Chapter 42 - Women have got the power

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Cami affondò le labbra sulla pelle del collo di Shawn, in quell'incavo tanto invitante.

Le labbra selezionavano la zona esatta su cui lavorare, la lingua la inumidiva e i denti ci giocavano con pizzichi e dolci morsetti.

Shawn aveva gli occhi socchiusi, concentrato su quel momento di estasi che stava vivendo.

Ammise a se stesso che era proprio brava.

Toccava i punti giusti, con dolcezza e al tempo stesso audacia.

Poco dopo, salì alla guancia per arrivare all'angolo delle labbra.

Shawn non resistette e si fiondò sulle sue labbra, senza aspettare tanto per andare giù di lingua.

La mosse così velocemente e così veementemente che gli servì un secondo per prendere fiato, anche se sentiva le labbra arrossate di Cami ancora insoddisfatte.

Lui le toccò la punta del naso con un dito e sorrise.

- Monella. Non ti facevo così languida. - ridacchiò.

- Non sono languida! - protestò Cami, arrossendo all'istante.

Shawn alzò le sopracciglia, poi la baciò.

Non cedette alla tentazione: era lì ferma, in attesa, con il viso arrossato e le labbra un po' più gonfie del solito, appena dischiuse.

Cami infilò le dita tra i suoi capelli e lo strinse a sé.

In quel momento si sentì il rumore di un paio di tacchi avvicinarsi, e fermarsi ad alcuni passi dietro di loro.

La posizione poco casta che avevano li mise notevolmente in imbarazzo e si staccarono lentamente, attoniti.

Shawn e la ragazza in piedi proprio lì davanti si scambiarono uno sguardo.

- È come sembra. - ammise lui.

Lei aggrottò le sopracciglia.

- Dipende da come intendi ciò che sembra, pero'. - ridacchiò Shawn.

Lauren non lo ascoltava più. Guardava Cami, che si stava attorcigliando una ciocca di capelli col dito per calmare il nervoso.

- Io...

- Ahm... Okay, abbastanza imbarazzo per oggi. Continuate pure, ma ricordate che fra cinque minuti verrà annunciato il migliore dello spettacolo. - fece una sorta di sorriso.

Shawn tirò un sospiro di sollievo quando se ne fu andata.

Cami tornò tra le sue braccia.

- Forse è meglio se andiamo. - sussurrò lui, baciandole i capelli.

Annuì e gli prese la mano, portandolo con sé fuori dall'aula.

Ricordò che non stavano ufficialmente insieme, quindi gliela lasciò, e andò a mischiarsi nella folla di persone davanti al palco, in attesa.

Halsey si affiancò a lei e Shawn si mise dall'altro lato.

- Secondo voi chi vince? - domandò.

- Spero non Ashley. - rispose subito Halsey.

- Lo spero anch'io. - concordò Shawn.

La mora sorrise.

Almeno non era l'unica a sperarlo.

Il preside iniziò un discorso sui partecipanti, sull'importanza di lavorare con impegno e costanza e sulla necessità di perseguire i propri obiettivi anche con piccole cadute nel percorso.

- E ora passiamo al vincitore... Al migliore di stasera! - annunciò, facendo partire un applauso.

Tutti quanti si zittirono.

- Halsey Tisdale! - urlò a gran voce, sorridendo.

La incitò a venire sul palco.

Halsey, che era pietrificata, sentì gli occhi pizzicare dalle lacrime che si stavano accumulando.

Presto scesero, mentre lei rideva. Rideva, sorrideva, scuoteva la testa... Incredula.

Pianse di gioia, mentre riceveva il trofeo.

Il preside le fece i complimenti e le strinse una mano, come fecero poi i collaboratori e finanziatori, ovvero gli uomini più importanti.

C'erano applausi e fischi, una gran confusione, e molte facce deluse.

Cami stessa era leggermente amareggiata, ma non si sforzò molto a riconoscere che lei era stata più brava. In conclusione, se lo meritava.

Per Shawn fu un pochino più difficile sorridere normalmente e fingere che andasse tutto bene. Si era impegnato veramente tanto e non poteva credere che non l'avessero premiato.

Senz'altro Halsey era stata bravissima, ma lui preferiva la voce di Cami. In ogni caso, avrebbe voluto vincere. Se ne andò poco dopo per non assistere al pieno trionfo di Halsey e si rintanò in camera sua, a riflettere con lo sguardo puntato al soffitto.

Cami, che l'aveva visto andare via, si scusò con Halsey e lo raggiunse poco dopo.

Non appena fu entrata in camera, richiuse la porta alle sue spalle e si sedette sul letto vicino a lui.

- Arrabbiato?

Shawn scosse la testa.

- Triste?

Shawn scosse la testa di nuovo.

- Deluso?

- Mmh mmh.

- Di te?

- Sì.

Rimasero in silenzio per un po'.

Shawn le picchiettò la spalla per dirle di stendersi con lui.

Cami lo fece e restò in attesa.

Il ragazzo a fianco a lei emise un sospiro.

- Ho lavorato tanto e tu lo sai. Non c'è una singola parola in cui io non abbia messo il cuore, non una nota. Ed è stato tutto inutile. - mormorò.

Cami si accoccolò ancor di più a lui, mettendo la testa all'incavo del suo collo.

Gli lasciò un bacino e riappoggiò la testa.

- Vincerai al prossimo spettacolo. - lo rassicurò.

- Anche se vincessi in primavera, dovrei condividere la gloria e il successo con qualcuno. Non sarebbe completamente merito mio. - protestò lui.

- Condividere è bello. Il tuo talento sarebbe evidente: lavorare con qualcuno non è facile.

- E' una questione di principio.

La mora gli diede un bacio sulla guancia.

- Ti va di mettere i princìpi da parte? Per me? - gli chiese, tentando di convicerlo a sorridere di nuovo.

Shawn mugolò.

- Dai... Chiedimi cosa vuoi che io faccia per risollevarti il morale.

- Una cosa ci sarebbe... Ma avevo pensato che sarebbe stato bello volerlo entrambi.

Cami roteò gli occhi con un sorriso, avendo già capito.

- "Più aspetti, più avrai soddisfazione" dicono.

- Sì, ma se aspetto all'infinito non avrò mai soddisfazione. - ridacchiò lui.

Cami capì che non avrebbe potuto distoglierlo dalle sue idee e si limitò ad accarezzargli il dorso della mano con le dita.

- La sai un'altra cosa che dicono? - gli chiese d'un tratto, sorridendo sotto i baffi.

- Vai, dimmela.

- Comandano le donne.

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YEEEEEEEEEEEAAAAAAAAHHHH!

Sono troppo felice che sia finita la scuola.

E niente, ho aggiornato e ciao ❤

Shawn 365 (Shawn Mendes)Where stories live. Discover now