Capitolo 2

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"Marley! Marley! O mio Dio qualcuno chiami un'ambulanza! Aiuto! Per favore!"

Mi sveglio di scatto.
Sono in uno stato pessimo.
Sto tremando e sono in un bagno di sudore.
Il mio respiro è affannoso e i miei occhi non smettono di versare lacrime.
All'improvviso la luce sul comodino che separa il mio letto da quello di Lola si accende.

"Marls?" mi chiede confusa "Stai bene?"

Provo a rispondere ma non ci riesco.
È come se fossi paralizzata.
Mia cugina si volta verso di me e mi guarda con sguardo compassionevole.

"Oh Marley." mi dice prima di sedersi accanto a me e stringermi in un forte abbraccio

Mi stringo al suo petto e mi lascio andare ad un pianto disperato.
Non ho più il controllo di me stessa o del mio corpo mentre singhiozzo e tremo.
Lola mi passa una mano sulla schiena cercando di calmarmi ma è tutto inutile.
Il dolore è tornato a farmi visita questa notte e riesco a sentirlo perfettamente al centro del petto.

*****

Quando sento Sia cantare Cheap Thrills apro gli occhi.
Allungo la mano per spegnere la sveglia.
Amo questa canzone, soprattutto da quando ne ho realizzato il video musicale.
Mi alzo dal letto ma all'improvviso vengo investita da un forte senso di stanchezza, e così ciò che è successo stanotte mi torna alla mente.
Emetto un gemito di frustrazione e mi reco in bagno per fare una doccia rigenerante.
Oggi ho un meeting importante per cui non posso permettermi assolutamente di sembrare stanca o agitata.
Dopo aver pulito ogni centimetro del mio corpo torno in camera per prepararmi.
Indosso un pantalone nero e una camicetta bianca e lego i miei capelli in uno chignon ordinato, lasciando però cadere qualche ciocca sul davanti.
Mi trucco leggermente e indosso i miei soliti gioielli, dopodiché raggiungo le mie cugine in cucina.

"Come stai?" mi chiede subito Lola preoccupata

"Bene ma se mi passassi un paio di quelli starei ancora meglio." le sorrido indicando il piatto con i pancakes preparati da Maggie

"Dico davvero Marley." insiste lei ed io alzo gli occhi al cielo

"Sto bene, non vedi? Ho un meeting importante e non vorrei fare tardi." sollevo le sopracciglia indicando nuovamente la mia colazione

La bionda, arresa, mi passa finalmente il piatto e una forchetta.

"Marls è la terza volta nel giro di una settimana." mi dice Maggie "Forse dovresti riconsiderare l'idea di andare da Levi."

"Non ho bisogno del fottuto terapista." alzo la voce "Sto bene quante volte ve lo devo dire? Sto. Bene."

Il resto della colazione lo passiamo in totale silenzio.
Le mie cugine sono stanche di combattere contro di me ed io contro di loro.
Tutte e tre sappiamo che questo tipo di conversazioni non portano mai a niente, ormai l'abbiamo capito.
Quando finisco di mangiare mi lavo i denti e ripasso il rossetto, dopodiché esco di casa.

Sorrido quando vedo l'auto del mio migliore amico parcheggiata proprio davanti alla porta.

"E tu che ci fai qua?" gli chiedo stupita

Generalmente, infatti, raggiungo l'agenzia in taxi poiché Jayce abita distante da me e, venendomi a prendere, farebbe solo più strada.

"Sono agitato. E so che tu non lo sei, ma arrivare insieme credo che gioverà ad entrambi." mi risponde aprendomi lo sportello per farmi salire in auto

"Jayce l'abbiamo fatto altre centinaia di volte. Mi spieghi perché ti fai sempre prendere dall'ansia?"

"Perché Margot ha detto che questa volta è più importante delle altre e..." lo interrompo

È solo successo ||Harry Styles||Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon