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Un braccio tatuato è appoggiato sulla mia pancia e il suo viso è dentro il cuscino.
Le nostre gambe sono intrecciate tra loro, unite.
Cerco di alzarmi ma naturalmente mi afferra e con uno scatto veloce si mette sopra di me con le mani ai lati del mio viso.
«Buongiorno» dice per niente assonnato.
«Tutta questa energia anche alle nove del mattino?» ridacchio guardandolo negli occhi.
«Come se avessi dormito» mi soffia sul naso e si alza una volta per tutte.
«Perché non hai dormito? Non dirmi che mi muovo perché sono un cadavere quando dormo» lo avverto alzando una mano.
«No ascoltavo solo il tuo cuore...sembri davvero morta e un paio di volte ho cercato di capire dal polso se eri viva» inizia a ridere e io gli tiro il cuscino.
In un secondo mi ha afferrata e mi tiene per i fianchi. Non ride più.
«Non ti azzardare mai più» sussurra con la testa chinata per potermi guardare dalla sua altezza.
«Oh non mi darai ordini Mr. Benson» mi dimeno e corro fuori dalla stanza trovandomi in un salotto a me sconosciuto e mi guardo intorno.
«Vivi qui?» chiedo curiosa consapevole di averlo dietro.
«Già» si muove nervoso e va nella piccola cucina.
«La affitto finché sono qui» dice aprendo il frigo ma mi viene una stretta allo stomaco.
«Hai intenzione di andartene? Voglio dire inizi l'università giusto?» lo raggiungo velocemente «E poi noi, cosa siamo? Vuoi tornare a San Diego?» sparo a raffica una valga di domande e lui con il suo solito sorrisetto fastidioso scuote la testa.
«Non me ne vado Kelly. Semplicemente questo posto è piccolo e non voglio viverci per sempre» rompe delle uova e accende il fuoco dei fornelli e continua...
«E se non erro noi stiamo assieme, se così lo vuoi definire, ma a me andrà bene qualsiasi cosa basta che comprenda noi»
«Quindi c'è un...noi» chiedo con la voce rotta e le mani tremanti. Si gira a guardami e in pochi secondi è di fronte a me con le mani suoi miei fianchi.
«Che a te piaccia o no, c'è sempre stato un noi e spero che non smetterà mai di esserci.» detto questo mi bacia dolcemente ma comunque con decisione e sicurezza. Mi solleva e metto le gambe attorno ai suoi fianchi senza staccare le nostre bocche che non smettono di bramarsi.
«Ti amo Kelly. Ci ho messo così tanto e non me lo perdonerò mai» appoggia la fronte alla mia e non smette di guardami per un secondo.
«Ti amo. E non importa quanto ci hai messo o quanto ci metterai perché io voglio stare con te a dispetto di tutto e tutti» una lacrima silenziosa cade sulla mia guancia me lui la asciuga subito facendomi venire i brividi.
«Promettimi una cosa Kelly» sussurra come se qualcuno potesse sentirci.
«Prometto» dico velocemente, fidandomi completamente di lui.
«Non piangere mai più per me, non come hai fatto. Puoi piangere al nostro matrimonio, quando nasceranno i nostri figli, che saranno stupendi, ma in quei momenti saremo in due a piangere uno sulla spalla dell'altro. Farò di tutto per non farti mai soffrire ma sbaglierò tante volte e tu tutte le volte dovrai provare ad amarmi ancora, con tutta te stessa perché io ti amo e ti amerò con animo e corpo, sempre. E mai c'è la farei senza di te»
Ora le lacrime che bagnano il mio volto sono molte di più ma me le asciugo velocemente e annuisco all'uomo di fronte a me che non smette di amarmi con gli occhi, con tutto se stesso.
«Ti amerò sempre anche quando lo renderai difficile e quasi impossibile. Ti amerò comunque» gli assicuro e lui mi stringe in uno abbraccio forte, le parole da dire sono state dette ora c'è solo una vita davanti, da condividere.

DIECI ANNI DOPO

«Mamma! Mamma! Mamma!» Brooke si appende alla mia giacca e ridendo dice «Papà mi sta cercando, dove mi nascondo?» inizia saltellare per la cucina e mio marito appare tranquillo dalla porta.
Mi abbasso all'altezza della bambina di quattro anni che continua a correre.
«Vai in camera, li non ti troverà» senza giungere altro esce rumorosamente dalla stanza.
«Sei pronta?» dopo dieci anni mi afferra i fianchi nella stessa maniera facendomi tremare le gambe.
«Le ragazze stanno arrivando. La cena è pronta, la bambina è già in pigiama e devi solo metterla a dormire» mi giro a guardarlo e mi manca il fiato.
«Tutto bene lui?» tocca la mia pancia ormai sempre più grossa e sorride.
«Dovrà venire ad ascoltare i discorsi stupidi di Amanda? Poverino mi fa pena» scuote la testa.
«Che idiota! Meredith piuttosto mi farà mille domande» afferro la borsa nera e mi muovo i capelli.
«È un medico, logico che lo farà» mi bacia lentamente e con sicurezza poi si abbassa sul mio ventre lo bacia e poi urla «Dove sarà Brooke?»la bambina ride dalla sua camera e guardo Josh correre su per le scale fermarsi all'improvviso.
«Ti amo» mi guarda con gli occhi dolci e premurosi.
«Ti amo» rispondo guardandolo, innamorandomi di lui per la millesima volta.

Fine

Beh sono arrivata al finale di questa coppia che ne ha passate davvero tante.
Spero che vi sia piaciuto tutto, soprattutto l'ultimo capitolo, è una cosa a cui tengo particolarmente.
Se non è così mi dispiace davvero ma infondo ognuno di noi la pensa diversamente.
Ho già iniziato a pubblicare la nuova storia 'Per una volta' su Meredith e Adam e se vi va fate un salto.
Per qualsiasi cosa contattatemi anche sui messaggi privati.
Grazie mille a quelle che mi hanno seguito sempre perché senza di voi non sarei arrivata a queso finale.
È stato strano mettere la parola fine ad una cosa per me così importante.
Grazie di tutto.
-Matilde

Per sempre, scusa IIWhere stories live. Discover now