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POV Samuele

Demetra sembra essere stata preparata a fondo sul modo di compiacere il proprio uomo in quanto tutte le sue mosse sembrano essere uscite da un manuale.

Ed è quasi come se volesse prendere il controllo in ogni momento.

Per quanto mi piaccia lo spirito d'iniziativa, non sembra che questo venga veramente dalla sua volontà ma invece dalla sua incapacità a lasciarsi andare, lasciarsi cullare in balia delle onde che sto creando per lei.

"Demetra!" al mio richiamo la donna si immobilizza come un cane ben addestrato.

I suoi occhi si spalancano in ansia. Si sta sicuramente domandando se qualche cosa che ha fatto sia sbagliata.

"Lasciati andare, sei dura come un manichino" mi puntello sui gomiti per guardarla bene in viso e noto subito che le guance le si imporporano immediatamente.

"Okay, ci proverò" mormora imbarazzata e quando alzo un sopracciglio dubbioso aggiunge "lo prometto" poi abbozza un sorrisetto ammiccando.

Il suo fare timidamente seducente mi accende ancora di più e l'erezione tira con ferocia nei pantaloni. Cerco di scostarmi da lei quel tanto da riuscire ad abbracciare con lo sguardo la sua figura sdraiata languidamente tra le coperte.

La pelle risplende dorata scaldata dal tepore della stanza, il viso rilassato e le palpebre abbassate sulle iridi luccicanti di desiderio. Le labbra gonfie ed arrossate per quanto le ha strette tra i denti.

I capelli sparsi sul materasso le contornano il viso.

Poso lo sguardo sui seni tondi sormontati da due perfetti piccoli turgidi capezzoli rosa.

"Apri le cosce" voglio che sia totalmente esposta per me e mi tiro indietro per bearmi gli occhi.

Demetra fa scivolare il piede di lato e sposta il ginocchio facendomi posare lo sguardo sulla sua intimità.

Resisto con difficoltà alla tentazione di strapparmi i pantaloni e affondare con forza dentro di lei.

"Toccati" comando con voce roca anche se non sono molto sicuro che lo farà.

E invece mi sorprende abbassando un braccio intrappolando il seno nella mano destra, il capezzolo sfugge alla stretta e fa capolino tra le dita.

"Lo sai che non intendevo li" la rimprovero ipnotizzato dai suoi movimenti.

Demetra spalanca gli occhi e si agita impaziente

"Dopo bambina, ora lo farai tu" famelico mi sbottono i jeans per dare un po' di spazio in più all'erezione che al momento mi sta dando il tormento.

Demetra finalmente mi accontenta e strofina piano l'indice e medio sulla vulva lucida, ansimando e sporgendosi verso di me.

"So che lo vuoi anche tu... ti prego Samuele" mi prega con voce rotta.

Vorrei ribattere e obbligarla a continuare ma la sorprendo infilandole un dito dentro, Demetra di colpo soddisfatta sospira e allontana la mano speranzosa che subentri.

"No, masturbati davanti a me" abbasso il viso e continuo ad affondare dentro di lei con l'indice mentre la sento dilatarsi eccitata.

Spingo dentro anche il medio e lei si abbandona sul materasso spalancando ancora di più le cosce per invogliarmi ad unirmi a lei.

"Sposta la mano" stringo in mano il cazzo massaggiandolo e mi avvicino con la bocca.

Appena la mia lingua incontra le sue pieghe mugolo deliziato dal suo sapore, descrivo dei cerchi attorno al clitoride e gli do dei piccoli colpetti.

Sento che le sue pareti si stanno contraendo ritmicamente attorno alle mie dita e smetto di regalarle un piacere così intenso rallentando la velocità della sega che mi sto facendo, poi la lecco con la lingua piatta stuzzicandole anche le labbra con i denti.

"Io...io non sono abituata" dalla voce percepisco il suo imbarazzo.

"Lo farai" sogghigno afferrandole la coscia sinistra. Il pene è piegato scomodamente sotto al mio corpo ma al momento ho in mente solo il benessere della donna che giace sotto di me.

L'orgasmo di Demetra si propaga per tutta la stanza ed è come se un'onda mi investisse.

Per la prima volta mi sento indeciso su come proseguire.

"Posso fermarmi se non vuoi farlo" ma lei non risponde, abbandonata tra le coperte che la circondano.

"Demetra.." sfilo le dita calde e bagnate e mi allungo su di lei avvicinando la punta bollente del mio cazzo alla sua apertura "non voglio forzarti se non lo vuoi"

"Non mi tiro indietro Sam"

"Nessuna barriera, sono stato chiaro?" ansimo al suo orecchio sfiorandole con le dita la vulva calda e sensibile.

Sento solo i suoi capelli solleticarmi lo zigomo quando si affretta ad annuirmi e afferrarsi la maglietta per levarsela.

Mi lascio baciare da lei e indirizzo con la mano il mio membro strofinandolo tra le sue labbra che bagnano la mia punta, lubrificandola.

Con pochi rapidi gesti le afferro le gambe e le strattono per sistemarla meglio, poi le lascio qualche momento per sistemarsi meglio e aggrapparsi alle coperte.

"Non gridare" la ammonisco pizzicandole una coscia facendole credere di aver già superato il test.

Con calma mi abbasso verso di lei fino a che i suoi seni si schiacciano sul mio petto e con delicatezza mi spingo dentro per pochi centimetri per lasciarla abituare.

"Oh" Demetra si stacca dalle mie labbra e abbassa lo sguardo dove i nostri corpi si uniscono.

"Tutto bene?" lei alza gli occhi sgranati su di me e non proferisce parola. Sembra vagamente preoccupata.

Le sorrido e le strofino la punta del naso sulla fronte "tranquilla, riuscirai a prenderlo tutto" un altro bacio per distrarla non guasta.

Poi a tradimento la penetro con forza obbligandola a dilatarsi attorno a me.

Muovendomi avanti e indietro la immobilizzo intrappolandole i polsi con la mano destra e stringendole con la mano sinistra la coscia che ha alzato per legarmela sul fianco.

Dopo all'incirca quattro anni di rapporti col preservativo, poter entrare in lei senza alcuna barriera mi fa quasi ridere. Dovrei considerarla come una seconda prima volta?

Demetra mugola stringendo i pugni chiaramente soddisfatta di ciò che le sto dando.

D'un tratto un pensiero mi saetta nella mente, getto indietro la testa e chiudo gli occhi estasiato mentre la riempio col mio seme.

Vorrei essere stato io a metterla incinta

La donna di nessuno🔥Where stories live. Discover now