Capitolo 14

170 15 3
                                    

Tornai a malincuore da Trieste.
Tutte le volte che io e Rossella ci separavamo succedeva.

Ripresi la quotidianità.

"Sei in scuderia?" , il messaggio di Marco.

Nessun saluto, nessun bacio; probabilmente non fu così felice di essere stato considerato in tono minore durante la mia assenza.

" Si" , non salutai nemmeno io.

Marco non venne a lavoro quel giorno.

Ebbi lavoro sufficiente per non riuscire a mandargli alcun messaggio e per pensare di meno a Lui.
Quel giorno mi sentii più appagata del solito, più sicura, più forte,più disinvolta; tutto questo mi dava più efficienza sul lavoro e come non essere contenta? Ero la proprietaria.
Tutto andò alla perfezione.

Divenni più maliziosa, più vogliosa di conoscere nuove persone, più vogliosa di sentirmi desiderata e a dire il vero non ebbi nessun problema a riuscirci.
Si.
La relazione con Marco, uomo intelligente, colto, affascinante, bello, elegante, conosciuto mi rendeva molto di più di quello che fossi già.
Pensai che Marco riuscì a trasmettermi anche questa " dote"; riuscì a sorridere...che gran figlio di buona donna.

Ricevetti inviti, per molti il fatto di avermi conosciuta era un buon motivo di " provarci "
Fu un periodo così così, era come un chiodo schiaccia chiodo.
Decisi di accettarne qualcuno, non mi posi il problema, sapevo benissimo dove molti avrebbero voluto arrivare ma sapevo benissimo che non avrei fatto mai nulla.
Però volli divertirmi alle loro spalle e alle spalle di Marco.
Più volte dove mi chiese di vederci trovai scuse, volevo vivere e volevo farlo senza di Lui.
Mi sentii un vero mostro, una donna priva di emozioni ed era tutto merito di Marco.

Andai a fare aperitivo con Tommaso, un consulente del lavoro che conobbi in scuderia e che mi propose il suo studio per collaborare con la nostra attività.
Fu subito colpito da me tanto da contattarmi tutti i giorni.
Accettai l'invito.

" Elisa, sei la donna che vorrei al mio fianco, sei bellissima, mi piaci da morire. Mi piacerebbe continuare a vederti."

Tommaso si espresse così, me lo aspettavo ed ironicamente pensai, ecco un altro idiota che ci prova...
Gli risi in faccia e gli risposi:
" Il fatto che io sia bella, ricca, affascinante e single e probabilmente , tu , un mio collaboratore  non vuole dire che io sia una donna da costumi facili..."
Ci rimase male , non mi importò se gli risi in faccia e non mi importò di dirgli ,dopo solo  mezz' ora ,che avevo un altro impegno e che  dovevo andare via.
Tommaso arrivava da Torino, non proprio dietro l'angolo, per poter prendere da bere insieme a me.
Non mi importò realmente, poteva tornarsene a casa.

Marco era nella mia testa, mi aveva fatto del male e lo maledivo perché io ne ero innamorata e qualsiasi persona si avvicinasse, per me , valeva meno di zero.
Cercai di fare ogni giorno cose diverse malgrado avessi tanto lavoro, continuai ad accettare inviti ma nulla io cercavo Marco, in ogni volto io cercavo qualcosa di Lui.

Cercai sporadicamente di porre fine alla nostra relazione, fu molto difficile, lo volevo e non lo volevo.
Avrei potuto stare senza Marco?
Avrei potuto conoscere un altro uomo ed apprezzare la sua figura senza paragonare nulla a Marco?
Dovevo provarci e cercai di fargli sentire di più la mia insoddisfazione.
Non riuscii.
Marco era molto tenace e pronto ad essere un " amore" in ogni occasione, ogni mio desiderio era un ordine soprattutto sessualmente.

Continuammo a vederci e a fare sesso, ogni volta che eravamo uno di fronte all'altro non riuscivamo a pensare ad altro, eravamo due calamite.
Lo aspettavo due o tre volte a settimana a casa, dopo lavoro, gli andavo incontro quando sentivo parcheggiare l'auto.
Era così bello!
Entrava in casa, ci baciavamo, andava verso il divano, mi prendeva per mano e mi diceva:
" Siediti qui , stiamo un po' vicini amore "
Lo seguivo, appoggiavo la mia testa sulla sua spalla, lo guardavo, lo accarezzavo, con le dita giocavo con i bottoni della sua camicia, segnavo linee sui suoi perfetti  addominali...

Se solo potessimo essere di nuovo estranei. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora