Amore e ossessione

14.8K 43 0
                                    

Fin da piccolo ho sempre provato dei sentimenti verso mia zia, inizialmente sessuali ma col passare del tempo, una volta arrivato a 18 anni è diventato come una sorta di amore ma non amore puro, è come se fossi ossessionato da lei. Non c'era un motivo particolare a tutto ciò, semplice adolescenza e il fascino del proibito. È sempre stata una persona molto seria mia zia, senza senso dell'umorismo e severa con mio cugino ma nonostante tutto ciò è sempre stata molto gentile con me e si è sempre presa cura di me, mostrandomi un affetto che a differenza degli altri non era invasivo, rispettava i miei spazi siccome ero una persona riservata che non gradiva l'affetto troppo appiccicoso.

Iniziavo così a fantasticare su di lei, prima di dormire, sotto la doccia o in momenti a caso e la cosa stava diventando un'ossessione. Fantasticavo su di lei e ricordavo di quando ero ancora piccolo di una settimana in cui rimasi da loro siccome i miei genitori erano in un viaggio e quando era il momento della doccia mia zia mi chiese se volessi che mi lavasse in quanto nonostante fossi grandicello sapeva che a casa mi lavava mia madre. Ai tempi ero piccolo e non ero ancora innamorato di mi zia ma comunque non accettai siccome la cosa mi metteva in imbarazzo ma crescendo ripensavo a quel momento e alle sensazioni che poteva crearmi l'avverarsi di una situazione del genere in quel momento.

Col passare del tempo i miei sentimenti per lei crescevano sempre di più, continuavo a fantasticare su di lei e ogni volta che sentivo il suo odore impazzivo, tant'è che mi capitava di fare cose come annusare i suoi vestiti di nascosto e altro. Facevo tutto ciò però con la consapevolezza che era sbagliato e pensavo di essere strano, pensavo di essere come quei personaggi dei film con problemi mentali che hanno avuto un trauma ma a differenza di loro io ho degli amici e una vita sociale discreta, comunque sotto la media ma mi andava bene così, non ero di certo depresso pensavo e quindi non capivo se ci fosse qualcosa che non va in me o no.

Mi rendevo conto che tutto ciò era sbagliato ma non facevo nulla per fermarmi ma ad ogni modo questo era solo l'inizio. Superai il limite quando iniziai a farle foto di nascosto e rovistare sulla sua biancheria ma smisi dopo alcune volte realizzando quanto fosse rischioso e mi chiedevo come avessi fatto a non essere mai stato beccato pensando che magari in realtà lo ero stato ma che aveva deciso di stare zitta, anche se considerando la donna che è mia zia dubitavo riuscisse a stare zitta davanti a una cosa simile.

Ad ogni modo la situazione andava sempre a peggiorare nonostante questa piccola vittoria di essere riuscito a fermarmi dal fare quelle cose. I miei pensieri diventavno sempre più "disgustosi", disgustosi pensavo perché per me ovviamente non lo erano, mi eccitavano ma il punto era appunto che riuscivo a comprendere e a rendermi conto che io sono io e non ciò che piace a me piace agli altri, sapevo quindi che ciò per molti poteva essere visto come disgustoso e immorale e il rendermi conto di queste cose non faceva altro che farmi sentire inadatto.

I miei pensieri così si dividevano in due per la precisione, da un lato la amavo e la volevo tutta per me, pensavo che bello sarebbe stato avere una relazione d'amore e fare dei figli e dall'altro ne ero ossessionato, volevo farci sesso e vederla fare con altri uomini, di qualsiasi tipo, stavo diventando l'antagonista di questa storia. Volevo che diventasse una puttana.

Degradazione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora