🌜Lettera di Chandra🌛

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Caro sconosciuto,

negli ultimi giorni ho pensato molto alle tue parole.
Ho pensato alla mia fenice. E, a volte, anche alla tua.

Lo ammetto, cerco sempre di capirti attraverso le tue parole, di farmi un'idea del tuo carattere, della tua faccia, ma sembri così indecifrabile.

Mi consoli, sei carino, poi finisci le lettere in un modo così brusco, come se tutte le parole scritte in precedenza non fossero state dettate dalla tua mente. Sembri quasi in conflitto con te stesso.

Sto diventando un peso anche per te?

Nonostante tutto, voglio che tu sappia che ho fatto tesoro del tuo racconto e mi dispiace enormemente per il tuo cagnolino. Immagino tu abbia sofferto molto...

Anche io ho un ricordo bello di mia nonna. Mi piacerebbe raccontartelo, così sai anche tu qualcosa in più su di me.

Da piccola mi piaceva fare giardinaggio con lei. Un giorno mi regalò una piantina, la chiamai Fiocco di neve. Aveva bellissimi petali bianchi e un profumo delicato. Quando chiudevo gli occhi, sentivo il profumo della primavera ovunque intorno a me. La mente mi faceva viaggiare attraverso il cielo cristallino, tra ciuffi candidi e frecce dorate. Sotto di me un letto verde coperto da colori variopinti.

Mia nonna, quel giorno, mi disse: "Quando ti prendi cura di una cosa, doni inconsapevolmente per sempre una parte di te, ci lasci il tuo amore, la tua genuinità. E non importa se questa piantina un giorno morirà, ogni volta che vedrai un fiore dai petali bianchi, ti sfiorerà la mente questo ricordo, e tra quei petali vedrai me e te sedute qui, con le mani sporche di terriccio e gli occhi pieni di gioia."

E ha ragione.

L'altro giorno sono passata davanti ad una casa un po' spenta, ma dal giardino curato. Ho sbirciato a lungo, poi ho notato dei bellissimi fiori bianchi vicino alla staccionata.

So che non avrei dovuto farlo, in fondo era un propietà privata.

Ma io mi sono abbassata per prenderne uno. Ho sentito il suo profumo racchiuso tra i petali, ho visto quel ricordo danzare davanti ai miei occhi.
Poi la magia si è spezzata. Davanti a me si è presentata una delle persone che...

Ecco, non so come definirlo. Non ti ho mai parlato di lui, si chiama Sasha.

Sicuramente lo conosci. Diamine, lo conoscono tutti in quella scuola. Impossibile che tu non lo abbia incontrato almeno una volta.

Pensi anche tu che sia leggermente antipatico? Arrogante? Silenzioso?
Il suo essere indifferente è così insopportabile, a volte. E mi chiedo perché. Perché dovrebbe importarmi?

Non è quel tipo di indifferenza che ti fa storcere il naso, hai notato? O forse sto analizzando troppo le persone?

Non lo so, ma ho capito una cosa. Non ci riescono in molti a guardarlo negli occhi. Persino io a volte faccio fatica. Ma ecco, quel fiore apparteneva a lui. Mi sono ritrovata davanti i suoi occhi all'improvviso. È successo tutto così in fretta, che mi ha lasciata a corto di parole. Mi sono sentita una ladra. Poi... i suoi occhi, diamine. Schegge di ghiaccio a perforarmi la pelle.

E so che non dovrei parlare di lui, ma voi due avete stimolato la mia curiosità. E non sono una ficcanaso, come mi definisce Sasha. Tu cosa ne pensi? Lo sono?

A volte, quando ripenso alle tue lettere, mi viene in mente lui. Ho visto la notte intagliata nel suo sguardo; sprazzi di tenebre a costellare il suo volto, frustoli di stelle a fissarmi quando io stessa cerco di restare nascosta nell'oscurità. I suoi occhi sono così.

Lui ha mai guardato te? Anzi no, ti ha mai fissato? A me fa venire voglia di sfumare via in un lampo.

Che questo rimanga tra me e te, comunque. Ultimamente mi parla di più, ed è strano. Non parla mai con nessuno, a parte il suo migliore amico.

Oh, lui...

A differenza di Sasha, lui ha qualcosa di veramente speciale. Sembra una di quelle persone che vorresti conoscere, perché sai che non ti capiterà la stessa opportunità due volte. Ha lo sguardo dolce, quando si rivolge a me è sempre così gentile...

E tu? Tu sei come lui?

O sei come Sasha?

Vuoi essere anche tu invisibile agli occhi degli altri? Oppure sei semplicemente introverso?

Quando mi vedi nel corridoio della scuola, cosa pensi di me?

Hai mai sentito il desiderio di parlarmi faccia a faccia, come se niente fosse? Lo farai mai?

Pensi sia stupido avvicinarsi a qualcuno, per poi avvicinarsi a qualcun altro?

Sì, so che è brutto da ammettere, e mi riferisco ad usare una persona.

Non fraintendermi, non l'ho mai fatto. Ma questa volta forse c'è qualcuno che mi interessa, che ha attirato la mia attenzione.

Pensi sia stupido?

Sei diventato il mio compagno di sfoghi. Certo, so che non durerà in eterno, ma... voglio solo dirti che mi hai regalato non so quanti giorni in più di vita; che a volte non mi reco sul tetto per buttarmi, ma per trovare una tua risposta.

Grazie di aver illuminato il mio cielo di notte. Quando sarà tutto finito, spero di regalarti uno scorcio di luna.

Al momento sei il mio segreto più bello. Spero sia così anche per te.

Quando tutto va male, penso al nostro scambio di lettere e sorrido.

La mia fenice è ancora qui... e ti ringrazio, perché se è ancora viva, è anche grazie a te.

Attraverso le tue parole fai vivere dentro di me ciò che pensavo fosse ormai morto.

Magari un giorno la mia fenice e la tua si incontreranno.

Magari io sarò cenere e tu un semplice delicato battito d'ali.

Un bacio dall'altra parte della lunaKde žijí příběhy. Začni objevovat