-20⭕️- Derek🔥

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L'umore di Samuele è paragonabile a quello che mi procurava l'arrivo della sindrome premestruale, è irascibile e terribilmente lunatico. L'unica differenza dai miei ormai passati sbalzi d'umore è la mancanza delle lacrime isteriche o intense, ma intense intense, tipo fiumi in piena.

Fortunatamente ha avuto la decenza di riprendersi per passare intensamente la nostra prima notte di nozze, ma da allora avrei bisogno di un bollettino che mi tenga costantemente aggiornata sulle sue previsioni.

L'occhio mi cade sui borsoni mezzi vuoti cacciati sotto il tavolo di legno, purtroppo per un motivo o per l'altro, ancora non abbiamo trovato il momento buono per fare i bagagli e andarcene. Un senso di impazienza mi si insinua nel colletto del maglione e striscia sotto pelle facendola prudere.

Strofino le mani nel tentativo di darmi sollievo e allungo il collo prima a destra e poi a sinistra ma non sembra funzionare, il pancione pesa sempre più e un altro brivido di nervosismo mi attraversa dalla testa ai piedi.

Sarà giusto liberarmi di questa creatura e darla in pasto al mondo?
Sarà giusto sentirmi meglio quando me ne sarò disfata?
Mi sentirò meglio?

Di certo non l'abbandonerò in mezzo ad una strada... Nicola mi ha fatto intendere che tra lui e Samuele ci sia già un piano in vista dell'imminente nascita.

Ero seria, sicura e sincera quando le parole hanno anticipato i pensieri e affrettato le decisioni?

SI'

Lo ripeto più volte e lo tengo bene a mente. La decisione che mi aveva portata a decidere di lasciarmelo alle spalle si rinnova ogni volta che i pensieri ritornano al mio ex marito, Derek.

La sua faccia odiosa dal ghigno sprezzante si rifà viva nell'esatto momento in cui l'unica porta che da all'esterno si spalanca con un boato.

"Sam ma che caz..." ma quando mi volto in direzione della porta, una tra le sberle più potenti che avrebbero mai potuto essermi date, mi colpisce la faccia e mi fa addirittura perdere l'equilibrio mentre un cielo di stelle e costellazioni mi offusca la vista.


"DEREK?" urlo ansimando sconvolta "NO, tu, tu come hai..." ma vengo zittita subito con un altro violento schiaffo.

Altre due ombre si insinuano nel piccolo capanno che sembra restringersi di secondo in secondo, sento il soffio della salvezza.

"Sam..." mugolo.

"No cara moglie, il mio nome è Derek, o ti sei dimenticata così presto di me?" l'uomo si guarda attorno prima di riconcentrarsi su di me "ti sei trovata un bel posticino. La casetta dei sogni eh?"


"Non ti permettere di toccarmi così!" ringhio tra i denti, la collera mi fa tremare più della paura "non hai il diritto di farlo e sei pregato di non farti passare come mio marito"

Sul suo viso diverse emozioni si affollano in rapida successione mutandone la fisionomia per poi prorompere in una fragorosa risata.

"Vuoi dirmi che hai già trovato marito mia cara? Ah sì ora vedo il bracciale. Elegante... Tiffany?"

"Spiritoso... è vero! Puoi controllarlo" allungo il braccio verso di lui ritrovandomi a pregare per la prima volta in vita mia.

Posso davvero fidarmi dell'abilità Samuele? Delle sue conoscenze? E' riuscito a registrare con successo il mio bracciale?

Un cenno del capo del mio ex marito fa avanzare una guardia nella stanza che ingabbia il mio polso e ci avvicina uno scanner nero che emette un bip

Degli interminabili secondi mi separano dal momento della verità.

"Dice il vero"

I miei polmoni hanno di nuovo la libertà di espandersi, Sam ha fatto tutto nella maniera giusta.
E' andato tutto bene!

"Ora è la signora Deana. E' legata ad un tale di nome Nicola"Il mio cuore ha tempo per spezzarsi e rimettere insieme i pezzi e ricominciare daccapo almeno altre 15 volte.

Nicola?! Sono legata a Nicola?
Perché non a Samuele?
Ci deve essere stato sicuramente un errore.

Clamoroso ma un errore, questo è certo. Non può essere diversamente.

"D-Deana?" sussurro portandomi la mano al petto. Il cuore mi uscirà dalla bocca se non fermerà la sua corsa.

"E' stata una sorpresa per te come lo è stato per me?" ironizza.

"N-non.."

"Non occorre che t'inventi una scusa, non ce n'è bisogno e non m'interessa. Sono arrivato fin qui per un motivo ben preciso e non me ne andrò finché non avrò portato a termine tutto quanto, anzi" prende un bel respiro e alza un sopracciglio abbozzando un sogghigno "finché TU non l'avrai portato a termine" conclude.

"Di cosa stai parlando Derek? Che cosa potrei portarti a termine io?" la mia mente lavora veloce, rapidi come si formano, i pensieri vanno ad attorcigliarsi assieme ai dubbi, confondendomi.

"Da quanto sei sposata amore mio?" Derek si guarda attorno nella piccola stanza palesando, senza problemi, il disgusto che la visione gli suscita "da quanto tempo di prendi cura di questo incantevole nido d'amore?"

"L'unica cosa che devi tenere bene a mente è che sono sposata, nuovamente, perciò nessuna pretesa che potrai avanzare nei miei confronti verrà accolta. Nessuna!" enfatizzo più che posso l'ultima parola cercando allo stesso tempo di confortarmi con questo pensiero.

"Non lo metto in dubbio, e sai quanto ci tenga a rispettare la legge..." afferma lui.

Sbuffo trattenendomi a stento dall'alzare gli occhi al cielo. Derek aveva preso molto a cuore la mia educazione e si era mosso in prima persona per togliermi quell'orribile vizio. Mai oserei scatenare nuovamente in lui il bisogno di istruirmi.

"Comunque, ho necessità di ricordarti due cose. La prima è che non avevi alcun diritto di risposarti. Io non sono mica morto" e allarga le braccia come per dimostrare di non essere di certo un miracolato da poco risorto "ma ti accorgerai che sono disposto a passarci sopra, e questo mio atto di generosità si allaccia indissolubilmente al fatto che tu, lurida troia, sei fuggita incinta di MIO figlio. E ho intenzione di riprendermelo!"

Derek si avvicina minaccioso, piegando il collo prima a destra e poi a sinistra, facendolo schioccare. Pare anche guadagnare qualche cm in altezza mentre inspira profondamente e torreggia sopra di me.

"Stalle lontano. Non sei tenuto a farle male. Non erano questi gli accordi!" Nicola si fa avanti spalleggiando gli scagnozzi ritti alle spalle di Derek.

Lo sa!

Non è stato un errore in buona fede. Mi hanno volontariamente fatta unire con Nicola.

E' fuori discussione che Samuele non mi abbia legalmente presa con sé. Perché mi avrebbe fatto una cosa simile?!

Derek alza le mani sorridendo, come se non ne avesse usata una poco prima per prendermi a sberle.

"Non la sfiorerò nemmeno con la mente, ma voglio ciò che è mio"

"E' giusto! E non ti fermerò, non credo di doverti ricordare i patti, vero?"

Derek si avvicina alla porta e la apre cortese, tenendola aperta per far passare Nicola che viene seguito da me, trascinata dai due uomini.

A chiudere il corteo il mio ex marito.

Fuori, sdraiato nella neve sottile, un corpo giace immobile.

"SAM!"

L'urlo squarcia il silenzio e la protratta immobilità dell'uomo spezza il mio cuore.

La donna di nessuno🔥Where stories live. Discover now