Naufraghi

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Orgoglio e pregiudizio

Queste due parole,nonchè titolo di una grandissima opera di Jane Austen, sono un po' lo specchio della vita, del vivere comune.

Spesso sento dire "Abbiamo litigato per via del suo sciocco orgoglio", oppure "Sono troppo orgogliosa per farlo".

Che sia in ua coppia, che sia in amicizia, che sia in qualsiasi altro tipo di relazione, in fondo lo siamo un po' tutti. Orgogliosi,si.

Dall'altro lato, l'orgoglio inteso come soddisfazione.

"Sono così orgogliosa di te", "Sei l'orgoglio della nostra famiglia", o robe simili.

Questo per dire che, nonostante vi siano due significati quasi opposti, si tratta pur sempre della stessa parola. Orgoglio.

Del pregiudizio,beh, non serve che ve ne parlo.

Lo vediamo un po' tutti i giorni.

Il senso di questa mia parentesi? Non saprei spiegartelo sinceramente.
So solo una cosa.

Orgoglio e pregiudizio sono il mare. Io e Diego i naufraghi.

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Sento un leggero picchiettarmi alla spalla.

-Ehi-

Mi giro verso l'interlocutore.

-Che ore sono?- chiedo -...e dove siamo?-

Apro gli occhi. Vedo lui, Diego, splendido nei suoi lineamenti anche appena sveglio e con un sorriso in viso così tenero da farti venir voglia di baciarlo.

-Sono le 11,30 Clara. Direi che dobbiamo alzarci, e pulire tutto questo macello-

Mi giro di scatto, rivolta a guardare la mia stanza: bottiglie vuote di vodka, tequila,e altri super alcolici a terra, insieme a bicchieri di plastica,carte e... coriandoli?

-Ma che...?- chiedo.

Improvvisamente un mal di testa atroce. Vi poggio una mano, quasi come ciò potesse alleviare quel fastidio.

-Diego mi spieghi cosa cavolo è successo?-

-Non ricordi? Ieri era la mia festa di compleanno-

-Ah già-

-Hai bevuto parecchio eh?- ridacchia.

-Mh...Non ricordo nulla-

-Non importa. Ora alziamoci però-

Annuisco e mi siedo, notando di avere il mio vestitino tutto sporco di non so cosa. Vino credo.
Ai piedi ancora le scarpe.

Mi alzo e mi incammino verso la cucina scostando ogni tanto qualche bottiglia qua e là.

In casa per fortuna non c'è nessuno. Il soggiorno è messo quasi meglio della mia camera. Che cosa strana.

Ma vabbè, non voglio più pensarci.

Prendo un bicchiere, poi una bottiglia d'acqua, e me ne verso un po'. Bevo. Poi vedo il mio ragazzo con una busta nera dell'immondizia raccogliere le cose superflue da terra. Ma non ho testa per aiutarlo,non ora, ho prima bisogno di farmi una doccia. Così vado in bagno.

Fatta la doccia e tolto il trucco super sbavato, torno in camera mia e prendo dei vestiti puliti.

Li indosso. Poi prendo l'aspirapolvere dallo sgabbuzzino, e inizio a passarla per la casa.

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Siamo in macchina, diretti verso il Bazeel per mangiare qualcosa. E' ora di pranzo.

-C'era anche Sally alla festa?!- chiedo alla vista di una foto della sera precedente.
Cavolo, non ricordo davvero nulla.

-Si, sai com'è...anche lei è parte della mia vita ora-
-Già...-

Ora capisco il motivo del mio bere senza controllo...

Per quanto le volessi bene, per quanto io mi fidi di Diego, questa situazione con lei, madre del figlio di Diego, mi mette un sacco di nervosismo.

Arrivati a destinazione, prendo la mia borsetta e scendiamo.

Mi prende la mano e ci incamminiamo verso il locale.

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Mentre mangiamo, mi viene da sorridere al pensiero di noi, qui dopo ormai 10 mesi di relazione, e nonostante tutto più innamorati che mai. Non nascondo che per dargli fiducia ho aspettato un po'. Ma in fondo non me ne pento.

-Quindi oggi dovrebbe venire tua madre?- chiede.

Oddio me ne ero completamente di menticata.

-Ah...si giusto, viene stasera per cena insieme al compagno-

-Perfetto- e sorride, incrociando le sua dita alle mie.

Improvvisamente passo dall'essere super felice a preoccupata. Diego nota ciò, tanto da esclamare:<<Ehi, andrà tutto bene. Lo capirà>>

Faccio un mezzo sorriso e non rispondo, continuando a mangiare la mia pasta.

Mia madre appena saputo che mi ero lasciata con Kevin e che ho iniziato a frequentarmi seriamente con Diego, quasi è impazzita. Il tutto al telefono, qualche mese fa. Cosa che ho deciso di fare prima che lo venga a sapere da altri. "Non puoi rubare il ragazzo a tua cugina, lei è incinta" " Sei una scostumata, una donna priva di principi. Non dovrei nemmeno definirti donna per questo""

Queste sue frasi, mi gironzolano di continuo per la testa. Non vuole ascoltarmi, nè provare a capirmi.

Ma in fondo, non è una novità, quindi non mi interessa. Il mio cuore chiama Diego, e non voglio privargli tutto questo.

L'unico a capirmi è proprio il suo compagno, che prova spesso a tranquillizare sia me che lei. E devo dire che apprezzo molto ciò.

-Per stasera cosa vogliamo preparare?- chiedo.

-Se vuoi ordiniamo qualcosa. Oppure, facciamo la lasagna. Sai che sono il re a farle-

Ridacchio. -Va bene, allora vada per quello. Ora però direi che andiamoa fare la spesa-

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Suonano alla porta. Sono i miei.

Quasi ansiosa, rimango sui miei passi respirando a fatica per il nervosismo.

Mi fermo un instante prima di aprire.

-Ciao mamma- dico con il sorriso più forzato ma allo stesso tempo naturale che riuscissi a fare.

Si avvicina il compagno per salutarmi con i due baci. Lei rimane ferma.

-Lui dov'è?- dice solamente.

-In cucina. Sta sfornando la lasagna-

-Okay...- e si avvicina per salutarmi.

-Venite pure- dico dirigendomi verso la cucina.

-Buonasera- dice Diego, vestito molto elegante e con un sorriso stampato in volto.

Porge la mano prima a Paolo, poi a mia madre, che la guarda con fare quasi disgustato.

Lui ritira la mano e mi guarda con imbarazzo.

-Okay allora accomodiamoci, la cena è pronta- esclamo, per rompere la tensione.

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