Capitolo 12

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Arrivò il momento di sapere.

Marco mi diede un bacio sulla fronte, si stese e si coprì con un lembo di lenzuolo.
Io decisi di rimanere seduta, volta a lui.
Presi un cuscino e lo abbracciai, coprì così il mio corpo nudo.

"Ho quasi timore...sento che non vorrai più continuare la nostra relazione " , mi disse voltando lo sguardo e fissandomi negli occhi.

"Inizia, come faccio a sapere quello che farò o che potrei fare se tu non mi hai ancora detto nulla?" , gli risposi io sorridendo.

Marco aveva un passato , come tutti, ma un passato molto aperto e molto spregiudicato riguardo la sua vita sessuale.
Lui non aveva nessun problema a relazionarsi sessualmente né con l'intimità femminile né con l'intimità maschile.

Furono ricordi vaghi , non vi erano dettagli.

Raccontò tutto e niente, sì, alcuni episodi ,ma con giudizi che non sembravano appartenergli.
Non fui contenta di sentire quello che mi stava dicendo.
Non ritenni fosse così sincero, ero sgomenta, questo sì ,ma mascherai bene, riuscii a farlo perché arrivai alla conclusione che Lui avrebbe voluto dirmi altro o meglio avrebbe voluto dirmi la verità ,ma non riuscì a tal punto da raccontarmi piccole cose e soprattutto a farmi pensare a verità nascoste.

Sospirai e delusa gli dissi:
" È passato, adesso siamo io e te, Marco ed Elisa, nulla di più! Il resto non mi interessa "

Mi guardò, nemmeno tanto incredulo e mi chiese:
" Davvero non ti importa, davvero non mi lascerai?"

" No" , gli risposi

" Vieni qui amore mio..." mi disse e mi abbraccio sospirando.

Facemmo nuovamente l' amore.
Io ero persa tra il suo abbraccio ma qualcosa mi dava emozioni contrastanti, avevo voglia di piangere...
Mi lasciai andare al sesso, Lui probabilmente non si accorse di nulla.
Di nulla,fu solo sesso per Lui.

Era ora di rientrare.
Si alzò e come tutte le altre volte andò a farsi la doccia.
Sentii lo scroscio dell'acqua, il suo fischiettare, il rumore del phon a fine doccia...
Tornò in stanza, e come tutte le altre volte, mi sorrise...
Andai in bagno a mettermi in ordine.
Uscii , Lui era quasi pronto, davanti allo specchio a sistemarsi la camicia, la cravatta...
Elegante, misterioso, cupo come quando lo vidi per la prima volta.

PICCOLI PARTICOLARI DI ME,DI LUI

Avevamo deciso di essere complici.

La complicità per me significava dire tutto a Marco e decidere con Lui tutto.

La complicità per Marco era dirgli tutto ma non dirmi tutto.
Quante verità nascoste!

Marco dava priorità ad Elisa quando voleva.
La sua assenza era verità nascosta, potevo pensare a cosa o a chi ma non potevo avere la certezza che mi mentisse

Mi contattava raramente, il nostro rapporto era consolidato, Lui non aveva nessun dubbio.
Non capiva perché io li avessi.

Non davo importanza...stavo male ma cercavo di non dare troppo importanza a questo suo pensiero.

Se solo potessimo essere di nuovo estranei. Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ