Solo Due Parole

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Busso alla porta della sua camera con la mano che mi trema.
Calmati Ludovica cazzo!
Mi apre e subito mi sorride.
Posso dargli un cazzotto?
Senza dire nulla entro e lui richiude la porta.
È la seconda volta in un giorno che ci ritroviamo da soli in una camera.
Mi metto al sicuro vicino alla finestra, lontano da lui che è rimasto vicino alla porta.
Se si avvicina mi butto di sotto... Cazzo tre piani! Valuto i rischi, gambe rotte? Forse peggio, ok niente salto nel vuoto.
"vuoi qualcosa da bere?" mi chiede
Ho la salivazione a zero, non riesco a parlare e maledicendomi ancora una volta per aver ascoltato Andrea, Annuisco.
Lui va al minibar e apre una coca cola, ne versa un po' in due bicchieri.
La nostra coca cola! I ricordi si affollano prepotenti nella mia testa, io e lui in camera sua a cercare di studiare, cercare si perché finiva sempre con noi due sul letto a fare l'amore.
"posala lì per favore" riesco a dire bloccando la sua avanzata verso di me e indicando il Piccolo tavolo tra di noi.
Mi guarda sorpreso ma lo fa.
Mi avvicino quando lui è tornato al suo posto e prendo il bicchiere tornando al mio.
Sembriamo due soldati.
"Non ti mangio Lu"
No tu non mi mangi lo so, ma il problema sono io che non ti resisto.
"hai paura di me?"
Siiiiii! Perché so che mi farai altro male!
"no! Figurati se ho paura di te" mento spudoratamente
"senti Lu, quello che mi hai detto prima non è..."
Lo blocco
"no non dire altro. Io sono venuta qui solo per dirti che va bene, proviamo a ricostruire un rapporto civile di amicizia"
Lui posa il bicchiere ormai vuoto sul tavolo e si siede sul letto.
Lo guardo mentre appoggia i gomiti sulle ginocchia e si copre il viso con le mani, dopo qualche secondo se le passa nei capelli e mi guarda di nuovo.
"perché?" mi chiede
Come perché? Mi hai rotto le palle per giorni chiedendomi amicizia e ora che ti dico di sì mi chiedi perché?
"credevo che lo volessi" gli rispondo cercando di stare calma
"io non vorrei esserti amico Lu, vorrei essere il tuo fidanzato, vorrei tanto tornare a stare con te, ma non posso"
Sbatto il bicchiere sul tavolo accanto al suo, Ludovica la calma è solo un vago ricordo
"tu hai bisogno di un aiuto psicologico Leclerc! Non ti vedo da tre anni ma Cristo stai male! Senti io ti ho teso una mano, non la vuoi? Ok ciao!"
Percorro la breve distanza verso la porta ma prima che potessi aprirla lui sussurra una cosa che mi fa fermare.
"sarebbe stato meglio se non mi avessi mai incontrato, non sono riuscito a darti nulla quando avrei voluto darti tutto"
Non sono le sue parole a farmi male, quanto il fatto che Charles sta piangendo.
Lo sento anche se gli sto di spalle, riconosco perfettamente il tono spezzato, il suo tirare su con il naso. L'ho consolato tante volte, mi giro verso di lui e trovo conferma di quanto penso...
E poi commetto un gravissimo errore.
Mi avvicino a lui e mi siedo accanto abbracciandolo.
Lui si butta addosso a me come un bambino piccolo, mi circonda con le sue braccia stringendomi forte e affondando il suo viso tra la mia spalla e il collo.
Il mio cuore comincia subito a battere impazzito e non so se sogno o è l'immaginazione ma mi sembra di sentire anche il suo a contatto con me battere più forte.
Devo sciogliermi immediatamente da questo abbraccio pericoloso ma è come se fossi inchiodata su questo letto, di nuovo uno un foglio, l'altra la colla.
"va meglio?" chiedo
"ti batte forte il cuore Lu lo sento"
Ehhhhhhh ma va?
"anche a te" sussurro
"tu non sai, non hai idea di cosa sei per me"
"cosa?" gli chiedo mentre non so per quale motivo gli sto accarezzando i capelli.
"tutto, tu sei tutto per me"
Oddio!
Le sue labbra mi stanno lasciando dei piccoli teneri baci sul collo.
Mi sembra di impazzire, tutto dentro di me sta gridando di piacere
"Ludo perdonami" continua a  baciarmi lasciandomi dei piccoli morsi di passione.
Sono completamente persa, fottutamente persa tra le braccia del ragazzo che amo più della mia vita.
Non riesco più a ragionare sento solo lui, le sue labbra che hanno raggiunto le mie e mi stanno sfiorando in attesa di un mio gesto.

Si stacca dalle mie labbra gonfie per i suoi baci e mi guarda negli occhi
"ti ho sempre amato Lu"
Non riesco a dirgli nulla, sento solo due grosse lacrime scorrermi sulle guance
"Lu no! Non piangere ti prego"
A fatica, con uno sforzo estremo mi allontano da lui alzandomi.

"Cha non dovrà succedere più lo sai. Non è giusto per noi e per Giada"
"Lu ho parlato con giada la vedrò lunedì e..."
"non devi dirmi nulla Cha. È tutto ok. io sono solo una persona del passato per te.
È passato tanto tempo e forse avevamo solo voglia di rivivere per un attimo il nostro passato" sputo fuori quelle parole sapendo perfettamente che sto mentendo perché per me non è assolutamente così.
Charles scatta in piedi come una molla
"Lu non è cosi!"
"basta Charles, basta ti prego. Non posso sentirti dire queste cose lo capisci? Tu sei sempre stato parte di me, quella parte a cui io non so rinunciare ma che tu mi hai obbligato a fare. Hai trovato una ragazza che ti fa stare bene e se tu sei felice sono felice anch'io per te. Ci sarò sempre per te lo sai, ma non posso continuare a farmi male"
"Lu dammi la possibilità di recuperare, ti ho già detto che ho già detto a giada che..."
Lo interrompo, ho i nervi a pezzi e sento di stare per crollare.
"ti ho sempre amato Cha"

Gli do un ultimo bacio sulle labbra e mi avvio quasi correndo verso la porta nascondendo altre lacrime  di dolore
"dove vai? Lu fermati per favore! Resta qui con me"
Di spalle per non farmi vedere gli dico l'ennesima bugia
"devo andare da Max mi sta aspettando per cena. Ci vediamo domani alla conferenza stampa Charles"
Mi chiudo la sua porta alle spalle correndo in camera di Max.

"Max! Apri ti prego!"
Lui apre la porta e mi vede, gli occhi rossi, le labbra gonfie. Mi sposta i capelli dal collo e nota i segni sul collo.
"Entra baby, ordino della tequila e chiamo Daniel"

The Game Of Love Where stories live. Discover now