-Io non lo so ma so che solo Davide avrebbe potuto ascoltarmi e lui non c'è più- mormoro.
-Amore lo so che è dura ma lui è sempre con te. L'altra sera c'era una stella più brillante delle altre ed io ho pensato che fosse lui che ti ha sentita cantare- dice.
mi suona in testa la tua risata
come fossi nella stanza accanto
-A volte penso solo che dovresti parlare con qualcuno- continua.
-Non ci riesco Sere, sono passati quattro anni e ancora non riesco a metabolizzare il tutto- rispondo e mi scappa una lacrima.
-Scusami Bea, non era una chiamata per farti piangere. Ci sentiamo presto okay?- chiede malinconica.
-A presto- mormoro chiudendo la chiamata.
Ho bisogno di una doccia.
Non appena mi chiudo in bagno e lascio cadere i vestiti sul pavimento gli occhi rimbalzano su due tatuaggi.
Il sole e la luna
Un disegno, il sole e la luna all'interno.
Due ali da angioletto e una D al centro di esse.
Senza di lui è più difficile fare a pugni con il mondo.
Senza di lui nulla è più lo stesso.

spazio autrice
hello! il capitolo è breve, ma ci tengo molto soprattutto alla seconda parte. spero vi sia piaciuto!💗

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Where stories live. Discover now