feliz navidad

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Il mese di novembre era volato; a Riverdale, si poteva sentire dall'aria il freddo di dicembre, quel freddo umido che ti trapassa l'anima, e tutti quegli addobbi natalizi che davano colore e calore al paese. Tutti aspettavano con ansia il Natale, e soprattutto le sue vacanze, ma Veronica amava quel periodo più di tutti: finalmente avevano montato il palaghiaccio e lei amava pattinare, però non sapeva con chi andarci. Chiese così a sua cugina, l'unica che conosceva abbastanza, ma rispose che già ci era andata e non voleva cadere di nuovo, beh chi poteva biasimarla.

Era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie; come sempre andò a scuola e quel giorno fu sorprendente; non si aspettava di cantare canzoni di natale in spagnolo, ma è proprio quello che accadde; che poi è anche vero che gli spagnoli sono famosi per essere "calorosi".
È stato divertente ma allo stesso tempo imbarazzante: lei amava cantare, essere una cantante era il suo sogno nel cassetto fin da bambina, perciò aveva paura che la giudicassero negativamente. Dunque, con un po' di vergogna, mimò con le labbra ma in realtà non cantò, purtroppo però l'insegnante se ne accorse.
"Lodge?!" la richiamò, "credi che io sia scema? lo sento che non stai cantando. Dai su, alzati in piedi, la prossima canzone la canti da sola!" La ragazza sgranò gli occhi e iniziò ad arrossire sul volto. Non si sentiva per niente pronta. Si alzò in piedi con le gambe tremanti, la prof.ssa schiacciò play e nella stanza iniziò a risuonare "feliz navidad". La timida ragazza iniziò a cantare a voce bassa, neanche lei poteva sentirsi, si vergognava di cantare davanti a tutti e sentiva le risatine di alcuni compagni che la mettevano ancora più a disagio. Ad un certo punto però sentì una voce che cercava di accompagnarla, così prese coraggio e alzò un po' di più il timbro ed alcuni compagni l'accompagnarono perfino durante il ritornello.

Fu davvero bellissimo e ricevette gli applausi da tutta la classe, anche l'insegnante le fece i complimenti "anche se avevo detto solo a Veronica di cantare, va bene lo stesso, grazie Cheryl per averla aiutata"

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Fu davvero bellissimo e ricevette gli applausi da tutta la classe, anche l'insegnante le fece i complimenti "anche se avevo detto solo a Veronica di cantare, va bene lo stesso, grazie Cheryl per averla aiutata".

Oh, quindi era lei a cantare, che bella voce pensò; non si girò per vedere chi fosse ad accompagnarla, poiché si sentiva troppo a disagio, anche se lo poteva immaginare nella sua mente, o forse, sperare.
Suonò la campanella "bene ragazzi potete andare, buone feste e buon natale!" disse la professoressa che ricevette in cambio un "anche a lei" ed un saluto da parte di tutti.

Veronica dunque si diresse alla fermata dell'autobus e non appena arrivò ci salì sopra. Si sedette affianco ad un posto libero, che però venne subito occupato da un ragazzo, che con timidezza chiese "posso?" e la ragazza rispose "certo" accennando un sorriso.
Il ragazzo aveva in mano un piccolo cartellone; Veronica amava l'arte, però allo stesso tempo la faceva soffrire poiché le ricordava la sua vecchia scuola, dove il disegno era praticamente alle sue fondamenta.

Quel giorno si sentì coraggiosa così cercò di attaccare bottone; "è un disegno?" chiese al ragazzo, il quale rispose di sì e lo aprì per farglielo vedere. Al di sopra di quel foglio vi era raffigurata Hogwarts con acquerelli, in bianco e nero. "Che bello" rispose "anche a me piace Harry Potter" il ragazzo continuò il discorso, poi le porse la mano e disse il suo nome, Reggie; si era trasferito qui da poco anche lui.

I due iniziarono a parlare del più e del meno e subito fecero amicizia, si scambiarono perfino i numeri

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I due iniziarono a parlare del più e del meno e subito fecero amicizia, si scambiarono perfino i numeri.
"Beh ciao, ci si vede" disse la ragazza poco prima della sua fermata "ciao Veronica" rispose il ragazzo.

Come un giorno qualunque, tornò a casa, pranzò e si mise a vedere la televisione.
Ad un tratto però le arrivò una notifica sul telefono, era di Reggie che l'aveva iniziata a seguire su instagram.
Mi chiedo come abbia fatto a trovarmi pensò, che poi iniziò a seguirlo a sua volta.
"Hey come va" le scrisse, "Bene ma come mi hai trovata? 😅" rispose la ragazza abbastanza imbarazzata, "Oh beh, conosco alcuni dei tuoi compagni di classe e mi sei apparsa tra i suggeriti di instagram".
Mh, che coincidenza.

Cuore in 40enaWhere stories live. Discover now