17. Malditè

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L'albero di Natale illumina il salotto assorto nella tranquillità mentre io, s
Serena e Matilde chiacchieriamo tra noi. Siamo sempre state il trio, sempre in classe insieme, alle feste insieme, eccetera.
Appena sono tornata le due mi hanno fatto l'interrogatorio facendomi mille domande soprattutto sul mio rapporto con Christian. Mi hanno detto di averci visto quasi sempre insieme nei daytime e volevano, ovviamente, saperne di più.
Non ho potuto fare a meno di raccontargli del nostro quasi bacio e del fatto che non so più se è il mio migliore amico o se inizia a piacermi davvero.
"Malditè" sovrasta lo scoppiettare del camino, a me esplode la testa.
Mia sorella e la mia migliore amica non riescono a credere che siamo solo amici ed è da un'ora esatta che riproducono le canzoni di Mida sperando di suscitare in me qualche reazione.
-Di che parlate?- interviene mia madre con quattro tazze fumanti di cioccolata calda.
-Mida- risponde Serena.
-Mh ancora quello, ma non è che c'è qualcosa sotto- sorride mia madre accomodandosi sulla poltrona.
-Si quello che l'ha quasi bacia...- esclama Serena ma io la interrompo, forse troppo tardi.
-Eee Serena!- urlo.
-Beatrice?- chiede mia madre interrogativa ed è in queste situazioni che la sua passione per le telenovelas si fa sentire.
-Non mi ha quasi baciata- rispondo.
-Ma smettila! Ogni volta che me lo racconti diventi rossa come quella pallina di natale!- si aggiunge Matilde.
Io sbuffo portandomi le mani in testa.
Non la smetteranno mai e ora ci si metterà anche mia madre.
-Quella collanina gliel'ha regalata lui- continua mia sorella.
-Una voglia improvvisa di buttarmi dal balcone mi sta assalendo- dico.
-Te le regalava Davide le collanine?- chiede Serena.
-Davide era diverso- rispondo.
-Cambiamo discorso che se ci sente tuo padre!- ride mia madre.
-Perchè non fai vedere a Serena il vestito che indosserai a Genova?- propone ed io corro in camera a prenderlo.
Non è nè corto e nè lungo, è grigio, tutto paiettato con la schiena interamente scoperta.
-Sei bellissima- sorride la mia migliore amica.
-Ti squilla il telefono- dice mia madre, recupero il dispositivo e sul display trovo il nome di Christian.
-È Mida!- urla Matilde prendendomi il telefono dalle mani.
-Dammi il telefono! Muoviti!- urla anche Serena.
-Ma siete pazze? Non esiste l'amicizia per voi?- domando prendendo il cellulare e chiudendomi in camera.

Domani mattina alle otto in punto prenderò un aereo che mi porterà a Genova e il fatto che la mia paura più grande sia quella di vedere Christian mi preoccupa. In questi giorni c'eravamo sentiti spesso per telefono e per messaggio ma non nego che l'idea di vederlo di persona mi mette i brividi.
Era innegabile, se non ci avessero interrotti noi ci saremo baciati.
Lui non era il mio migliore amico, lui iniziava a piacermi. Iniziavo a rabbrividire quando lo avevo vicino, ad arrossire quando mi diceva qualcosa di carino e sentivo il cuore palpitare nel petto quando sentivo la sua voce.
Sarà un segreto però, perchè se il nostro rapporto dovesse rovinarsi non me lo perdonerei mai.

spazio autrice
hello! il capitolo è breve, ma abbiamo la dichiarazione ufficiale della nostra trixy🫠🫠
che ne pensate?
a presto💗

«la mia migliore amica è una 2001» //mida amici23Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu