Capitolo 15

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Lo guardavo, guardavo il suo volto.

Mi chiese: " Che c'è?"

Gli dissi: " Il tuo volto è bellissimo, starei ore e ore a guardarlo meravigliosa creatura."

Era compiaciuto quasi imbarazzato ma , penso, felice e appagato.

"Ti va di andare a mangiare in un posto che mi hanno detto sia bellissimo? È un pochino lontano ma possiamo benissimo fermarci una notte. Che ne pensi?" , mi chiese Marco.

" Mi piacerebbe, sì, certo!", risposi.

"Me lo hanno consigliato, sono una coppia simpaticissima, ci aspettano a cena per le 22.30.." , continuò Marco.

"22.30 a cena? Come mai così tardi? Una coppia? Li conosci?" , gli chiesi.

Abbastanza infastidito mi rispose:
"Ma che ne so? Mi è stato consigliato, non conosco nessuno dei due e non ho mai visto il posto.."

Notai il disappunto che le mie domande gli crearono e nuovamente ebbi paura di avere problemi con Lui , se mai gli avessi detto no.
Passavamo finalmente una notte insieme, avevo paura che tutto potesse saltare e accettai.
Era un venerdì, prendemmo il giorno di ferie, lo passammo insieme, pranzò da me.
Fu un pomeriggio bellissimo, facemmo l'amore , suonò la sua chitarra una mezz' ora per me, ero stranamente felice e con il pensiero alla sera.
Arrivò l' ora di prepararsi.
Avevo scelto un vestitino lungo, leggero, color porpora.
Comprai anche un completino intimo da abbinargli, insomma avevo pensato ad ogni minimo dettaglio per piacergli.
Lo indossai e lo chiamai.
Salì in camera, mi guardò e mi disse:
"No, preferisco qualcosa che esalti il tuo meraviglioso corpo , le tue curve..e poi io ho la camicia bianca, devi indossare anche tu qualcosa che faccia vedere che siamo in coppia"

Inutile dire che ci rimasi male ma cambiai look.

Indossai un jeans attillato, blusa bianca generosamente scollata e sancrata e tacchi.
Marco amava i tacchi anche a letto.
Ero molto carina e sexy.
Mi fece notare la sua ammirazione dicendomi:

" Amore, quasi quasi non andiamo da nessuna parte, rimaniamo a casa soli, io e te,facciamo l' amore tutta la notte."

Lo guardai e mentre gli dissi:
" Muoviti, andiamo se no faremo tardi!", dentro di me urlavo " magari magari potessimo cancellare tutto ed essere soli noi due.."

Partimmo.Ero agitata.
Nuovamente la sensazione di un invito strano...

Arrivati quasi a destinazione, trovammo lei che ci aspettava in una piazza, avremmo dovuto poi seguirla fino all'agriturismo.
Si presentò. Il suo nome era Letizia, bionda, carina e solo un anno più giovane di me.

L'accoglienza fu simpaticissima e ospitale, non trovammo nessuno se non il custode che si congedò al nostro arrivo salutandoci.
Letizia ci fece visitare la dimora, una bellissima villa rustica arredata finemente e lussuosamente.
Intanto arrivò il suo lui.
Un bell' uomo, solare, splendido sorriso, accattivante.
Riccardo il suo nome.

Ci sedemmo a tavola.
Quella sera mangiammo pizza, innaffiata con vari tipi di ottima birra artigianale.
Ci conoscemmo meglio raccontando episodi della nostra vita più arditi e simpatici.
Ci divertimmo e le risate non mancarono.
A fine pasto ci chiesero di andare in piscina.
Così facemmo.
Riccardo e Marco rimasero a bordo piscina a parlare di dettagli di costruzione, di progetti e costi, era scattata la professione dell'architetto  Mattei.
Io e Letizia sedute sulle sdraio a parlare di Riccardo e di Marco.
Si avvicinarono e Letizia decise di fare il bagno.
Mi invitò ma rifiutai.
Indossava un costume ridottissimo, entrò in acqua sinuosa, sensuale..
Marco la osservò,Riccardo anche.
Ero fottuta! Pensai che tutto era studiato e che fossi stata un' idiota, ingenua ad accettare l' invito.
In quel momento odiai Marco.
Letizia uscì dall'acqua,lamentandosi che aveva freddo, Riccardo la coprì con un telo e iniziò a stringerla a sé, a riscaldarla.
Marco era sullo sdraio con me, appoggiato allo schienale, le gambe divaricate ed io coricata tra di esse.
Guardammo la coppia che cominciò a pomiciare e a farlo seriamente.
Riccardo iniziò a posare la sua lingua e le sue mani su ogni parte del corpo di Letizia.
Si sentivano i loro gemiti di piacere.

Rimasi impietrita.
Marco iniziò a baciarmi, a toccarmi, a spogliarmi.
Gli permisi tutto.
Ci trovammo tutti e quattro a fare sesso.
Non ci fu nessuno scambio di coppia, non lo avrei mai permesso anche se Marco lo avrebbe invece desiderato.
Letizia si avvicinò a me e mi sussurrò:

" Baciami, fatti baciare, a Riccardo piace molto, impazzisce per questo...dai facciamoli impazzire...anche Marco lo vuole, ne sono certa..."

Era così vicina, Marco mi stava scopando, la baciai, ci baciammo, la lingua non fu una spettatrice...un bacio lunghissimo, sensuale.
Marco e Riccardo ci guardarono mentre i nostri corpi erano diventati loro.
Di colpo smisi, feci capire che non volevo più continuare..
Mi allontanai, mi vestii velocemente, mi seguirono e mi chiesero se stessi bene.
Risposi loro di sì.
Si vestirono anche loro e per nascondere l'imbarazzo iniziammo a riordinare dove avevamo cenato.
Erano le 3 di notte, ero stanchissima..lo eravamo tutti, andammo a dormire, Letizia ci mostrò la nostra stanza.
Finalmente soli.
Marco volle fare l' amore.
Godemmo insieme di quel momento.
Ci addormentammo, in realtà io non chiusi occhio.
Il mattino alle 8 lo svegliai dolcemente , passai delicatamente le mie mani sulle sue spalle nude e riempii di baci il suo volto.
Io amavo Marco, perdutamente.
Si svegliò, mi baciò e mi disse :

" Buongiorno amore "

Ci preparammo, facemmo colazione insieme a loro e ci salutammo.
Finalmente tornammo a casa.
Presimo ancora un caffè insieme , poi andò via, tornò dalla sua lei.
Speravo di ricevere un suo messaggio ma avrei voluto né vederlo né sentirlo.
Mi scrisse, fui felice.
Mi mancava, malgrado tutto, Marco mi mancava.

Se solo potessimo essere di nuovo estranei. Where stories live. Discover now