Happy B-day Lore

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Come al solito mia madre e Juliette, la madre di Ludo, hanno fatto un capolavoro. Il giardino è splendido. Siamo tutti qui. Io, Arthur e Lorenzo stiamo brindando da soli come da tradizione nel vialetto di casa, mi sento parecchio nervoso, anche se ovviamente è in ritardo, so che arriverà e sinceramente non so proprio come andrà. Sono giorni che non la vedo e non la sento, le ho lasciato del tempo sperando che potesse perdonarmi. Certo è che non sono stati giorni facili per me immaginandola sempre con Max. La gelosia che provo mi sta consumando.
"Charles ci sei?"
Scuoto leggermente la testa come se volessi farmi uscire quei pensieri sbattendoli lontano
"scusa Arthur, dicevi?"
"ti stavo dicendo che è arrivata, sta parcheggiando e se tu smettessi di fissare quel muretto immerso in non so quale cazzo di ricordo, già saresti da lei"
Gli mollo al volo il bicchiere e sotto lo sguardo divertito dei miei fratelli volo per il vialetto.
La guardo cercare di parcheggiare sulla strada tra la mia macchina e quella del padre. Non è mai stata brava nei parcheggi, praticamente lascia sempre la macchina di traverso metà nel parcheggio e metà che invade la carreggiata, anche stavolta è così.
Al quarto tentativo mi avvicino e busso al finestrino.
La vedo sorridere abbassando lo stereo e facendo scendere il vetro.
"serve aiuto signorina?"
Cerco di essere il più normale possibile
"ciao Charles, no no ho parcheggiato va bene così"
"dai Lu no che non va bene e lo sai"
"è che questa macchina ha lo sterzo troppo duro e fare manovre è impossibile"
"dai spostati Lu, ci penso io"
Apro lo sportello e salgo mentre lei scavalca e si mette nel posto del passeggero.
"grazie"
Faccio retromarcia e mi fermo girando il volante
"il servosterzo va bene"
"dici eh?"
Rido, lei mi guarda e poi finalmente ride anche lei
"tregua?"
"tregua"
Per il momento va bene così, un piccolo passo in avanti.
In una manovra la macchina è perfettamente parcheggiata.
"voilà madame"
"ti odio leclerc" mi dice sbruffando
"io no" le rispondo guardandola incatenando i miei occhi ai suoi.
"Cha... Io..."
"andiamo ora Lu, c'è tempo per parlare un po' dopo"
Scendiamo insieme, sto per raggiungerla quando lei apre il portabagagli e tira fuori una valigia.
La guardo con un'aria interrogativa, so da Lorenzo che sarebbe partita martedì per Barcellona, oggi è venerdì.
Lei nota che sto guardando la valigia
"parto dopo la festa Cha, vado via per qualche giorno"
Cazzo, ho poco tempo allora.
"Lu perché?"
"ho bisogno di riflettere un po' Cha, ho bisogno di stare il più possibile lontano da Monaco ora"
Sto per parlare quando lei vede Lorenzo e corre verso di lui saltandogli in braccio
"auguriiii grande capo!"
"grazie piccola mia, è bello vederti!"
Non mi resta che prendere quella dannata valigia e raggiungerli.
Cazzo! Cazzo! Cazzo!

Il pranzo è delizioso come sempre, le nostre due famiglie è come al solito se fossero una. Non c'è stata una sola ricorrenza che abbiamo passato separati, come se ci fosse un tacito accordo, sempre tutti insieme nelle stagioni fredde in una delle due case, in quelle calde in uno dei due giardini.
Come se tre lunghi anni non fossero passati, io e Ludo ci ritroviamo ai nostri posti, seduti vicini come sempre.
La sua presenza qui vicino a me mi fa sentire il re del mondo.
Da dove sono seduto ho di fronte a me la finestra della sua camera, sono minuti sani che la fisso ripensando a quante volte l'avevo fissata da casa mia, prima del nostro primo bacio e anche dopo, quando aspettavo un suo gesto dal vetro per poterla raggiungere.
"a che pensi?" mi chiede all'improvviso
"alla tua camera"
"eh già" mi risponde malinconica
Ci pensa anche lei?
"sai Lu, quando sei partita sono rimasto quasi ogni pomeriggio a fissarla sperando di vederti affacciata. Una volta di notte tuo padre mi ha permesso di dormire in camera tua"
"si lo so Cha, ho ritrovato giorni fa la lettera che mi avevi scritto dove me lo raccontavi"
"l'hai tenuta Lu!? Davvero?"
"ovvio! Tu sei stato importante per me, conservo tutto della nostra storia"
"Non parlare al passato ti prego, mi fa male"
Apre la bocca per dire qualcosa ma di nuovo veniamo interrotti, cazzo.

"Charles, Ludovica andate da Lorenzo e Arthur, fatevi una foto con la torta" ci dice mia madre
Tempismo perfetto mamma.

Ci avviciniamo ai miei fratelli e ci abbracciamo tutti e quattro davanti la torta di compleanno.
Tengo ludo stretta a me, incollata al mio fianco, all'inizio lei non mi abbracciava, poi mi ha circondato la vita con il braccio insinuando la mano nella tasca posteriore dei miei jeans.
L'ha sempre fatto, mi sembra di tornare indietro nel tempo, sento di nuovo il suo tocco, le stesse sensazioni, gli stessi brividi. Mi volto a guardarla, è talmente vicino a me che quasi le sfioro il naso. Quanto vorrei baciarti Lu, Dio solo sa quanto!
La foto è stata scattata, Arthur e Lorenzo si sono sciolti dall'abbraccio, i nostri genitori stanno facendo finta di niente mentre noi due siamo rimasti così, immobili, occhi negli occhi. Parla Charles! Parla ora cazzo!
"Lu, ho incontrato Giada giorni fa e..."
"ah si ecco! Giada!" toglie la mano e si allontana da me
"come mai non c'è?"
"ecco Lu, finalmente ho..."
"Charles ti sta squillando il telefono!" mi dice mia madre
Interrompendoci di nuovo
Se la imbavaglio per un po' sono un figlio di merda? Penso.

Vado a prendere il telefono è Riccardo.
"ehy amico ci hai parlato?"
"se non avessi chiamato forse si"
"scusa! Vabbè dai parlaci"
"fosse facile, sembra una congiura ogni cinque minuti ce qualcuno che ci interrompe"
"insisti, rapiscila se necessario ma fallo!"
"ci sentiamo dopo"

Juliette mi mette in mano il piatto con una fetta di torta.
"grazie Juliette"
"Charles tu sai che ti voglio bene come un figlio no?"
"si certo"
"dimmi che succede a Ludo per favore, so che non sta bene, è triste anche se vuole nasconderlo"
"Juliette ti prometto che passerà presto, credimi. Dov'è ora Ludo?"
"è andata in bagno mentre eri al telefono, sono venuti a prenderla"
Cosa??? Chi?
Ripasso in fretta il piatto a Juliette, inghiotto veloce il pezzo di torta che ho in bocca e Scatto come un felino in casa.
Appena varco la soglia della porta finestra lei è uscita dal bagno e si sta mettendo il giacchetto, non è sola.
"ehy Cha, stavo venendo a salutarvi"
"parti ora?" le chiedo ma mi risponde l'altro
"si Charles partiamo tra un paio d'ore. Ci vediamo in pista allora"
"contaci Max" sibilo tra i denti.
Cerco di trattenermi, non voglio fare una scenata adesso.
Vado da Ludo, la prendo per un braccio allontanandola per un momento da Max
"Lu devo parlarti di una cosa importante. Promettimi almeno che quando arrivo a Barcellona possiamo parlare da soli. Solo questo ok?"
"d'accordo Cha, te lo prometto"
Le do un bacio sulla guancia
"attenzione a Barcellona" le dico

La vedo uscire di nuovo in giardino accompagnata da Max. Saluta tutti abbracciandoli e io mi avvicino al mio rivale
"sarà meglio che non ti azzardi a sfiorarla Max credimi"
"nervosetto Charles?"
"non scherzo Max, giù le mani dalla mia Ludo"
"altrimenti?"
"ti sbatto a muro alla prima curva domenica"
"tu provaci"
"Max sono serio guarda i monumenti, ingozzati di paella ma non toccare Lu"
"ti do una notizia Charles, odio il pesce"
"la paella la fanno anche con la carne"
"preferisco un altro tipo di carne io"
"Non la sua, ti ho avvisato"

Ludo ci raggiunge mettendo momentaneamente fine alle nostre minacce. Le Sorrido e lei mi abbraccia
"ci vediamo presto Cha"
"ricordati quello che ti ho detto Lu"
Annuisce e poi con Max che le mette un braccio intorno e con l'altro trascina la sua valigia, si incammina verso una macchina che li sta aspettando con il motore acceso.

Sento gli sguardi degli altri su di me, mi giro a guardarli e vedo Lorenzo che mi sventola una bottiglia di rum.
Si Lore, mi serve qualcosa di forte ora.

~~~~~~~~

"ehy me ne stavo andando!" "scusa Ric. Tutto ok baby?"
"si si tutto ok, andiamo pure. Che ti stava dicendo Max?"
"di tenere le mani apposto e consigli su cosa mangiare a Barcellona" mi risponde ridendo
"cioè?"
"è solo tanto geloso Daniel, se il mio istinto non mi inganna tra poco succederà qualcosa"
"vi prego ragazzi per ora non parliamo di Charles, godiamoci questi giorni ok?"
"agli ordini baby" mi dice Max porgendomi una mano dal sedile davanti che gli stringo.
"Barcellona arriviamo" esclama Daniel

The Game Of Love Where stories live. Discover now