Chapter 45 - That day

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- He knows... Dirty secrets that i keep. Does he know it's killing me?

Cami cercava di dare un tono a quelle parole che aveva iniziato a scrivere, ma il volume, anche se basso, permise a Shawn di ascoltare.

- Chi è che sa questi sporchi segreti? - domandò infatti lui, a metà tra il divertito e il sorpreso.

- Ahm... No, è solo... Una canzone... Come dire... Un abbozzo proprio. - si giustificò Cami.

Shawn inarcò le sopracciglia.

Si divertiva a vedere il panico dipinto sul suo viso e la mente attiva in cerca di spiegazioni.

- Sicura? Guarda che con me puoi parlare, lo sai. Sono qui tutto il tempo per questo. - le disse, tentando di cavarle fuori quello che la bocca cercava di tenere dentro.

- Non sei qui tutto il tempo per ascoltarmi. Non mi ascolti nemmeno quando te lo chiedo. - ribatté Cami seccamente.

Parole sbagliate, pensò Shawn un po' amareggiato.

- Come? Certo che ti ascolto.

- E dimmi, prima di cantare cosa ti ho detto?

Shawn si morse il labbro per ricordare, ansiosamente.

- Mi hai detto... Di non lasciare la tavoletta del cesso alzata. - buttò lì, sicuro che sarebbe servito come diversivo.

- Ma se quello te lo dico sempre e non lo fai mai!

Di male in peggio.

- Però ti ascolto.

Cami lo guardò come una moglie guarda il marito che da vent'anni commette lo stesso errore. Era uno sguardo stufo, stizzito.

- D'accordo, lasciamo perdere la memoria. Ora mi dici come ti sono venuti in mente quei versi? - ritentò Shawn.

La mora fece una rapida riflessione mentale: se Ashley non contava più nulla per lui, come era convinta che fosse dato l'atteggiamento quotidiano, allora aveva senso confessare.

A quel punto tenere il segreto costituiva semplicemente un peso inutile e Cami non vedeva l'ora di liberarsene.

- Ricordi quando stavi ancora insieme ad Ashley?

Shawn annuì, senza capire dove sarebbe andata a parare.

- Però non ricordi che Ryan aveva iniziato a passare pochissimo tempo con noi. Tu non avevi ancora una buona opinione di me. Dico bene? - continuò Cami.

- Non è vero. Ho sempre avuto una buona opinione di te. È solo che... Mi faceva rabbia che pur essendo arrivata a New York in ritardo tutto ti stesse andando bene: nuovi amici in mezzo secondo, la camera migliore dell'Accademia in un paio di giorni e quell'insopportabile ottimismo che ti portavi sempre sulla faccia. Ridevi sempre.

- Tranne quando c'eri tu. - rispose Cami.

- Mi piaceva di tanto in tanto toglierti il sorriso, visto che a me le cose non andavano così bene.

- Che stronzo!

Shawn rise, poi la abbracciò e le mormorò delle scuse sul collo.

- Smettila che mi distrai! - esclamò lei, ridendo.

- Continua, allora. - sorrise il ragazzo, senza sciogliere l'abbraccio.

- Ecco, Ashley e Ryan andavano a letto insieme. Una volta ero in giro con Halsey e li ho visti limonare, altre volte li ho visti uscire dallo stanzino del pianoterra dell'Accademia dopo averlo fatto. E quella troia aveva il coraggio di dirmi che ero sempre in mezzo ai coglioni! Come se non fosse lei quella a toccarli continuamente.

- E non solo. - aggiunse Shawn, scavando un po' nei ricordi.

- Che schifo.

Shawn sorrise, immaginando come se la sarebbe cavata Cami là sotto.

Tre giorni. Ancora tre fottutissimi giorni.

- E comunque lo sapevo. Sapevo di lei e Ryan e l'ho mollata il giorno stesso. A dire il vero, è capitato a proposito che lo sapessi quel giorno. - accennò un sorriso al ricordo. Non vedeva l'ora di dedicarsi a Cami quel giorno.

- Lo sapevi?! Chi te l'ha detto? - lei non riuscì a crederci.

- Jenna.

***

Col passare dei giorni, Cami e Shawn progredirono notevolmente nella composizione della canzone e provarono a cantare i pezzi.

Decisero che dire ad Ashley che sapevano come stavano le cose tramite la canzone che parlava proprio di lei era l'umiliazione migliore. Se lo meritava, per come aveva trattato Shawn e per come si comportata con Cami, la quale si era anche infastidita perché aveva dovuto tenere il segreto per mesi.

Nel frattempo stava arrivando la primavera. Per gli studenti dell'Accademia significava vacanze di Pasqua e riposo dallo stress degli esami di teoria.

- Moody mi odia. E se mi bocciasse? - si lamentò Cami.

- Stai attenta all'esame di maggio, gli altri sono una cavolata. E ovviamente comportati bene. - le consigliò Shawn.

- Mi comporto bene dalla seconda lezione con lui. Perché tiene conto solo della prima e non delle seguenti mille?

- È un po' stronzo in effetti. - ammise Shawn.

Cami sospirò e si ributtò sul libro, pur avendo ancora la testa fra le vacanze, prossime ad arrivare.

- Cosa faremo nelle vacanze di Pasqua? - chiese Shawn.

- Io pensavo di stare qualche giorno da mia madre, a Phoenix. Tu?

- Potrei andare da mio zio a Dubai. Oppure a Miami con i miei, alla casa al mare. - rifletté Shawn.

- Seriamente hai uno zio a Dubai?! - esclamò Cami stupefatta.

- No, ma la casa a Miami ce l'ho davvero. Se vuoi possiamo andarci insieme...

Cami saltò in piedi, con gli occhi luminosi.

Già vedeva le spiagge perfette e il cielo terso tipico della Florida.

- Sì! Sì, sì, sì! - lo baciò con foga, euforica.

- Come mai così entusiasta? - domandò Shawn, con un sorriso.

- Sono stata al mare solo una volta. Non vedo l'ora di tornarci!

Shawn iniziò a pensare alla loro vacanza e tutto quello che avrebbero potuto fare insieme.

Il sesso sulla sabbia come sarebbe stato?

E in acqua?

- A cosa stai pensando? - sorrise la mora.

- Niente, io... Vado in farmacia.

Cami non capì.

- Compro delle pastiglie per mal di testa, mal di pancia, cose così...

E una scorta di preservativi.

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HE KNOWS!

Eh sì, faranno una bella vacanza :)

Secondo voi cosa succederà?

Bacii🍹🎉

Shawn 365 (Shawn Mendes)Where stories live. Discover now