Chapter 3 - Girlfriend

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- Dimmi che non è lontano, ti prego. - piagnucolò Cami.

Austin la ignorò deliberatamente e svoltò l'angolo, girandosi una sola volta per controllare che lei lo stesse ancora seguendo. In fondo era facile perdersi a New York.

Una decina di minuti dopo, Austin si fermò e bussò a una porta blu.

- Chi è? - rispose una voce vellutata al citofono.

Cami invidiò la sensualità modulata di quella voce. Avrebbe voluto essere capace di apparire così irresistibile anche senza presentarsi.

- Ally, tesoro, apri. Sono io, Austin.

La porta si aprì con un piccolo scatto della serratura.

- Vieni. - disse Austin, cercando di rassicurare Cami.

Cami strinse le labbra per farsi forza ed entrare senza timore.

L'atrio era stretto e dava un'impressione un po' claustrofobica, ma aveva qualcosa di accogliente nelle tonalità dolci dell'arredamento. Tutto era incentrato sul color crema e cappuccino.

Entrarono in ascensore, il più piccolo che avesse mai visto. Conteneva a malapena tre persone.

Austin pigiò sul numero quattro.

- Chi abita qui? - chiese Cami.

- Ally, la mia ragazza. - le sorrise lui.

Cami si chiese perché allora andasse a parlare alle sconosciute per strada. O forse lei costituiva un'eccezione?

- Le chiederai di ospitarmi?

- Questo sarebbe il piano.

- Okay.

Dopo qualche secondo arrivarono al quarto piano.

C'erano due porte, ai lati dell'ascensore, e direttamente davanti una finestra. Austin la condusse verso la porta a destra.

Suonò il campanello.

- Amore! - esclamò una ragazza aprendo la porta.

I due si scambiarono un bacio.

- Come mai s... E lei chi è?! - s'irritò, posando lo sguardo su Cami.

- Calmati, lei è una ragazza che ha bisogno di te. - le spiegò Austin.

- Camila Cabello, piacere. - si presentò Cami.

- Allison Brooke. - rispose Ally in tono piatto e infastidito.

- Amore, non fare così. Camila ha avuto qualche problema e le serve un alloggio temporaneo.

- Eh?! Io quella non la ospito nemmeno se mi paghi!

Cami si sentiva in imbarazzo, non sapeva bene cosa dire.

Austin prese la mano della sua ragazza e la strinse, sussurrandole un "per favore" all'orecchio.

Ally lo guardò torva.

- Allison. - disse Austin.

Ally sbuffò, poi si voltò ed entrò in casa.

Austin fece segno a Cami di entrare e portò dentro i bagagli.

- Ah, adesso fai pure il facchino. Buono a sapersi. - commentò Ally.

Austin alzò gli occhi al cielo.

- Dove la sistemerai? - le chiese.

- Nella vasca dei pesci.

- Allison!

- Nella stanza di nonna Grace, dove altro la posso sistemare? - esclamò Ally esasperata.

Cami fu sollevata di poter togliere quelle scarpe, che le avevano fatto male ai piedi per tutto il giorno.

Ally portò Austin in camera e gli chiese spiegazioni più dettagliate riguardo Cami.

- Non so praticamente nulla di lei. Penso che sarebbe meglio se andassimo da lei e ci facessimo dire qualcosa. - rispose lui.

- E tu porti una sconosciuta in casa mia senza chiederle nulla? Con la più totale imprudenza e spensieratezza? Ma sì, tanto sono io che devo prendermi la responsabilità! - lo rimproverò Ally acida.

Austin uscì dalla stanza senza ribattere e bussò in quella dove stava Cami.

- Avanti.

I due entrarono, ognuno con sentimenti diversi in sé.

Se Ally era mal disposta e di cattivo umore, arrabbiata con Austin per essersi comportato in modo tanto infantile e negligente, Austin aveva fiducia in Cami ed era curioso di saperne di più su di lei. Aveva seguito l'istinto nel tentare un approccio con lei prima ed era certo di non doversene pentire.

- Allora Cami... Cosa ti porta a New York? Non sappiamo nulla di te. - disse, con tono gentile e il meno invasivo possibile.

- Ehm... Dunque, io... Io sono venuta qui per frequentare la Juilliard quest'anno. Dovevo prendere l'aereo domenica ed essere a New York ieri molto presto. Avrei avuto tempo di sistemarmi nella stanza che avevo richiesto e poi iniziare le lezioni come tutti quanti. Invece ho perso l'aereo e ho dovuto prendere quello successivo, di ieri sera. Così sono arrivata oggi e mi hanno detto che non ci sono più stanze e che quelle doppie sono praticamente tutte occupate. Fuori ho incontrato te - disse, indicando Austin - e sono finita qui.

Ally si lasciò ammorbidire un poco dalle disavventure della ragazza che aveva di fronte, ma non era ancora pronta a offrirle la sua amicizia. Avrebbe dovuto guadagnarsela, pensò.

Cami era ancora incredula del fatto che si era fidata ciecamente di un perfetto sconosciuto. Avrebbe potuto essere un poco di buono, un... nonsapevacosamaqualcosa e lei non se ne era curata affatto.

Non era da lei.

Stanca del viaggio, chiese di poter dormire, sperando di lasciare tutte le questioni da affrontare per il giorno successivo.

Ally salutò il suo fidanzato, poi tornò da Cami.

- Ehi, un piccolo avviso: prova a mettere gli occhi sul mio ragazzo e sei morta. Stanne alla larga e questa buonanotte ti porterà fortuna. - aggiunse, prima di andare via e lasciarla dormire.

Austin aveva decisamente una ragazza possessiva. Questo non era comunque un ostacolo: lei non era interessata al ragazzo di Ally.

Se Ally si fosse mostrata più gentile e disponibile sin dall'inizio avrebbero potuto essere subito amiche, ma Cami non poteva biasimarla. La situazione avrebbe insospettito qualunque fidanzata con un po' d'intelligenza.

Se fosse stata in grado di rompere il muro che Ally aveva appena imposto fra di loro, forse avrebbe potuto trovare qualcuno su cui contare.

Felice di aver trovato un posto dove alloggiare fino a sistemazione permanente, si addormentò poco dopo, con il volto sereno e rilassato di chi non ha preoccupazioni di sorta.

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WE KEEP THIS LOVE IN A PHOTOGRAPH!

Austin è fidanzato, già.

E non può provarci con Cami.

O forse sì?

Comunque sia, sappiamo almeno che Cami non dormirà sotto un ponte.

Che ne pensate di Ally?

Io aggiorno adesso perché... Sorpresa! Volevo farvi un ultimo regalino per Natale e spero che andrete a dormire felici e contente.

Tutto sommato sono soddisfatta, ho ricevuto dei regali carini.

E nulla, ho finito.

Buonanotte tesori ❤

Shawn 365 (Shawn Mendes)Where stories live. Discover now