che giorno strano

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"Oh merda, è tardi" esclamò Veronica la mattina seguente. Erano le 7.45 e avrebbe dovuto prendere l'auto alle 8.00, così scese dal letto e si preparò in fretta e furia, uscì di casa e andò alla fermata a passo svelto.
Erano i primi di ottobre e lei già non aveva più voglia di andare a scuola, non si sentiva accolta, si sentiva emarginata, non aveva un motivo valido per andarci. Per non contare il fatto che la scuola che stava frequentando, non le piaceva neanche un po'; la scelse sua madre, il liceo linguistico, mentre prima frequentava un artistico. Due indirizzi totalmente diversi. Le davano della pazza per aver cambiato scuola, ma lei ce l'aveva fatta studiando duramente per tutta l'estate. Voleva solo essere felice e credeva che cambiando scuola sarebbe potuta esserlo veramente.
La ragazza era a pochi metri dalla fermata quando vide l'autobus passare ed iniziò a correre ma l'autista nonostante la vide, non si fermò.
Allora gli fece un bel dito medio e sentì qualcuno ridere a pochi passi da lei. Si girò e vide un ragazzo.
"Sto stronzo neanche si è fermato" disse al ragazzo.
Era abbastanza carino, lì seduto sulla panchina della fermata. Aveva i capelli rossi e gli occhi marroni.
Il ragazzo sorridendole disse "piacere, Archie" e anche Veronica si presentò e gli strinse la mano.

Il ragazzo sorridendole disse "piacere, Archie" e anche Veronica si presentò e gli strinse la mano

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"Se vuoi, posso darti un passaggio, anche io devo andare a scuola".
Non sapeva se accettare, lo aveva appena conosciuto e il suo aspetto non la convinceva ma aveva la verifica di fisica alla prima ora e non poteva saltarla altrimenti avrebbe dovuto farla la prossima volta da sola e non sarebbe riuscita a copiare. Quindi accettò.
Quando arrivarono a scuola, ringraziò il ragazzo e uscì dall'auto dirigendosi verso la scuola a passo spedito.
Entrò in classe, si mise al suo posto e fece la verifica, ovviamente copiando tutto.
Quando arrivò la ricreazione però accadde qualcosa di strano. Una sua compagna di classe le si avvicinò e le tirò uno schiaffo dicendo "stai lontana dal mio ragazzo stronza". Lei non capiva a cosa si riferisse. Davvero, non capiva, non aveva collegato subito il fatto che Archie, il ragazzo che le aveva dato un passaggio a scuola, fosse il fidanzato della sua compagna di classe Betty.
"O ma che cazzo di problemi hai?"

rispose la solita compagna di classe, quella che l'aveva difesa anche l'altra volta, e chissà quante altre ancora lo farà

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rispose la solita compagna di classe, quella che l'aveva difesa anche l'altra volta, e chissà quante altre ancora lo farà.
Le due parlarono, si chiarirono e tornò tutto come prima, ma si ritrovò gli occhi di tutti addosso e gli occhi della ragazza continuavano a fissarla con rabbia.

Cuore in 40enaWhere stories live. Discover now