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La mattina mi svegliai, mi alzai con molta calma, andai a farmi una doccia e a vestirmi. Presi il telefono e mentre andavo verso la cucina vidi le chat di whatsapp. Era da tanto che non messaggiavo con Andreas e mi mancava. Lui sapeva sempre cosa dire in momenti tragici. Sorrisi vedendo la sua immagine di profilo dove faceva il coglione come al solito. 

-cosa c'è da ridere?- sentii e trasalii. Non alzai nemmeno lo sguardo -nulla, fatti miei- dissi con arroganza. 

- no ora sono curioso, dimmi perchè ridi- iniziò a indurire il tono della voce. Amavo farlo arrabbiare, perciò continuavo- se ti fai i cazzi tuoi ti regalo una caramella- lo trattai come si fa con un bambino, beh pensandoci bene lui era un bambino. 

-no, ho già avuto il mio dolce ieri notte- sorrise bevendo un bicchiere di succo di frutta all'arancia. 

-io invece non ho ne sentito ne avuto niente- non mi faceva fessa di nuovo. -brutta ragazzina insolente- si avvicinò e mi prese il polso destro avvicinando il suo viso al mio. 

-credi di spaventarmi? ma per piacere, levati - gli sorrisi in faccia e lui mi rispose con uno schiaffo - vigliacco!!- tolsi le sue mani dal mio corpo e uscii sbattendo la porta. 

*NESSUNO doveva toccarmi e se qualcuno si permetteva di farlo me l'avrebbe pagata molto cara *pensai dirigendomi verso la moto. 

Arrivai a casa. Aprii la porta e mi buttai letteralmente sul divano. Mandai un messaggio ad Andreas 

"panda è da un pò che non ci sentiamo.." 

non tardò a rispondere " Ele, hai ragione e pensare che prima stavamo ogni minuto sia di giorno che di notte a scriverci" 

sorrisi ripesando a quei giorni in cui rimanevo a casa incollata al telefono " mi manchi" 

"anche tu piccola"

Dopo aver letto quest'ultimo messaggio mi addormentai.

..........

-Ele, Ele svegliati-

-Mmhh- sentivo qualcosa che mi tirava il braccio e sempre con gli occhi chiusi sussurrai qualche lettera di una lingua ancora incompresa.

-Ele muoviti svegliati, sono tornata e tu mi dai il benvenuto dormendo?-

Aspetta....Jennyyy

Aprii gli occhi -Jennyyy- gridai abbracciandola

-Sei sempre la solita, stai ogni minuto della tua vita a dormire, conviene che ti fai delle flebo di caffè per stare sveglia- rise di gusto e io non potei non ridere insieme a lei.

Mi era mancata molto, noi siamo come due sorelle e quindi ci diciamo ogni cosa, sempre e ovunque. E stare un po' di giorni senza la sua presenza in questa casa cosí grande per una persona è davvero deprimente.

- Allora con chi hai fatto il viaggio d'amore? - feci uno dei miei soliti sorrisini pervertiti

-Ele..- cambiò espressione, diventò seria tutto ad un tratto - ...ecco, non so come dirtelo..

Raga lo so è cortino il capitolo, ma mi farò perdonare pubblicandone un altro fra qualche giorno, prometto che sarò piú presente, e grazie mille a tutti quelli che continuano a leggere la mia storia ❤


Sex with our teacherWhere stories live. Discover now