Paranoia

22. Ore 4.53

È estate

C'è un deserto attorno a me
Una vasta distesa di polvere gialla, il terreno rotto e la pietra scura.
Il frinire dei grilli nelle solitarie oasi di erba secca è il solo rumore che c'è

Un luogo fuori dal tempo

Sono in piedi all'entrata di una stazione di servizio
Strano. Non ci sono strade qui attorno.

Entro facendo cigolare la porta e dentro c'è solo un locale vuoto. Ci sono persone, di spalle, ferme, sparse in giro nella penombra di quel locale abbandonato

Perchè ti ostini a venire qui?

Mi guardo attorno.

Non so dove sono
Ogni volta la stessa storia

Non sono io
Chi sei?
Non sono io
Non sei tu, chi sei?
Vieni qui, ogni notte, sai chi sono

Non so chi mi sta parlando. Non so chi ci sia con me. È una voce severa, rigida, mi spaventa.
Conosco questo posto. Conosco queste persone.
Man mano che passano i minuti, le persone attorno a me cominciano a scomparire, una a una, si sgretolano come polvere al vento.

La stronza che mi ha strappato il cuore

La ragazza con cui vorrei fare l'amore

Mio fratello

Mio padre

Conosco queste persone
Dove pensavi di essere?

Una figura nera, ammantata di oscurità, compare di fronte a me.
Sono di nuovo seduto su quella poltrona, al centro dell'universo.

Il mio universo.
Sono qui per te
Chi sei?
Sono quello che hai deciso di essere. Oscura cortina di oblio che rabbuia i tuoi giorni, sono il cinismo e la frustrazione

Ripenso alle mie considerazioni sulla vita, a quanto siano buie e solitarie.

Una volta, molto tempo fa, ero una piccola scintilla di luce

Ora non più
Ora non più