23. It's daylight

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-Tanti auguri a te! Tanti auguri a te!- esclamiamo io, Sofia e Marisol in coro.
È scattata la mezzanotte e Sarah è ufficialmente maggiorenne.
-Sono l'ultima minorenne- mormora Marisol.
-Le mie piccoline- sorrido stringendo le tre ragazze in un abbraccio di gruppo.
Loro tre erano le persone migliori che potessi trovare qui dentro.
Abbraccio Sarah per l'ultima volta prima di mettermi a dormire.
La mattina dopo io e Marisol chiamiamo la produzione affinchè ci dessero tutto l'occorrente per organizzare un perfetto diciottesimo a Sarah.
Trascorro la mattinata a lezione, preparo il compito di Rudy e le cover essendo che mancano praticamente due giorni alla prossima registrazione e quando torno mi metto a lavorare all'inedito.
Ho scelto di non farmelo produrre da nessuno, sono io che ci sto lavorando giorno e notte.
-Ragazzi potete andare sulle gradinate?- rimbomba la voce di Maria.
Raggiungo la stanza accomodandomi sul gradino più in alto accanto a Christian.
-Mida abbiamo un compito- dice la conduttrice.
Sbuffo sapendo già che sarà l'ennesimo compito inutile di Anna.
-Ho analizzato attentamente tutte le tue barre degli ultimi mesi ritenendole banali e inutili perciò ti assegno l'ennesimo compito- comincia a leggere il mio amico.
-Anna Pettinelli sempre rassicurante- dice finita la lettera.
-A me non piace la maniera in cui è dato il compito perchè non lo trovo costruttivo, viene dato giusto con il gusto di dire "ti faccio fare una figura di merda"- commenta il cantante.
Ha ragione.
La stanza si svuota e me ne sarei andata anche io se non avessi visto Christian rileggere per l'ennesima volta la lettera di Anna.
-Chri- lo chiamo.
-Non le piacerà mai, ma io ormai lo faccio per me- dice.
-Io sono sicura che non farai una figura di merda, te lo posso assicurare- lo rassicuro lasciandogli una carezza tra i capelli prima di tornare al lavoro.

-Forza forza, vai, avanti, avanti- dico ad Holden mentre spostiamo il carretto dei gelati che abbiamo preparato per la festa di Sarah.
La mia amica se potesse mangerebbe solo gelati perciò la produzione ci ha procurato un vero è proprio mini chiosco come sorpresa per la cantante da posizionare al centro della stanza delle gradinate.
-Dustin, a sinistra, left, left- do' indicazioni a Dustin riguardo ai pallonicini rosa.
Stavo curando tutto nei minimi dettagli.
-Arriva!- urla Nicholas.
-Tanti auguri a te!- urliamo all'unisono.
La mia amica urla raggiungendoci per spegnere le candeline.
-Oddio che figata!- urla avvicinandosi al carretto dei gelati.
-Ringrazia Beatrice- dice Ayle e la mia amica corre ad abbracciarmi.
-Ti voglio tanto bene Saretta-
-Buon gelato a tutti!- urlo prendendone un po'.
La festa va avanti per un paio d'ore prima che l'ora di andare a dormire arrivi per tutti.
Io però, come al solito, non ne ho la minima voglia.
Prendo il computer, recupero una busta di biscotti e mi metto a lavoro sull'inedito.
-Notturna?- domanda una voce alle mie spalle.
Christian
-Sempre, tu?-
-Same- risponde tornando ad armeggiare con i suoi soliti intrugli.
-Non mi piace- borbotto risentendo per l'ennesima volta una parte dell'inedito.
-Cosa?- chiede.
-Un pezzo dell'inedito- sbuffo.
-Ma perchè non te lo fai produrre?-
-Perchè decido io sulla mia musica- rispondo.
-Cazzo- esclama.
-Posso sentire cosa non ti piace?- chiede ed io annuisco.
Ascolta in silenzio mentre io sono impegnata ad ammirarlo.
-Aspetta, posso modificare una cosa?- domanda cominciando a smanettare con il computer.
-Senti adesso se ti piace- dice.
L'amore è avere cura di me
L'amore era chiamare ogni mattina, una parola per me
Bastava una parola per me
Invece avete solo sete, non mi conoscete
E siete in fila, io sono il vostro prete
Io so cosa vuol dire amare da morire
Ho bisogno di uscire
Non riesco a respirare, devo andare via, ah, ah
-Oddio ma che c'hai fatto è bellissimo- esclamo.
-Trucchetti del mestiere, comunque la canzone spacca- sorride.
Mi guarda, mi sta fissando le labbra.
-Christian- sospiro allontanandomi.
-Scusa- dice spostandosi.
-Perchè non posso baciarti?-
Io mi sento morire.
Perchè io vorrei, vorrei tanto che mi baciasse di nuovo ma allo stesso tempo ho paura di perderlo, ho paura di fargli male.
-Perchè ti farei del male- mormoro.
-Mi fai male anche così- dice ed io lo fisso quasi con gli occhi lucidi.
-Christian ti prego capiscimi-
-Io ti capisco, ma prova a farlo anche tu- conclude prima di lasciare la stanza.
Sospiro portandomi le mani tra i capelli.
Che cazzo di casino

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Where stories live. Discover now