26. Sei un traditore!

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I'm scared
I've never fallen from quite this high
Fallin' into your ocean eyes

-Billie Eilish, Ocean Eyes


«A cosa pensi?», chiede mia madre, i miei occhi sono fissi sul bicchiere d’acqua sul tavolo.

«A niente di che», forzo un sorriso e distolgo lo sguardo, mordendomi l’interno della guancia. Vorrei dirle la verità. Vorrei dirle che l’ho vista, ma non ho il coraggio. La morsa allo stomaco si intensifica mentre il suo sguardo scrutatore mi scivola addosso.

«Ieri pomeriggio sei andata al cinema», mi guarda di sguincio e posa le mele sul centrotavola. «Non mi hai nemmeno detto con chi. Ormai esci senza dire più niente a nessuno», appoggia entrambi i palmi sul tavolo e sospira profondamente. «Sono tua madre, Chandra. Vorrei sapere almeno con chi sei uscita ieri.»

Non ti riguarda, vorrei dirle.

«Con Bonnie e Riley» rispondo e afferro una mela gialla, mordendola. Sento il succo colare all’angolo della bocca. Afferro un fazzoletto e mi pulisco. Mia madre segue ogni mia mossa.

«Che strano! Eppure mi è sembrato di averti vista insieme ad un ragazzo. Anzi, non un ragazzo qualsiasi. Non è il figlio dei Baker?», appena lo dice poso con forza la mela sul tavolo e mi alzo in piedi. Sentirlo nominare da mia madre è doloroso. Lo ha detto come se stesse parlando di un delinquente qualsiasi.

«No, no, no ragazzina!», solleva un dito intimandomi. «L’hai fatto una volta, due, tre, adesso basta! Sono tua madre e voglio sapere che tipo di gente frequenta mia figlia. Hai un ragazzo? Sono contenta per te, tesoro. Perché non me lo presenti? Sappi che non stai facendo una bella figura nascondendomi le cose e mentendo spudoratamente mentre mi guardi negli occhi.»

Sento il sangue rovente fluire nelle mie vene fino a farmi andare a fuoco la faccia.

«Parli proprio tu?», grido avvicinandomi a lei con aria quasi minacciosa. «Tu sei una bugiarda, mamma. Tu lo sei, cazzo! Papà probabilmente si sta rivoltando nella tomba per colpa di tutte le cazzate che fai uscire da quella dannata bocca!»

Mia madre mi fissa inorridita. Non sa cosa dire, quindi rimane immobile appoggiata al frigorifero con le braccia conserte. Batte lentamente le ciglia piene di mascara, gli occhi si riempiono di lacrime, ma su di noi continua a giacere un velo di silenzio.

Un’ondata di imbarazzo serpeggia tra i nostri sguardi, lei si passa una mano tra i capelli biondi. «Un giorno, Chandra, capirai...»

«Capirò cosa?»

Si asciuga rapidamente una lacrima e mi guarda di sfuggita. «Chi era davvero tuo padre.»

Cosa significa?

Fisso la sua schiena rigida mentre esce dalla cucina con i pugni serrati lungo i fianchi e a passi piccoli e svelti. Il mio sguardo si sposta lentamente sulla foto di famiglia appoggiata sulla piccola mensola.

A grandi falcate raggiungo mia madre. Sta salendo le scale senza alcuna fretta. Sembra esausta.

«Sai cosa?», grido alle sue spalle. La rabbia mi incendia gli occhi. «La verità è che io, mamma, non sono più come prima. E tu questo non riesci ad accettarlo! Chandra è morta!»

Si ferma e stringe in modo ferreo il corrimano di legno. Gira la testa verso di me a rallentatore. Il mento inizia a tremarle. Poi scende rapidamente e mi punta il dito contro il petto. «Aspettavo che lo dicessi! Non volevo credere alle parole di Ruth. Diamine, non lo volevo, Chandra!»

«Ruth?», chiedo, accigliandomi. Sento una voragine all’interno del petto, le mani iniziano a sudare.

«Tua sorella, l’altro giorno, me ne ha parlato. Mi ha raccontato della tua rabbia repressa, del fatto che non riesci ancora a superare la morte di tuo padre, della tua voglia di morire, Cristo!», scoppia in lacrime e nasconde il viso dietro i palmi delle mani.

Un bacio dall'altra parte della lunaWhere stories live. Discover now