capitolo 8

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Ci svegliammo per colpa della madre di Denise che continuava ad urlarci contro di scendere dai letti e noi continuavamo a ribattere che era fin troppo presto senza guardare che ore erano così decisi di prendere una sveglia che c'era sul comodino e di vedere perché così tanta insistenza. Appena stropicciai gli occhi vidi che erano le due meno venti. Scesi subito dal letto presi i vestiti che avevo portato di ricambio meno male che erano decenti. Un jeans,una maglietta/ canottiera nera con scritto " i'm good girl", la scritta era proprio adatta alla situazione, sia chiaro non ho ancora scelto se il cattivo o bravo ragazzo. Scarpe semplicissime delle converse bianche e nere. Senza spiegare di preciso a Denny dove andavo mi precipitai al parco di sud. Non c'era molta gente, vidi subito lui tutto agitato che si passava ogni tre per due la mano fra i capelli, mi fermai per ammirarlo ma non per molto perché si girò e mi vide. Fece un sorriso enorme e corse verso di me. Appena arrivò a due centimetri dalla mia faccia mi baciò la guancia, ero un po' delusa da quel gesto. Proprio quando avevo bisogno di capire cosa provavamo l'uno per l'altra. Si accorse che ero in sovrappensiero, mi prese per la mano e mi portò sull'altalena iniziò a spingermi e iniziammo a parlare del più e del meno quando di botto mi chiese cosa io provavo per lui. Ero spiazzata dalla domanda non sapevo se voleva saperlo perché anche lui provava qualcosa nei miei confronti o se ne era accorto che lo guardavo diversamente da come guardavo gli altri e voleva giocare con i miei sentimenti.

Io: tu cosa provi?.

Lui: te lo chiesto prima io. Comunque io niente.

A quella risposta rimasi sconvolta, sentivo che stavo per piangere e di sicuro non volevo farmi vedere debole così gli dissi che era un buon amico e non so come mai mi parve di vedere una luce di tristezza negli occhi.

Antonio

Non so perché gli ho risposto così volevo dirgli come mi faceva sentire che quando ero con lei il battito accelerava, le mie paure più grandi rifiorivano e ogni volta che si leccava il labbro me la immaginavo vicinissima a me e che quel gesto lo avrei fatto io d'ora in poi. Ma no, devo essere un coglione e dire la cosa sbagliata , la cosa più brutta è stato quando mi ha detto che ero un buon amico quindi non gli piacevo in particolare ma non mi convinceva quindi mi avvicinai ma le squillo il telefono. Stavo per vedere chi era quando lei rispose e mi mimò che sarebbe tornata subito.

Nicole

Mi si avvicinò ma per fortuna il cellulare squillò. Era Ricky, risposi subito e avevo giusto appena preso la decisione di chi scegliere.

Chiamata con Ricky

Io: hei!!

Ricky: hei piccola hai deciso? Non riesco ad aspettare una settimana e i ragazzi ti vogliono rivedere. Allora?

Io: bè se ti calmi e prometti di non urlare ti do la risposta.

Lui: ok , dammi la risposta però!

Io: bene, ha che ora mi vieni a prendere?

Lui. COSA??!! Ti amo, ti amo, ti amo vengo a prenderti tra un oretta. Indovina cosa ti abbiamo preso??

Io: cosa??

Lui: sai la nuova Ranger Rover nera che ti piaceva tanto??

Io: non-ci-credo!!!

Lui: be anche se non possiamo guidarla c'è Matt che la guida per noi. Invece per me mi sono preso una nuova moto rossa e nera e ti ho preso il casco che volevi. Ti vengo a prendere con la moto, ti va bene?

Io: si è perfetto sono davanti al parco di sud, a dopo amore.

Fine chiamata Ricky

Antonio è ancora al parco quindi lo vado a salutare.

una coppia per niente perfettaWhere stories live. Discover now