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«Usciamo?» chiede Mackenzie dal divano del mio soggiorno.
«Mmm...sai che...» inizio
«...hai paura di andare ad una festa. Ehi lo so ma ci sarò io»
Sorseggio il caffè indecisa.
«Kelly siamo tornate da due settimane da quel posto. Lo so che stai ancora male non posso dubitarne ma devi cercare di vivere un po'...» si morde il labbro inferiore.
«Mackenzie io...» guardo la mia amica «Di chi è?»
Un sorriso le si dipinge sul viso.
«Confraternita, andiamo con la mia auto e appena vuoi andiamo a casa»
«D'accordo...» sussurro.
«Brava, andrà tutto bene» salta su dal divano e senza urlare si infila le zeppe.
«Dove stai andando?» chiedo «Sei qui da venti minuti»
«Andiamo da me così ci prepariamo e poi andiamo. Sono le già le sette»
Brontolando mi avvio verso la porta sapendo di non aver scelta.

«È troppo?» Mackenzie cammina su e giù per la sua camera con addosso un vestito corto e color pelle che lascia la schiena scoperta.
«Mi piace» dico dalla mia postazione sul letto.
«Okay, cosa ti metti tu?» chiede avvicinandosi allo specchio dentro il guardaroba.
«Jeans e maglietta» dico «E un paio di tacchi?»
«Va bene ma voglio una canottiera» e poco dopo riemerge dall'armadio con un paio di jeans scuri e una canottiera grigio scuro scollata.
Infine mi lancia un paio di scarpe bianche con il tacco alto.
«Va bene?» chiedo per niente convinta davanti allo specchio.
«Assolutamente» dice passandosi l'ennesima volta il mascara «Vieni qui che ti sistemo» sorride soddisfatto una volta finito.
«Olivia ha preparato qualcosa da mangiare; andiamo giù per non fare tardi» mi afferra la mano e saliamo sull'ascensore.
«Oliviaaaaa» urla appena entra in salotto.
«Mackenzie! Un po' di ritegno, grazie» suo padre riemerge dalla libreria.
«Buona sera, Kelly» mi sorride
«Buona sera, Signor Roberts»
«Uscite?» chiede
«Si papà, hai visto Olivia?»
«Probabilmente è in cantina a prendere la bottiglia che gli ho chiesto. Sta sera abbiamo ospiti a cena quindi per favore quando tornate non fate casino» sorride alla figlia.
«Non ci sentirai nemmeno» lo abbraccia Mackenzie.
«Signore la bottiglia è in frigo» avverte la minuta donna dalla cucina.
«Olivia! Cosa mangiamo sta sera noi?» chiede sedendosi a tavola
«Niña! Ho fatto gli hamburger» dice la messicana «Kelly a te va bene?»
«Certo, grazie»
Mi sento a casa.
«Papà la mamma la vediamo?»
«Eccomi» annuncia il suo ingresso Elisabeth. Ha indosso un vestito bianco che le arriva al ginocchio e un paio di tacchi quasi alti come i miei «Fate le brave» ci guarda severa «Poco alcol e niente ragazzi a casa. Tesoro, guida con prudenza, piuttosto chiama un taxi» da un bacio alla figlia e uno a me dopodiché si dirige nuovamente in soggiorno.

«Cazzo dicono che ci sia una valanga di gente» dice Mackenzie parcheggiando vicino alla casa.
«Vedo» mi lamento pensando a chi mi verrà a salutare.
«Kelly! Mackenzie! Quanto tempo!» urla un ragazzo sorridente che credo frequenti alcuni miei corsi.
«Solo qualche settimana non ti agitare. Hai visto Jacob?» chiede
«Si, dovrebbero essere sul giardino dietro»
Annuisce mentre mi trascina per la casa.
«Jacob!» urla per sovrastare la musica assordante.
«Mackenzie!» le da un bacio sulla guancia poi mi guarda e sorride «Kelly» si avvicina e senza preavviso mi soleva e mi da un bacio davanti a tutti.
«Dividila anche con gli altri» brontola qualcuno dietro di me.
«Meredith» mi divincolo dall'abbraccio e le corro incontro.
«Non vedevo l'ora di vederti» sorride.
«Lei è Mackenzie, una mia cara amica» spiego
«Ciao, piacere» saluta tranquilla, come sempre, Mackenzie.
«Meredith, piacere mio. Lei è Amanda» una ragazza con i capelli castani e un sorriso smagliante la affianca.
«Ciao» le faccio un cenno e anche Mackenzie le sorride.
«Vi va di bere qualcosa?» chiede incerta Amanda.
La cucina è affollata e decidiamo di prendere delle birre per poi dirigerci sul retro.
«Amanda da dove vieni?» chiede Mackenzie mandando giù un sorso abbondante della sua lattina.
«Las Vegas» dice leggermente a disagio.
«Oddio che figata! Ho sempre voluto andarci» annuncia sorridendo.
«Ah non ti sei persa nulla» le garantisce Amanda «Tu sei di Seattle?»
«Già» dice facendo sparire la felicità.
«Che specializzazione frequentate?» chiede
«Giurisprudenza, entrambe» rispondo io fiera. «Tu?»
«Biologia» dice indifferente.
«Dove si è innamorata del suo compagno per i test» la deride Meredith.
«Ah parli tu! A lei piace l'amico del ragazzo che piace a me» dice ammiccando.
«Non è vero!» urla tirandogli la borsetta.
In quel momento Jacob arriva di corsa verso di noi.
«Kelly» dice guardandosi intorno «C'è... Josh»
«Cosa?» mi alzo in piedi notando l'espressione comprensiva di Mackenzie e confusa di Meredith e Amanda.
«Ma chi gli ha detto che ero qui?»
«Nono, lui non sa che ci sei...è qui con...» lancia un'occhiata a Meredith dietro di me «Adam Scott»
«Chi è questo Josh?» chiede Mer smarrita.
«Un ragazzo di San Diego siamo... non lo so cosa siamo» ammetto in fine.
«Beh, Adam, non so di dove sia...» dice pensierosa
«Adam Scott?» tutti ci voltiamo verso Mackenzie «Si veniva al liceo con me. Ma è più grande»
«Beh sappiamo che è di Seattle. Ma non capisco come mai si conoscono» dice Jacob.
«C'è un solo modo per scoprilo» dico finendo al mia seconda lattina di birra e avviandomi verso casa.
L'aria all'interno è pesante e sa di fumo.
«Josh» sorrido andandogli incontro.
«Merda Kelly!» mi abbraccia «Come stai?» chiede ancora sorridendo. Affianco a lui c'è un ragazzo stupendo che fissa dietro la mia spalla.
«Mmm...tutto apposto. Come mai sei qui?»
«Sono con Scott» fa un cenno al suo amico che mi sorride un attimo e poi torna a guardare Meredith.
«Ah scusa, loro sono Mackenzie, ma l'hai già vista, Meredith e Amanda» sorrido alle mie nuove amiche.
«Ehi cosa state combinando qui?» sorride un ragazzo abbronzato che appare dietro le spalle di Adam.
«Lui è il coglione patentato» sorride Adam «Luke, comportati bene»
«Signore» fa un cenno per poi fare l'occhiolino ad Amanda. Ma che cazzo?
«Eccoti» Jacob appare dietro di me mettendomi un braccio attorno alle spalle sorridendo a Josh.
«Voi due fate sul serio?» chiede improvvisamente irritato.
«Ehm»
«Assolutamente» risponde lui per entrambi.
«Come mai voi vi conoscete?» chiede Meredith facendo un cenno a Josh e Adam cercando di cambiare argomento.
«Corse» conclude Josh.
«Corri ancora?» chiedo incredula.
«Certo» ammicca facendo irrigidire Jacob.
«Andiamo fuori?» chiede Mackenzie afferrando una bottiglia di Jim Beam e guadagnandosi un sorso felice di Amanda.
Ci accomodiamo sulle sedie da esterno e Jacob mi fa sedere sulle sue gambe facendo assottigliare gli occhi a Josh per l'ennesima volta.
«Tutto questo è imbarazzante. Mi sento il terzo in comodo» borbotta Mackenzie per poi buttare giù un po' di liquido ambrato.
«Siamo in due» risponde secco Josh.
«Qui non ci sono coppie, tranne Jacob e Kelly naturalmente.» ribadisce Amanda.
Ha indosso un paio di short è una camicetta nonostante l'aria fredda. I suoi occhi sono molto attenti e per quanto sembri una figlia di papà ha lo sguardo serio e tagliente.
«Già...» sbuffa Adam «Tesoro, pensi di passare quella bottiglia?»
Mackenzie fa un sorrisetto furbo per poi prendere l'ultima sorsata.
«Spiegate come vi conoscete all'ultimo arrivato» sorride Luke accendendosi la sigaretta.
«Grazie a Jacob» taglia corto Meredith continuando a guardare Adam.
«Sinceramente noi non ci conosciamo» ammette in fine.
«Mer mi ha versato il bagnoschiuma addosso la prima volta che ci siamo visti.» fa un sorrisetto furbo e Meredith si irrigidisce leggermente.
«Io e Amanda compagni a biologia» conclude Luke sbuffando il fumo.
Tutti guardarono me in attesa di una spiegazione sulle mie conoscenze ma Mackenzie notando il mio imbarazzo distoglie subito l'attenzione «Io mi sposo con il whisky» sorride e avidamente si riappropria della bottiglia.
Fantastico è ubriaca.
«Tieni Kelly, ti servirà» mi passa il liquore e io senza protestare troppo mando giù un sorso generoso.
Un quadro d'ora dopo siamo tutti ubriachi tranne Jacob.
«Ahahahah come cazzo ci torniamo a casa?» ridacchia divertita Amanda.
«Signore possiamo accompagnarvi in camera?» propone Adam con un ghigno fin troppo lucido.
«'Fanculo Scott» Amanda prende per mano Meredith e mi si avvicina.
Mi da un bacio e abbraccia Mackenzie ed infine si dirigono verso la casa.
«Forse bisognerebbe...» mando giù la saliva «Aiutarle...non credo possano guidare.» Jacob mi da un bacio veloce «Chiamate un taxi?»
«Sicuro!» «Okay allora a domani» e si avvia correndo verso le ragazze che barcollano più in là.
«Non faccio sesso da troppo tempo» dice Mackenzie aggrottando le fronte.
«Mmm...credo sia il momento di andare»
Saluto chi è rimasto ma Josh si alza «Vi accompagno» dichiara tirando fuori le chiami della Subaru.
«No sei più sbronzo di noi.»
«No, ho bevuto solo un sorso Kelly» dice sicuro.
Si in effetti non appare ubriaco.
Appena arrivate a casa di Mackenzie lo saluto e aiuto la mia amica ad entrare in ascensore senza fare troppo rumore.
In camera guardo l'ora: due e mezza.
Mackenzie gattona fino al bagno e io la raggiungo assicurandomi che vomiti nel water.
Infine ci trasciniamo nuovamente suoi letti e ci addormentiamo.

«Cazzo» borbotta Mackenzie alzando la testa dal cuscino.
Il trucco è sbavato e la faccia pallida fa capire leggermente il suo stato d'animo. Non che io stia meglio.
«Kelly, cosa...cosa ho fatto?»
La testa pulsa incessantemente e la camera si muove.
«Hai dichiarato che è da tanto che non fai sesso e ti sei scolata mezza bottiglia di Jim Beam.»
«Cazzo. Mai più sbronze» dice in fine.
«Già, così dicono tutti»

<<mine story>>

Per sempre, scusa IIWhere stories live. Discover now