-4- La donna di nessuno🔥

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Pov Samuele

Da quando è entrata in bagno sono passati più di 40 minuti e la mia pazienza ormai sta esaurendosi. Dopo aver passato i primi momenti seduto sul divano ho incominciato a spazientirmi e ho camminato su e giù fermandomi varie volte davanti alla porta dietro la quale si nasconde Demetra senza riuscire a bussare.

Le preparerò un the caldo e continuerò con l'interrogatorio, so che è scossa e confusa, ma cerco di allontanare la mia coscienza che, con una vocina insopportabile, tenta di ricordarmi tutti gli anni passati fianco a fianco. Voglio a tutti i costi sapere di chi è e chi mi sto tenendo in casa. Potrebbe essere un vero pericolo.

Sento la porta aprirsi di poco e la immagino spingere fuori la testa avvolta dal turbante intenta a cercarmi.

"I tuoi vestiti sono lì" la informo senza voltarmi. Voglio dare ai suoi occhi altro tempo per far andare via il rossore. Per quanto ci abbia provato i suoi singhiozzi sommessi hanno oltrepassato i muri e sono arrivati fino a me.

Tutti i sentimenti che avevo provato per lei quando eravamo piccoli stanno tornando prepotentemente dal momento che l'ho vista e le ho studiato le labbra. Anche se qualcosa in lei è decisamente diverso e voglio capire di cosa si tratta.

"Ehm... solo questo?" la sua voce si incrina un poco finendo la frase e io sorrido compiaciuto dandole ancora per un attimo la schiena.

"Sì madame solo quello" mi volto con un ghigno soddisfatto e per poco il sorriso mi muore sulle labbra.

La maglia che le ho fatto trovare fuori dalla porta le arriva a metà coscia e ha dovuto risvoltare più volte le maniche per potersi vedere le mani.

Non pensavo potesse togliermi il fiato vederla così e probabilmente non aiuta il fatto che tutto il sangue del mio corpo sembra essersi dato appuntamento nella stessa zona.

Con movimenti meccanici la raggiungo e le porgo la tazza colma del liquido ambrato per poi stravaccarmi sul divano per fare in modo che i pantaloni della tuta non si tendano stile tenda da campeggio.

Come se volesse farlo apposta Demetra si avvicina a me con passo felpato e riprende posto sul divano a pochi cm da me.

"Grazie per il the" mormora prima di soffiarci sopra e appoggiare le labbra al bordo della tazza.

Le lascio qualche minuto per godersi la sensazione di calore e distolgo lo sguardo dal suo profilo. Devo pensare ad altro se voglio che questa fastidiosa erezione molli l'osso. Ma cosa? Ho una ragazza molto seducente seduta accanto a me e per di più è mezza nuda... No così decisamente non sto migliorando la situazione.

"Di chi sei?" l'ho presa alla sprovvista. Lo so anche se non la sto guardando.

"Perché vuoi proprio saperlo?" le tremano le mani e se ne porta una al viso probabilmente per pizzicarsi il labbro inferiore com'era solita fare.

"Non ti ho concesso di farmi domande"

Lei posa la tazza fumante sul tavolino davanti al divano e si volta verso di me piegando una gamba contro i cuscini per poi prendermi le mani tra le sue che sono ghiacciate.

"Ti prego!" piagnucola stringendole con più forza "ti prego Samuele, non farlo"

Sono costretto a guardarla in viso e noto con piacere che il the deve averle fatto bene, il viso ha ripreso colore e le labbra sono ancora più rosse.

"Dimmelo" anche se è visibilmente scossa e so che dovrei usare un tono più dolce non ci riesco, mi comporto sempre così e quasi mi dispiace di non saper fare altrimenti.

"Ti prego, fallo per la nostra vecchia amicizia, farò tutto quello che vuoi ma ti prego non chiedermelo"

"Per prima cosa non ti riconosco come mia amica, secondo non penso che vorresti fare quello che ti chiederei e terzo, per me sei solo una donna fuggita al proprio marito che si è liberata del suo bracciale identificativo e che ora mi prega di non rimandarla dal suo legittimo padrone" dopo le mie prime parole è sbiancata e ha levato velocemente le mani dalle mie.

"Potresti mettermi alla prova per ciò che vorresti chiedermi... e poi l'hai detto tu. Non ho il bracciale, per te potrei anche non essere una fuggitiva... potrei..."

Samuele mi guarda divertito mentre cerco un aggettivo che possa descrivermi meglio

"Potrei essere la donna di nessuno"

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