Fotografie

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Il viaggio di ritorno in aereo è stato molto silenzioso per me. Max e Daniel hanno provato a farmi ridere in tutti i modi ma io non ce l'ho fatta. Max aveva mollato e per il resto del volo mi aveva tenuto per mano senza dirmi più nulla. Avevamo accompagnato a casa Daniel e una volta soli sotto casa mia mi aveva parlato

"ludo vado a casa, mi sistemo e vuoi che torno da te?"
"no Max hai già fatto tanto, non ti preoccupare starò bene"
"ci vediamo domani?" mi aveva chiesto
"si certo" gli avevo dato un bacio sulla guancia ed ero salita in casa.
Avevo lasciato la valigia vicino la porta e mi ero buttata così come ero entrata sul letto, lasciando che il telefono continuasse a vibrare sotto l'attacco dei continui messaggi di Charles.
Dopo qualche ora in queste condizioni mi ero alzata e cercando di rilassarmi mi ero messa a sistemare un po' ancora alcuni scatoloni che erano rimasti.
Ormai era notte fonda, l'orologio in cucina segnava le tre e di dormire non se ne parlava proprio.
Avevo trovato dei vecchi album di fotografie. Li avevo numerati, erano 6.
Li sfoglio partendo dal primo, non esiste una dannata foto in cui io non sia insieme a Charles.
Il sesto album è per metà vuoto. L'ultima foto inserita è del giorno della mia partenza per Trieste, io e lui abbracciati davanti casa, foto che ci aveva scattato mio padre.
Nella pagina seguente avevo messo una lettera, l'avevo dimenticata! Era la lettera che mi aveva scritto Charles e che mi era arrivata a Trieste circa due settimane dopo il mio arrivo all'università.
La apro e la rileggo

Lu, sei partita da pochi giorni e io già mi sento perso. Qui tutto mi parla di te, ti vedo in ogni angolo di casa e della città. Ieri sera sono uscito di casa e stavo per entrare in casa tua come sempre. Tuo padre mi ha sentito e deve aver capito. Mi ha offerto una cioccolata calda e mi ha permesso di dormire in camera tua. Mi manchi. Tra una settimana sarò da te e non vedo l'ora. Ti amo Lu, ti amo da sempre, ti amo oggi, ti amerò domani e ogni giorno della mia vita. Finisci presto i tuoi studi perché quando tornerai non ti lascerò andare via mai più.
Tuo, Cha

Richiudo la lettera rimettendola nell'album. Le cose sono andate diversamente. Sistemo gli album nella libreria e mi metto sul divano a tentare di guardare un film. Poco dopo l'inizio crollo addormentata.

Mi sveglio solo perché il campanello di casa non smette di suonare. Guardo la scatola elettrica posta sopra la porta. Non ho una scala e una sedia non è sufficiente per arrivarci altrimenti avrei staccato i fili elettrici isolando il campanello.
Mi Alzo e guardo dallo spioncino, vedo una busta di cartone che l'intruso sta volutamente mettendo davanti il Piccolo spioncino.
"dai Ludo lo so che vedi e mi senti, ho sentito i passi. Siamo noi!"
Riconosco la voce e apro
"cristo che brutta faccia che hai!"
"ah grazie e buongiorno anche a te Max"
"buongiorno tesoro" Daniel mi da un bacio e aggiunge
"faccio il caffè, I cornetti li abbiamo già presi"
I miei due angeli!
Facciamo colazione insieme mentre cercano di convincermi ad andare con loro.
"se mi dite dove posso pensarci"
"Non devi pensare, devi agire! Vai a lavarti e cerca di coprire quei segni sotto gli occhi" mi dice Daniel
So che con loro due non riuscirei mai a vincere e poi non ho voglia di discutere. In silenzio entro in bagno e mi preparo.

Quando esco li trovo seduti a guardare la televisione che era rimasta accesa dalla notte
"pronta" gli dico e loro si voltano alzandosi subito
"ora mi dite dove andiamo?"
"porto"
"perché?"
"un bel giro lontano da Monaco in barca" mi risponde Max
Si mi farà bene allontanarmi un po'. Prendo il telefono, guardo le notifiche e sbruffo
"lui?" mi chiede Daniel
Annuisco leggendo soltanto gli ultimi due messaggi

"Lu perdonami, non ero io"

"ti prego scusami, non so perché ho detto quelle cose o meglio lo so, perché sono geloso. Rispondimi"

Clicco la spunta segna come letto per tutta la conversazione, spengo il cellulare e lo metto in borsa.
"andiamo?" chiedo ai due miei amici e usciamo di casa per una giornata lontano da tutto e specialmente da tutti.

~~~~~~~~~~

"quanti messaggi le hai scritto?"
"ma che ne so Marta, tipo 30?"
"risposte?"
"zero Riccardo, zero. Mi sarei accontentato di un vaffanculo credimi, il suo silenzio mi fa più male"
Continuo a correre sul tapis roulant in mezzo ai miei due amici.
"certo che se avessi tenuto chiusa quella Boccaccia Charles"
"credi che non avrei voluto richy?"
"sempre dopo però! cazzo Charles ora che vuoi fare?"
"la vedrò venerdì a casa per la festa di Lorenzo e proverò a parlarci"
"speriamo che le sia passata allora ma conoscendo Ludo la vedo dura"
Annuisco in silenzio, Riccardo ha ragione le ho detto cose allucinanti, le ho urlato in faccia senza nemmeno riflettere. Ora non vuole parlarmi e non posso neanche darle torto. Corro su questo tappeto e davanti a me vedo l'immagine di ludo tra le braccia di Max. Rivedo il loro bacio, lo rivivo come se fosse successo ora e ho di nuovo quella sensazione di dolore al cuore.
Spengo la sessione e scendo dal tappeto, chissà dov'è ora.
"Marta tu sai dov'è vero?"
Le chiedo mentre prego che mi dica che è a casa da sola.
"si"
Solo si, ecco la risposta di Marta e capisco immediatamente che il suo monosillabo nasconde altre parole che non vuole dirmi per evitarmi di stare male.
Ma dai facciamoci Male Charles, te lo meriti coglione!
"è con Max vero?"
"c'è anche Daniel però" mi risponde cercando di alleggerire la cosa
"come se questo mi facesse sentire meglio"
Mi Alzo per andare a farmi la doccia.

"e ora dove vai?" mi chiede Riccardo
"devo vedere Giada tra poco"
"sei pronto?"
"si almeno per questo si"
"buona fortuna amico"
"ne avrò bisogno ma con tutti i casini che ho combinato la dea bendata avrà deciso di sfancularmi anche lei"

Lascio i miei due amici e deciso vado da Giada, devo rimettere a posto le cose, devo essere completamente sincero, essere onesto, non posso più continuare così.

The Game Of Love Where stories live. Discover now