(25) È finita la poesia.

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<<Dimmi che non è ancora
finito tutto.>>

Il mio sguardo incontra quello di Dafne e ad entrambe scappa un sorrisino che urla quanto siano forti i sentimenti che proviamo l'una per l'altra.
O almeno quelli che sento io.
La campana suona ed il mio cuore, già agitato, spicca il volo quando mi rendo conto che io e lei siamo letteralmente vestite allo stesso modo: pantaloni fucsia in cotone e maglietta bianca.

Visto Dafne? Il destino ci vuole insieme.

Si siede alla cattedra mentre ci saluta e ci anticipa che durante quest'ora possiamo fare ciò che vogliamo, purché rimaniamo in classe.
I miei compagni si dividono nei soliti gruppettini ed iniziano a chiacchierare, mentre lei sta al computer a scrivere. Chissà cosa sta facendo...

Io prendo un attimino il telefono e noto che mi ha scritto un ragazzo su instagram:

Io prendo un attimino il telefono e noto che mi ha scritto un ragazzo su instagram:

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<<Ad, leggi qui hahahah.>>

<<Ancora ci provano questi ragazzi? Mi sa che non hanno capito che sono tutti senza speranza.>>

<<Quasi quasi gli rispondo sai?>>

<<Magari è la volta buona che un ragazzo ti fa perdere la testa.>>

Ada pronuncia quest'ultimo periodo con un tono di voce un po' troppo alto e mi viene istintivo guardare la mia amata, la quale sta incenerendo la mia amica con lo sguardo.

È forse gelosa?

Io le lancio uno sguardo di sfida e mi giro verso Miriam, dicendole che seguirò il consiglio di Ada ed inizierò una conversazione.

Gli scrivo:

"Ciao, ti ringrazio per il complimento; non sono occupata e per me sarebbe un piacere."
"Anche tu sei a scuola?"

Due secondi dopo aver inviato i due messaggi, lui mi risponde e nasce così una lunga conversazione.
Chiedo consigli alle mie amiche di tanto in tanto su cosa rispondere e ad un certo punto lascio il telefono nelle mani di Ada, perché non mi interessa nemmeno più di tanto di questo ragazzo.
Mi piace solo pensare che a Dafne dia fastidio che io messaggi con un ragazzo apparentemente interessato a me.

<<Amooo, ti ha scritto che sei bellissima nel video del post e che il rosso ti sta da Dio.>>

Sorrido alle mie amiche e chiedo loro di passarmi il telefono; il mio cuore scoppia quando apro la fotocamera esterna e vedo che Dafne mi sta guardando mentre bolle di gelosia. Il mio sorriso sembra infastidirla, peccato che non sappia che è per lei e non minimamente per il messaggio.

L'ora passa fra giochi di sguardi e frecciatine, suona la campana, ed io sento un vuoto che parte dallo stomaco ed arriva fino al cuore...
Non posso credere che non la vedrò per tre fottutissimi mesi.

Mi getto fuori dalla classe mentre aspetto che esca a sua volta, perché vorrei parlarle con un minimo di privacy prima di questo lungo distacco.
Mi appoggio al termosifone spento e freddo, avvio la registrazione audio sul telefono e mi sporgo per vedere cosa stia facendo.
Augura una buona estate a tutti e credo che sappia già che mi troverà qui, visto i suoi passi rapidi verso di me ed il sorriso che le spunta sul volto quando mi vede.

<<Charlotte...>>

<<Dafne...>>

I nostri occhi parlano per noi e si stringono mentre noi siamo impalate l'una di fronte all'altra; poche persone ci passano accanto, ma le noto a stento persa come sono nel miele dei suoi occhioni.
Inizio a parlare a raffica ringraziandola per tutto ciò che mi ha insegnato come persone e come insegnante, ma per tutto il tempo sento che deve dirmi qualcosa, ma che non trova il modo.

Mi interrompo guardandola con sguardo interrogativo, lei prende un grande respiro e mi dice:

<<tesoro, devo dirti una cosa: ho sentito ciò che hai detto alle tue amiche quel giorno, e ci tenevo a dirti che anche tu sei sempre nei miei pensieri. Sai, non avrei mai pensato di poter dare confidenza ai miei studenti, perché ci tengo a mantenere le distanze, ma poi sei arrivata tu. Tu,  che hai azzerato ogni distanza e distrutto ogni muro, finendo nel mio letto a fare l'amore con me...
Io so che tutto questo è sbagliato, ma stare con te mi fa sentire così giusta...
So che per te è lo stesso: lo leggo nei tuoi occhi. Ciò che abbiamo condiviso rimarrà per sempre nel mio cuore e nel mio letto che profuma ancora di te, tu sarai sempre la mia studentessa modello ed io la tua professoressa... Anche se entrambe sappiamo che c'è di più.>>

Ha sentito ciò che ho detto alle mie amiche...

Sa che la amo.

Cazzo.
Non che fosse così difficile da capire, anzi, ma è molto strano sapere che lei lo sappia...

<<M-ma io... Per favore, dimentica ciò che ha sentito, se no non riuscirei nemmeno a guardarti in faccia. In ogni caso l-lei... tu mi hai resa una persona migliore, diversa, completa...>>

<<Non si può dimenticare una cosa talmente importante, soprattutto se è uscita da una boccuccia talmente bella quanto la tua.>>

Io sorrido e mi viene spontaneo gettarmi fra le sue braccia, che mi accolgono con un battito di cuore veloce veloce. La stringo forte a me e le accarezzo i capelli, inalo a pieni polmoni il suo profumo, il quale so già che non sentirò più per mesi.
Iniziano a scendere le prime lacrime dai miei occhi ed il forte battito del mio cuore arriva sicuramente al suo.
Mi accarezza la testa e mi dice che andrà tutto bene, peccato solo che questo mi sappia di un addio, più che di un "a rivederci".
Ci stacchiamo e vedo che anche i suoi occhi sono umidi...
Le nostre mani sono l'unico contatto rimasto a legarci, ma lei si allontana piano piano all'indietro augurandomi buona fortuna fino a voltarmi le spalle.
Io la seguo fin dove posso, la vedo salire in macchina ed andarsene lentamente, come se volesse tornare indietro.

Crollo sul pavimento e mi rannicchio su me stessa: non riesco a credere che dopo oggi non la vedrò più per un bel po'.

A fine mattinata saluto tutte le mie professoresse più care con abbracci e baci senza mai smettere di piangere, guadagnandomi sguardi interrogativi da studenti e professori. Cerco di riprendermi quando esco da scuola, ma quando supero la soglia del cancello realizzo definitivamente che questo anno scolastico è giunto al termine.
È finita la poesia.





















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Ciao ragazzi, scusatemi per l'assenza. 💜

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Where stories live. Discover now