capitolo 18

73 2 0
                                    

  "ecco la verità"

Paola pov's

Vedere mia figlia ridotta così faceva male, era già stata in ospedale poco tempo prima e ora era qui di nuovo. Stava andando tutto alla perfezione. Avevo Drew, la mia famiglia, una casa e un lavoro. Questi pensieri mi portarono a pensare a mio figlio più grande, Alessandro, adesso avrebbe avuto sui 20 anni ma per colpa di un ubriaco, lui è morto tornando dal lavoro. Almeno così sapevo, perché dopo quella sera che mi chiese di uscire con degli amici non lo vidi più. Dopo un po' di tempo entrò la mia seconda figlia abbracciata a Matt, il migliore amico di Alessandro, e aveva gl'occhi rossi come se avesse pianto. Matt l'accompagnò nella sua stanza e poco dopo scese dicendo che Alessandro era partito per un lavoro che aveva trovato e che avrebbe continuato lo studio lì. Diedi un bacio a Nicole e sentì bussare alla porta.

Io: avanti.

La persona che mi ritrovai davanti non me la sarei mai aspettata. Era diventato grande e aveva un accenno di barba che gli stava molto bene. Mi scese una lacrima che lui asciugò subito. Mio figlio non era morto, ma la cosa mi suonava strana.

Io: figlio mio ...

Lo abbraccia e scoppiai in un rumoroso pianto. Lui fece come quando suo padre mi aveva lasciata, mi tranquillizzò.

Io: tu non dovresti essere qui, com'è potuto succedere?

E mi spiegò il motivo. Intanto entrarono tutti, non so quanto tempo è passato da quando nicole è qui. C'eravamo:io,Alessandro, Isabel, Drew, la squadra, la squadra di basket e nicole stesa in quel lettino. Presentai a tutti Alessandro e quando isabel lo vide scoppiò a piangere perché comunque lui era stato la nostra salvezza. Lui la prese in braccio e gli diede un abbraccio fortissimo.

Isabel: sei tornato, anche se un po' in ritardo.

Ale: lo so principessa mi dispiace molto ma hai fatto tutti i compiti e poi sei andata a dormire?

Disse ridacchiando.

Isa: si gli ho fatti tutti.

Ale: brava la mia principessa. Ma dimmi cosa combinando nicole e ...

Isa: non lo so spero solo che guarisca presto.

Ale: la facciamo guarire al nostro modo.

Disse e isabel annuì. Il loro modo era dare un bacio entrambi e la persona che non si sentiva bene stava subito maglio. Alessandro ci sapeva fare con i bambini, infatti quando nicole nacque lui mi aiutava a curarla.

Gli diedero un bacio e come se avesse funzionato nicole aprì gli occhi.

Nicole: Alessandro.

Nicole pov's

Non ci credevo era davanti a me, non calcolai minimamente le altre persone e iniziai a piangere.

Ho deciso quando esco da tutto questo smetterò di piangere, in questi anni avevo già versato fin troppe lacrime.

Ale fece scendere isabel e mi diede uno dei suoi abbraccia che avevano mille parole dietro. Da " non stai sognando" a " quando siamo soli ti racconto la verità" . lo strinsi forte quasi a soffocarlo ma ne a me ne a lui importava questo. Volevamo recuperare tutto in un solo abbraccio tre anni senza di lui.

La mamma chiese a tutti di uscire per lasciarci da soli e poi mi diede un bacio e uscì anche lei. Eravamo solo io e lui.

Ale: allora .... Tutto bene?

Io: secondo te? È già la seconda volta che sto in questo stupido ospedale e mi ritrovo il mio " in teoria" fratello morto. Allora che ne dici, tutto bene?

una coppia per niente perfettaWhere stories live. Discover now