Chapter 41 - Close

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Halsey si fermò alla toilette femminile.

- Spero per te che sia importante. - minacciò Cami.

- Ringraziami, piuttosto. Ti ho parato il culo in una situazione scomoda. Cosa gli avresti risposto?

- Ma se non so nemmeno cosa volesse dirmi! - ribatté Cami.

L'amica la guardò male.

- Sei ottusa? Ti stava dicendo che ti ama, razza di stupida.

Cami scoppiò in una risatina isterica.

- Non è vero! Te lo sei immaginato.

Halsey tenne lo sguardo fisso.

- Ascoltami bene: devi evitare che riprovi a dirtelo. E' troppo presto. E poi che reazione avresti avuto? Se gli avessi riso in faccia ti avrebbe tirato uno schiaffo.

- Un altro? - sussurrò Cami, spaventata.

- Eh?

- Niente, niente. Prosegui.

- Dicevo: cerca di impedirgli di dirtelo. Intesi? - ripeté Halsey.

- Ma se me lo vuole dire... Perché fermarlo? - domandò Cami.

Halsey la guardò dritta negli occhi e sperò che la parte razionale di Cami prevalesse ancora, a dispetto dei sentimenti.

- Cosa succederebbe dopo?

Lei deglutì e i suoi occhi vagarono intorno ai bagni.

- Non lo so... Credo che dovrei scoprirlo.

- Sì, ma non ora! E' troppo presto, dannazione. Se certe parole vengono dette prima del dovuto rischiano di perdere valore.

Cami alzò lo sguardo su di lei.

- E se ne avessero ancor di più?

***

Dopo la performance di una ballerina del secondo anno, discretamente brava, Halsey salì sul palco.

Cantò Colors e ricevette un applauso almeno il triplo più entusiasta di quello della ragazza di prima.

Fu la volta di Cami.

Mentre cantava, la sua voce uscì bassa e vibrata, tanto che per sentirla tutti fecero silenzio.

Era in piedi, ferma, mentre si muovevano solo le mani intorno al microfono e il collo per dare l'inclinazione giusta alla testa e aiutare la voce.

Shawn non riusciva a staccare gli occhi da lei e soprattutto a smettere di ascoltarla, completamente assorto.

Per lui era come il canto di una sirena. Dolce, invitante... Una melodia che stregava appieno.

Rimase interdetto quando finì, in bellezza, con tre note acute in progressione.

Tutta la sala era in silenzio, come in trance.

Qualcuno fece partire un applauso e man mano si unirono tutti quanti, che sorridevano e fischiavano.

Cami fece un lieve inchino, imbarazzata, e sparì nel backstage, alla ricerca di Shawn.

- Come sono andata? - gli chiese, sulle spine.

Era l'unica opinione che contava davvero, per lei.

Se tutti quanti le avessero detto che era la nuova Whitney Houston e lui le avesse detto che faceva schifo, si sarebbe messa a piangere.

Lo guardò, trepidante.

- Sono senza parole. Sei stata... Wow. Come dire... Straordinaria. Veramente fantastica.

Le palpebre di Cami si abbassarono giusto quel poco per indurla a fissare le sue labbra. Non sentiva neanche più le sue parole. Lo baciò e basta.

Lui, sorpreso, ricambiò senza indugi e sorrise.

- Grazie. - sussurrò lei.

- Per i complimenti o per il bacio?

- Entrambi. - rise Cami.

Shawn gliene diede un altro, orgoglioso di lei.

La mora rise e fece gli occhi a cuoricino, impossibilitata a fare altro.

- Tra poco tocca a te. - gli prese le mani - In bocca al lupo. Fatti valere, mi raccomando!

- Crepi!

Anche Shawn diede prova di grande talento e di una certa maturità in campo musicale, che gli diedero del meritato successo.

Un altro a spiccare per la sua voce fu Austin, che suscitò molto entusiasmo nel pubblico.

Molti altri furono apprezzati e le aspettative si tennero alte fino alla fine, anche se l'ultimo a cantare si rivelò non tanto promettente. Comunque gli applausi fioccarono anche per lui, che fu seguito dal discorso del preside e di vari collaboratori e finanziatori, fra i quali il signor Mendes.

Seguirono le votazioni: il preside, saputo il nome del vincitore mentre il pubblico faceva un altro giro al buffet, comunicò che la premiazione sarebbe avvenuta a mezzanotte. Fino ad allora nessuno poté sapere nulla.

Cami e Shawn decisero di andare nell'ultima aula del pianoterra, per allontanarsi dalla confusione generale e prendere fiato dopo tanta emozione.

Avevano in mano un bicchiere di vino bianco e di tanto in tanto sorseggiavano.

- Propongo un brindisi a noi. - disse Shawn.

- A noi e ai nostri applausi. - concordò Cami, con un sorriso sincero.

Cami passò in rassegna con lo sguardo tutti gli strumenti appoggiati alla parete di fronte a lei, passandosi la lingua sulle labbra.

- Sai cosa mi piace di te?

- Che cosa? - rispose lei, tenendo lo sguardo fisso davanti.

- L'effetto sorpresa. Non so mai che cosa farai e quando ti guardo noto ogni volta una cosa diversa di te, che mi piace. Cioè, non so se mi sono spiegato, non sono un granché con le parole.

- Ma se scrivi canzoni stupende! Non prendermi in giro, sei bravissimo. - ridacchiò Cami.

- Intendevo... Insomma... Ad esempio, un giorno vedo che indossi una maglia aderente e fisso la curva dei tuoi fianchi; un altro giorno metti la gonna corta e guardo le gambe dritte; pochi secondi fa ti leccavi le labbra e ho fissato quelle...

- A dire il vero pensavo che parlassi caratterialmente. - lo interruppe Cami, senza irruenza.

- Quello è un altro discorso. L'effetto sorpresa è ancora più evidente, perché non riesco mai ad anticipare le tue mosse. Non so mai cosa mi dirai, cosa farai... A volte è molto frustrante. - confessò Shawn.

- Secondo te adesso cosa sto per fare? - gli chiese lei, divertita.

Cami gli afferrò la giacca e lo avvicinò a sé, portando le sue labbra al suo orecchio destro, senza toccarlo.

- Cosa ti aspetti ora? - soffiò.

Shawn cercò di dare ordine ai suoi pensieri, in balìa degli ormoni.

- Ehm... Mi bacerai il lobo? - sussurrò, piano.

- No... Meglio.

E le sue labbra si curvarono in un sorriso.

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WE'LL BE FINE!

Sto. Morendo. Di. Caldo.

Voglio mare e piscina ✌🌞🌊

A prestoo❤

Shawn 365 (Shawn Mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora