-12⭕️- Ritorno da te🔥

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Ciao🦄

Prossimo capitolo molto piccante⭐️

Commentate e fatemi sapere se volete che inserisca qualche scena di vostro gradimento. Suggerimenti ben accetti!

Love❤️


"Te ne vai di già?" dalla nostra litigata di una settimana fa, Samuele non si è mai trattenuto più dello stretto necessario e dopo aver controllato sommariamente le mie condizioni e la presenza di sufficiente cibo e legna sparisce per giorni.

"Non ho niente da fare qua" afferra lo scopetto e toglie la fuliggine dal camino.

"Non potresti fermarti nemmeno qualche minuto? E' da quattro giorni che non vedo anima viva" cerco di impietosirlo ma senza risultati e così mezz'ora dopo sono di nuovo sola.

Tiro le tendine e attizzo i ciocchi scoppiettanti, fuori un vento spaventoso fa scricchiolare minacciosamente le vecchie imposte sgangherate.

Per quanto l'abitazione possa sembrare una piccola, curata baita di montagna non può non saltare all'occhio che tempo e intemperie l'abbiano messa a dura prova.

Dopo aver controllato per l'ennesima volta la serratura dell'unica porta che da all'esterno vado in bagno, una strana sensazione mi tormenta e probabilmente l'aver mangiato due scatolette di tonno con maionese come ripieno di un panino non aiuta il mio stomaco già infastidito.

Faccio qualche smorfia davanti allo specchio con l'intento di distendere l'espressione corrucciata che mi crea delle rughe in mezzo agli occhi e mi sciacquo il viso con abbondante acqua fredda massaggiandolo con delicatezza. Devo rilassarmi.

Sdraiata sul divano letto mi perdo a guardarmi attorno accorgendomi di guardare tutto ma non vedere niente, la solitudine inizia a farsi pesantemente sentire, simile a un gas che filtra da sotto la porta, piano piano ogni giorno riempie sempre di più l'ambiente saturando l'aria, rendendola difficile da respirare. Afferro il cuscino morbido e lo stringo tra le braccia affondandoci il viso per annusarne il profumo di lenzuola lavate e strofino le guance sul cotone ruvido, piacevolmente fresco.

Mi raddrizzo in un secondo, lo stomaco attorcigliato, devo essere scivolata nel sonno senza accorgermene. Il focolare manda deboli bagliori...devono essere passate ore.

Appoggio la schiena sui cuscini e la maglietta mi si incolla addosso, prendo profondi respiri scalciando via le coperte. Ho la fronte sudata e un fastidioso tremore sotto pelle prende possesso delle mie mani.

In un bagno di sudore vengo colta dalla frustrazione, quanto vorrei avere qualcuno accanto che si interessi a me, che si alzi e mi prepari un the caldo per aiutarmi quanto possibile. Sono sola, in una casa dispersa in un boschetto, lontana da tutti, circondata dal nulla... ma a ripensarci lo sono da anni, anche se prima abitavo in una bella villetta nulla era diverso da com'è ora.

Il tremore che si diffonde pian piano è un campanello d'allarme coi fiocchi, se non mi avvio subito al bagno rimetterò tutto sulle coperte pulite!

"Non voglio vomitare, no dai... basta... odio! Odio...vomitare" mi accascio accanto alla tazza, per quanto possa tentare di convincermi a trattenermi, questo particolare stimolo non è incline a venire soggiogato e monta impetuoso chiudendomi la gola.

Fortunatamente il sollievo è immediato anche se il sudore che mi colava giù dalla schiena mi si sta ghiacciando addosso... pazienza, già rimettermi in piedi mi costa fatica, non voglio sprecarne altra infastidendomi.

La donna di nessuno🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora